- A Palermo tra ieri sera e oggi non c’è stato alcun nubifragio: solo una pioggia insistente che in una città amministrata decentemente non avrebbe provocato alcun danno. Non sono questi gli eventi meteorologici estremi!
- I 15 Km di Tram di Palermo – le linee ‘molto frequentate’ dai passeggeri… – sono costati 320 milioni di euro. Con meno della metà di questa somma impiegata in interventi idraulico-forestali oggi Mondello e Partanna Mondello sarebbero in sicurezza
- Mondello, un ex palude che, invece di essere protetta, è stata ‘cementificata’ e quindi resa ancora più impermeabile
- Non dimentichiamo Pizzo Sella, la ‘ridente’ collina che sovrasta Mondello. Invece di piantare alberi sulle colline che sovrastano la borgata marinara di Palermo è andata in scena una speculazione edilizia… Così l’acqua piovana delle colline si catapulta su Mondello
A Palermo tra ieri sera e oggi non c’è stato alcun nubifragio: solo una pioggia insistente che in una città amministrata decentemente non avrebbe provocato alcun danno. Non sono questi gli eventi meteorologici estremi!
E’ vero, ieri, nel tardo pomeriggio, la pioggia ha cominciato a tormentare Palermo. Alcuni scrivono di un nubifragio. A noi, in verità, è sembrata una pioggia insistente, mai violenta: tutto il contrario di un nubifragio, che di solito è un evento improvviso, caratterizzato da una pioggia violentissima, con rovesci di grandine e forti folate di vento. Con rispetto parlando, da ieri a stamattina, non abbiamo visto né le violente folate di vento, né la grandine, né la pioggia violenta. Certo, a Mondello e, soprattutto, a Partanna Mondello ci sono danni enormi, compresa una frana. Ma da quanti anni sappiamo che Mondello e, soprattutto, Partanna Mondello sono aree fragili, sensibili alle piogge? Da decenni. Ma alla pubblica amministrazione – questa è la verità – di Mondello e di Partanna Mondello non gliene può fregare di meno. Così si parla di un nubifragio – che non c’è mai stato – per giustificare i mancati interventi di manutenzione, peraltro ordinaria. Che interventi ha effettuato a Mondello e a Partanna Mondello in quest’ultimo anno il Comune di Palermo? Ve lo diciamo noi: l’area pedonalizzata! Che interventi sono previsti per Mondello e per Partanna Mondello nei prossimi anni? Interventi idraulici e forestali per prevenire frane, smottamenti di terreno e allagamenti? Nemmeno per sogno! Per Mondello e per Partanna Mondello il Comune di Palermo ha pronto l’appalto miliardario del Tram!
I 15 Km di Tram di Palermo – le linee ‘molto frequentate’ dai passeggeri… – sono costati 320 milioni di euro. Con meno della metà di questa somma impiegata in interventi idraulico-forestali oggi Mondello e Partanna Mondello sarebbero in sicurezza
Questa è la Palermo di oggi, è inutile che ci giriamo attorno. Antimafia e legalità gridate alle quali fanno da sfondo speculazioni & cemento a più non posso. Mondello, storicamente, nasce come zona paludosa. L’unica cosa che andava assolutamente evitata era una nuova ‘impermeabilizzazione’ di queste aree con cemento a iosa. E invece è proprio quello che hanno fatto: cemento, cemento, cemento! E nessun intervento idraulico e forestale. Pensate un po’: per gli attuali 15 Km di Tram di Palermo in esercizio – Tram che girano con pochissimi passeggeri per la maggior parte delle ore del giorno – sono stati spesi 320 milioni di euro di fondi europei. Con meno della metà di questa cifra Mondello e Partanna Mondello, con oculati interventi idraulico-forestali, oggi sarebbero in sicurezza. Nulla di tutto questo è stato fatto. Così basta una pioggia un po’ insistente come quella andata in scena tra ieri sera e oggi, ed ecco che il fango si riversa nelle strade e nelle case. Una vergogna senza fine con precise responsabilità amministrative e politiche. Rileggiamo un nostro articolo di tre anni fa, 4 Ottobre 2018, scenario mondelliano dopo una pioggia: “Di fatto, a Palermo, il ‘Sacco edilizio’ iniziato negli anni ’50 del secolo passato non si è mai fermato. La ‘cementificazione’ del territorio è andata avanti. Mondello, ridotta a una lastra impermeabile dall’esplosione incontrollata del cemento, zona che ormai si allaga ad ogni pioggia, è il paradigma di una città senza urbanistica. Passante ferroviario, Tram e Anello ferroviario stanno completando l’opera… A Palermo, ormai, ogni pioggia è una “bomba d’acqua”. Pur di nascondere la presenza, oggettiva, degli effetti di un nuovo, silenzioso ‘Sacco edilizio’ – diretta prosecuzione di quello degli anni ’50, ’60 e ’70 del secolo passato – si fa di tutto. Ed è anche logico: il primo ‘Sacco edilizio’ andò in scena all’ombra della mafia, l’attuale sotto l’egida dell’antimafia e della legalità fatta di parole, parole e ancora parole. Stringendo al massimo, si può affermare che, sotto il profilo urbanistico, nel capoluogo della Sicilia, vezzi e vizi che hanno contrassegnato la ‘cementificazione’ della Conca d’oro e l’assalto ‘selvaggio’ del cemento facile al Liberty non sono mai venuti meno. Sono stati abilmente riveduti e adattati con maestria all’ipocrisia di questi anni. I risultati si vedono “ballando sotto la pioggia…”.
