Cronaca

Presunti accessi a Medicina per “raccomandati”, tremano altri prof anche a Palermo

Condividi

Il mondo dell’Università è nella bufera dopo l’inchiesta scattata a carico di 33 persone, tra docenti e ricercatori. Si tratta degli indagati dell’inchiesta avviata dalla Procura di Milano su presunti concorsi e assunzioni pilotate che ieri ha portato i carabinieri del Nas a una serie di acquisizioni e perquisizioni per raccogliere documenti, anche informatici, messaggi WhatsApp e altro, per “cristallizzare compiutamente il quadro” venuto a galla fino a oggi.

L’indagine scoppiata a Milano

Al centro delle indagini anche gli atenei di Pavia, Torino, Roma e Palermo per quanto riguarda presunte irregolarità nella gestione delle iscrizioni a numero chiuso delle facoltà di medicina e assunzione di docenti e anche di assistenti e dirigenti ospedalieri. Dalle indagini emergerebbero “collusioni e altri metodi di turbativa che hanno inquinato sistematicamente la regolarità delle procedure di selezione” ai concorsi, 30 quelli presi in esame, “sostituendo logiche clientelari al metodo meritocratico e al principio d’imparzialità”. Ora però le indagini potrebbero aprire nuove piste e tremano altri docenti dell’Università di Palermo.

Presunti concorsi scritti ad arte

Tutto è nato da alcune intercettazioni nell’ambito di un’inchiesta del pm Ilda Boccassini su presunte irregolarità nelle iscrizioni alle università. In sostanza, i bandi sarebbero stati “cuciti” ad arte per favorire un candidato piuttosto che un altro. Almeno questo sostengono gli investigatori. Al centro dell’inchiesta ci sono anche nomi illustri, tra i quali Galli, primario all’ospedale sacco e prossimo alla pensione come professore alla Statale di Milano.

Sotto indagine una docente palermitana

Tra le persone sotto indagine anche una prof palermitana. Si tratta di Claudia Colomba, che avrebbe preso parte a una commissione di uno degli esami finiti sotto indagine nei mesi scorsi. La dottoressa dal 16 settembre guida del reparto di Malattie infettive pediatriche all’ospedale Di Cristina. Dal 2015 è professore associato di Malattie infettive dell’università di Palermo, docente di Malattie infettive nel corso di laurea in Medicina e chirurgia e delle Scuole di specializzazione in Malattie infettive e Pediatria. Fa parte del collegio dei docenti di dottorati di ricerca dell’Università di Palermo ed è stata docente nel Master Europeo di Primo livello “Professional Nursing in mother and children health” presso l’Università di Palermo.

Pubblicato da