“La proposta di riforma del comparto forestale di cui si è vantato in una recente intervista televisiva l’Assessore all’Agricoltura della Regione Siciliana, Tony Scilla, dietro il passaggio dei lavoratori forestali a 180 giornate lavorative, nasconde un grande bluff che massacrerà definitivamente il comparto”. A lanciare l’allarme è il segretario Generale del sindacato nazionale SIFUS CONFALI, Maurizio Grosso, che vuole fare subito chiarezza e spiegare soprattutto ai lavoratori forestali, come dice, “dove sta il bluff pre-elettorale”.
Secondo il Sifus, inoltre, arriverà la sostituzione dell’applicazione dell’attuale tipo di contratto di lavoro che consente ai lavoratori forestali, qualora ci fossero le risorse economiche, di lavorare tutto l’anno con un contratto che vincola le giornate di lavoro alla stagionalità. “Inoltre – aggiunge Maurizio Grosso – questa proposta di riforma pre-elettorale promossa dall’assessore Scilla, non stabilizzando i lavoratori, rischia di compromettere l’inserimento a livello ministeriale del lavoro forestale tra le categorie dei lavori usuranti, ossia tra quelle categorie particolarmente considerate ‘rischiose e stressanti’ che maturano il diritto alla pensione 4 o 5 anni prima delle altre”.
Il Sifus intanto ha fatto presentare da diversi deputati regionali diversi emendamenti alla proposta di riforma. “Perché attraverso gli emendamenti del Sifus presentati da parlamentari di maggioranza e opposizione – conclude Grosso – è possibile costruire una vera riforma che fa sistema tra ambiente, territorio, patrimonio boschivo, turismo e lavoro, con l’obiettivo di raggiungere il lavoro a tempo indeterminato per tutti i lavoratori forestali siciliani”.