Sul Titanic

L’incredibile storia dell’Ente formativo IAL Sicilia con accreditamento revocato che prende Cassa integrazione e fondi regionali!

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  • L’ombra di bilanci taroccati
  • L’appello alla Magistratura

da Costantino Guzzo
vice segretario dell’Associazione 99%
riceviamo e pubblichiamo

L’ombra di bilanci taroccati

Se vi dico che i bilanci dello IAL CISL SICILIA, successivamente IAL SICILIA, erano taroccati, ci credereste ? Non lo dico io ma sto qui a citarvi l’ordinanza del Tribunale Sezione V Civile Specializzata In Materia Di Impresa quando procede al sequestro preventivo nei confronti del C.d.A dello IAL per ben 14.500.000,00 di euro. Adesso ci credete? Quello che a noi salta all’occhio – e che dal giudice viene messo nero su bianco – è che l’Ente era in dissesto finanziario già a partire dal 2010 e che la vera grande truffa che viene perpetrata sotto gli occhi dell’Amministrazione regionale e dell’Inps è che questo Ente di Formazione professionale percepiva un illecito doppio finanziamento! Mentre percepiva infatti il finanziamento istituzionale, lo stesso ente metteva in Cassa integrazione, a carico dello Stato, i suoi lavoratori.

L’appello alla Magistratura

Vogliamo proprio dirla tutta? Chi è capace a spiegarci come può un Ente senza scopo di lucro percepire la CIGD e come può percepirla nel 2014 e 2015 pur essendo un Ente con l’accreditamento revocato: la CIGD infatti si concede alle aziende che hanno una crisi congiunturale e non strutturale! Troppe ombre e troppi dubbi circondano la mattanza di centinaia e centinaia di lavoratori prima derubati e successivamente illegittimamente licenziati. Come ex dipendente comunque rimango speranzoso di trovare un giudice a Berlino, come si suol dire, una toga onesta e coraggiosa, un giudice che nella Procura di Palermo faccia luce su questa vergognosa vicenda che sporca la storia di un grande sindacato di massa. I giudici si facciano presenti, visto che la politica e i sindacati siciliani non sono stati capaci di trovare soluzioni a garanzia dei lavoratori e anzi se ne sono, pilatescamente, lavati le mani!

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