- Ci chiediamo e chiediamo: cos’è che fa pensare a Gianfranco Miccichè di essere il politico siciliano più intelligente di tutti? Nessun riesce a fargli capire che non è così e che è il momento di andare a casa?
- Dopo aver sostenuto i candidati sindaci del centrosinistra, Miccichè canta vittoria nel centrodestra. Ma che modo di fare politica è questo? Pensa veramente di farsi rieleggere presidente del Parlamento siciliano nella prossima legislatura?
- La filosofia politica di Miccichè: un po’ di qua, un po’ di là, chi mi garantisce le poltrone è mio alleato…
Ci chiediamo e chiediamo: cos’è che fa pensare a Gianfranco Miccichè di essere il politico siciliano più intelligente di tutti? Nessuno riesce a fargli capire che non è così e che è il momento di andare a casa?
La sfacciataggine politica di Gianfranco Miccichè ormai ha superato i limiti della decenza. Questo signore pensa di essere il più intelligente di tutti, non capendo che, ormai, vende solo fumo. Miccichè, nelle elezioni comunali siciliane – che peraltro non sono ancora concluse, perché debbono ancora essere celebrati alcuni ballottaggi – ha provato a mettere in pratica l’alleanza con il PD. Non essendo riuscito a tirare dalla propria parte parlamentari regionali e nazionali di Forza Italia disposti a passare dal centrodestra al centrosinistra, ha provato a verificare quanti elettori di Forza Italia sarebbero disposti a votare uno schieramento con il PD. Gli è andata male e adesso cerca di riaccreditarsi come leader del centrodestra siciliano poche ore dopo averlo ‘pugnalato’. Miccichè e i pochi che lo hanno seguito hanno cercato di realizzare due obiettivi: indebolire il centrodestra siciliano in questo passaggio elettorale (e ci sono perfettamente riusciti, perché alleandosi con il PD in alcuni Comuni ha indebolito i candidati sindaci di centrodestra di tali Comuni) e provare a capire se tale alleanza potrebbe avere un seguito alle elezioni regionali siciliane del prossimo anno: e in questo secondo caso l’operazione è naufragata, perché, al pari dei parlamentari regionali e nazionali di Forza Italia che non lo hanno seguito, nemmeno gli elettori hanno apprezzato il trasformismo funambolico-politico di Miccichè.
Dopo aver sostenuto i candidati sindaci del centrosinistra, Miccichè canta vittoria nel centrodestra. Ma che modo di fare politica è questo? Pensa veramente di farsi rieleggere presidente del Parlamento siciliano nella prossima legislatura?
Una volta che l’esperimento con il PD è miseramente fallito, pensando – come già accennato – di essere il più intelligente di tutti, come se niente fosse accaduto, torna a pontificare da leader siciliano del centrodestra! E lo fa con una surreale intervista a Live Sicilia dove fa tutte cose lui. Dice che il centrodestra siciliano, che ha appena finito di indebolire facendo votare alcuni candidati sindaci di centrosinistra, “è in piena salute e alle Regionali doppieremo i nostri avversari, come nella sostanza è accaduto in questa occasione”. Traduzione: ha capito che non potrà allearsi con il PD per provare a farsi rieleggere per la terza volta presidente dell’Assemblea regionale siciliana e si illude di potere giocarsi la stessa carta di nuovo nel centrodestra. Così enumera una serie di “risultati che definisce straordinari”, come se fossero merito suo e non di chi è rimasto nel centrodestra: “… a Porto Empedocle siamo al 17,6%, a Canicattì abbiamo sfiorato il 10% (in questo Comune Miccichè era schierato con il centrosinistra… ndr), a Favara con le due liste che facevano capo a noi rispettivamente 8,20 e 5,21%, quindi a sfiorare il 15%, a Caltagirone sopra il 9%, a San Cataldo il 9% (altro Comune dove Miccichè si è cimentato nell’esperimento…), ad Alcamo il 7,5% (idem). Siamo stati l’unico partito presente ovunque, e questo chi fa politica sa bene cosa significa in termini di bilancio”. Sì, tutto merito suo, perché Miccichè, mentre sosteneva i sindaci di centrosinistra dava disposizioni ai candidati di centrodestra… La chiusura del suo ragionamento è ‘fantastica’: “Mi pare che a sinistra si faccia presto a cantar vittoria”: ma come, in alcuni Comuni era schierato con i candidati sindaci di centrosinistra e adesso canta vittoria con il centrodestra?
La filosofia politica di Miccichè: un po’ di qua, un po’ di là, chi mi garantisce le poltrone è mio alleato…
A questo punto arriva la domanda – era ora! – di Live Sicilia: “Eppure Forza Italia con il PD in qualche città, e non certo irrilevante, ha corso…”. Ma il prode Miccichè, ormai ‘vate’ irraggiungibile del trasformismo politico, pigghia prima: “La chiudo subito dicendo che sono esperimenti atipici che non saranno ripetuti. Esperimenti falliti, che bisognava tuttavia fare per capire dove avrebbero potuto portare. Mai più con il PD, è un errore. Lo ha fatto anche l’Udc ad Alcamo, argomento chiuso”. Ora gli “esperimenti falliti” andavano fatti “per capire dove avrebbero potuto portare”. E dove avrebbero dovuto portarla, onorevole Miccichè? All’elezione di sindaci targati Miccichè-PD per distruggere il centrodestra siciliano nel nome dei suoi interessi politici personali? Alla sua rielezione a presidente del Parlamento siciliano con i voti del centrosinistra, non prima dell’elezione di un presidente della Regione centrosinistra-Miccichè di quelli ultra-inciucioni, per ‘liberare’ il PD da Claudio Fava? E questo sarebbe un modo di fare politica? Un po’ di qua, un po’ di là, chi mi garantisce le poltrone è mio alleato? Il bello è che, sempre nella surreale intervista, si esibisce anche in una digressione sul candidato alla presidenza della Regione siciliana, ovviamente di centrodestra, perché, dopo la ‘scoppola’ che ha preso alle comunali in coppia con il PD, Miccichè è tornato ‘leader’ del centrodestra siciliano. Se il candidato alla presidenza della Regione siciliana non sarà l’uscente Nello Musumeci il nome del candidato lo dovrà fare Forza Italia di Sicilia, cioè lui, Miccichè! Ma se Miccichè è un personaggio ormai surreale, il centrodestra siciliano che consente a questo signore da fare ciò che vuole è grottesco: possibile che non ci sia nessuno, in questo schieramento politico, disposto a dirgli: egregio Gianfranco Miccichè, ci hai fatto perdere le elezioni comunali in prima battuta e non sappiamo come finirà ai ballottaggi e hai pure il coraggio di parlare?
Foto tratta da Ragusa News
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