Il Green pass rischia di creare problemi ai la voratori del settore marittimo. Lo scrive in una lettera indirizzata al Governo nazionale (per la precisione al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al Ministro del Lavoro, Andrea Orlando) il segretario generale del sindacato ORSA, Mariano Massaro. “Questa Organizzazione Sindacale evidenzia che, dal prossimo 15 ottobre, i lavoratori che non intendono sottoporsi al piano vaccinale avranno grosse difficoltà a prenotarsi anzitempo (ogni 48 ore) presso le strutture accreditate per l’esecuzione di tamponi, a causa della forte richiesta di prenotazioni che inevitabilmente si abbatterà sulle strutture preposte a questo servizio, e di fatto molti dipendenti non potranno recarsi sui luoghi di lavoro per svolgere l’attività pur essendone intenzionati. Visto l’approssimarsi dell’evento e l’assenza di soluzioni credibili, la Segreteria Generale dell’ORSA ritiene doveroso denunciare alle SS.LL in indirizzo, le criticità cui si potrebbe andare incontro, a far data dal 15 ottobre, con siffatte disposizioni sull’obbligo di Green pass per i lavoratori che riteniamo pericolosamente caotiche. Nei territori le Istituzioni e le Aziende preposte a garantire i Servizi Pubblici Essenziali, ad oggi non hanno dato indicazioni in ordine all’opportunità di eseguire tamponi gratuiti presso strutture pubbliche; misura che porterebbe enormi benefici a quanti, per una scelta insindacabile hanno deciso di non sottoporsi al vaccino nonostante la norma che vieta di presentarsi sul posto
di lavoro senza Green pass e per la conseguente assenza ‘giustificata’ non verrà loro riconosciuto alcun emolumento”.
“Invero – prosegue Massaro – la questione della sospensione degli emolumenti è molto dibattuta e, a nostro parere, presenta gravi difformità nonché palesi profili di illegittimità, in particolare perché tali limitazioni non si ispirano a principi di uguaglianza e non sono disciplinate da norma di rango primario, bensì da un decreto governativo (DPCM). Sono parecchi i Tribunali che in tal senso saranno chiamati a deliberare sulla questione ma in attesa che questi si esprimano in merito, sul territorio si ha l’obbligo di erogare i servizi essenziali garantiti dallo Stato la cui continuità è veramente a rischio, stante il fatto che un elevato numero di assenze, seppure giustificate, che dovesse verificarsi a causa delle criticità anzi dette, potrebbe causare non pochi disservizi e disagi alle strutture territoriali che erogano i servizi essenziali, soprattutto quelle ove vi è una maggiore carenza di organico. Per quanto esposto si rinnova l’invito alle Istituzioni competenti a dare corso alla nostra richiesta di istituire dei presidi nel territorio che consentano l’esecuzione di tamponi rapidi e gratuiti, con relativa certificazione verde, allo scopo di far prendere regolare servizio a tutti i lavoratori dipendenti non vaccinati, tenendo conto che questi costituiscono una percentuale non trascurabile della totale forza lavoro”.