Mondello, un ex palude che, invece di essere protetta, è stata ‘cementificata’ e quindi resa ancora più impermeabile
E ancora: “La vicenda di Villa Miseno (VICENDA GIUDIZIARI CONCLUSASI CON UNA CONDANNA DI PRIMI GRADO, COME POTETE LEGGERE QUI) rappresenta il paradigma della ‘cementificazione’ di Mondello, ma anche di molte aree di Palermo. Cemento facile a norma di legge che solo una sentenza – non certo la politica! – ha individuato e sanzionato. Con i veri protagonisti, politici e burocrati, che sono ancora ai propri posti di comando, quasi increduli che qualcuno si sia permesso di mettere in discussione un metodo che va avanti dai primi anni ’90″ (per la cronaca, se non ricordiamo male, visto che non ci occupiamo quasi mai di cronaca giudiziaria, sulla vicenda di Villa Miseno dovrebbe essere intervenuta la prescrizione). L’ipocrisia può fare tanto. Ma la natura, prima o poi, si prende la rivincita. Negli anni ’70 i ‘filosofi dell’idraulica’ – scienza che in Sicilia ha raggiunto vette cementizie inarrivabili – si inventavano la ‘cementificazione’ di fiumi e torrenti. Una follia per gestire appalti & miliardi allegramente. Per le città sarebbero arrivati i Parf: altra sarabanda di cemento & soldi. Gli effetti? Piuttosto vistosi nel Messinese, dove le Fiumare sono diventate piste di cemento. Così il dissesto idrogeologico ignorato, la ‘cementificazione’ dei corsi d’acqua, più l’edilizia a ruota libera hanno predisposto la provincia di Messina ad alluvioni disastrose. Su questa strada è Palermo dove il consumo del territorio non si è mai fermato, tra varianti urbanistiche, Prusst e adesso anche la ‘cementificazione’ provocata dai lavori di Passante ferroviario, Tram e Anello ferroviario (abbiamo anche in questo caso un aggiornamento: sei nuove linee di Tram che dovrebbero essere realizzate senza variante urbanistica, sotto gli occhi ‘distratti’ di tutte le autorità: evoluzione ‘appaltizia’ della legalità tanto al chilo). Noi parliamo spesso di Mondello, Valdesi e Partanna Modello, perché in queste zone della città ormai gli allagamenti si verificano ad ogni pioggia. Per nascondere la verità si parla di ‘bombe d’acqua’. In realtà, di ‘bombe’ non ce n’è proprio: sono semplici piogge”.
Non dimentichiamo Pizzo Sella, la ‘ridente’ collina che sovrasta Mondello. Invece di piantare alberi sulle colline che sovrastano la borgata marinara di Palermo è andata in scena una speculazione edilizia… Così l’acqua piovana delle colline si catapulta su Mondello
E ancora: “Il vero problema di Mondello – e di Palermo – è la ‘cementificazione’ del territorio. Rispetto a vent’anni fa – potete verificarlo sulla rete – la crescita del cemento, in questa parte della città, è stata impressionante. Davanti al confronto tra le foto scattate dall’alto 15-20 anni fa con le foto scattate dall’alto di oggi non c’è ipocrisia che tenga. La ‘cementificazione’ – lo ribadiamo – è stata impressionante. Un’area che era già problematica (come già ricordato, la zona è una palude bonificata) è oggi quasi del tutto impermeabilizzata dal cemento. Con quali ‘norme urbanistiche’ lo si può leggere nelle motivazioni della sentenza sulla vicenda di via Miseno, sentenza che dovrebbe essere oggetto di studi universitari, perché si descrive un sistema. Il paradosso di Mondello e aree vicine è che, a fronte delle proteste degli abitanti, che adesso sono molto preoccupati dagli allagamenti continui provocati da piogge ordinarie, l’attuale amministrazione comunale risponde con il progetto del Tram, ovvero con un’altra colata di cemento! Non è solo Mondello a presentare problemi. Sono tante, ormai troppe le aree di Palermo che si allagano. Il discorso è sempre lo stesso: ci sono problemi di caditoie abbandonate, di immondizia che ostruisce i tombini, di manutenzione pari a zero. Tutto vero. Ma il vero problema è la ‘cementificazione’ della città che non si è mai arrestata. Negli ultimi anni, per fare posto al Tram, al Passante ferroviario e all’Anello ferroviario sono stati eliminati migliaia di alberi. Non sono stati risparmiati nemmeno gli alberi di Piazza Politeama. La logica degli appalti ferroviari – che è la vera ‘cifra’ politica della ‘presunta’ sinistra che amministra Palermo e di una parte del centrodestra che gli tiene bordone – non si ferma davanti a nulla. Già grazie al ‘Sacco edilizio’ di epoca cianciminiana, la città di verde ne aveva poco. Negli ultimi anni, nel nome del cemento, altro verde è stato sistematicamente eliminato… E non dimentichiamoci di Pizzo Sella, la ‘ridente’ collina che sovrasta Mondello. Invece di piantare alberi sulle colline che sovrastano la borgata marinara di Palermo è andata in scena una bella speculazione edilizia… Così l’acqua piovana delle colline si catapulta su Mondello. Mannaggia, ma perché si allaga Mondello? Chissà perché…”.
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