Mario Pagliaro agli agricoltori: non vendete subito l’olio d’oliva, perché il prezzo schizzerà all’insù!

5 ottobre 2021

 

  • Fino ad oggi le previsioni di Mario Pagliaro sui prezzi del grano duro si sono rivelate esatte. Ora lancia una nuova previsione sull’aumento del prezzo dell’olio d’oliva extra vergine 
  • L’andamento della stagione olivicola in Spagna, Portogallo, Tunisia e Grecia
  • Attenzione alle sofisticazioni che con l’olio d’oliva sono sempre dietro l’angolo

Fino ad oggi le previsioni di Mario Pagliaro sui prezzi del grano duro si sono rivelate esatte. Ora lancia una nuova previsione sull’aumento del prezzo dell’olio d’oliva extra vergine 

Ormai quando su Facebook leggiamo le previsioni in agricoltura di Mario Pagliaro, chimico del Cnr e appassionato di climatologia, prestiamo grande attenzione. Ricordiamoci che, poco meno di tre anni fa, basandosi proprio sull’andamento climatico, ha previsto la crisi del grano nel mondo e l’aumento del prezzo del grano duro di Sicilia e Sud Italia. Previsione che si è rivelata esatta, se è vero che il prezzo del grano duro è passato da 18-20 euro al quintale di qualche anno fa ai 45-50 euro al quintale dei giorni nostri. Oggi, per la seconda volta in poco più di due mesi, Mario Pagliaro si cimenta in una previsione sull’annata dell’olio d’oliva in Sicilia e nel Sud: “Inizia questa settimana la campagna #olearia in Sicilia, l’anno scorso superata dalla #Calabria quale seconda regione olearia italiana dopo la Puglia. Azzerata dal gelo prima e dalle piogge adesso la piccola produzione a nord della Toscana. Primi #prezzi dalla Spagna in fortissima #crescita. I produttori faranno bene a #non vendere il prodotto per almeno un mese dopo la produzione. Già a Novembre, e sempre di più mese dopo mese, ne godranno i benefici con i prezzi al #rialzo come mai visto negli ultimi decenni“.

L’andamento della stagione olivicola in Spagna, Portogallo, Tunisia e Grecia

Insomma, come per il grano duro, che Pagliaro consiglia di non vendere in attesa che il prezzo cresca (a suo dire il prezzo del grano duro tra qualche mese potrebbe arrivare addirittura a sfiorare i 100 euro al quintale!), anche per l’olio d’oliva extra vergine Pagliaro non cambia consiglio: meglio stoccarlo in attesa che il prezzo cresca. Del resto, quanto afferma oggi è la diretta conseguenza di quello che ha detto lo scorso 28 Agosto: “Con una riduzione delle produzioni di Spagna e Tunisia il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine dovrebbe schizzare all’insù. Cominciamo con la Spagna e, per certi versi, anche con il Portogallo, altro Paese europeo produttore di olio d’oliva (ma non come la Spagna sotto il profilo quantitativo). Ebbene, ci dice Pagliaro, il clima, in questo 2021, ha fatto le bizze in mezza Europa. In Spagna hanno dovuto fronteggiare le gelate di Primavera. Risultato: un calo della produzione di olive da olio. Problemi anche in Portogallo. E brutta annata anche in Tunisia, dove il clima ha decimato la produzione. Se mettiamo assieme il calo della produzione di Spagna e Tunisia, a meno che non intervengano altri fattori (leggere sofisticazioni, che in questo settore sono sempre dietro l’angolo), si dovrebbe assistere a un aumento del prezzo dell’olio d’oliva. Come spesso capita, le previsioni di Mario Pagliaro vanno in controtendenza rispetto alle previsioni ufficiali che raccontano, ad esempio, di un’ottima annata olivicola in Tunisia. Non ha avuto problemi la Grecia dove la produzione è buona e anche di qualità. Ma la produzione greca non dovrebbe avere effetti sul mercato internazionale, sia perché è un Paese con un elevato consumo interno di olio d’oliva, sia perché buona parte della produzione greca è già prenotata dal mercato tedesco”.

Attenzione alle sofisticazioni che con l’olio d’oliva sono sempre dietro l’angolo

E ancora: “Prezzi dell’olio d’oliva extra vergine in salita, al netto delle sofisticazioni. Concludendo questo nostro giro sulle previsioni della produzione e del prezzo dell’olio d’oliva extra-vergine – prezzo che dovrebbe essere in salita – teniamo a mente alcuni elementi. Il prezzo di un litro di olio d’oliva extra vergine italiano, in media, con differenze che variano in ragione della zona di produzione, oscilla tra 8 euro e 12 euro. Quando il prezzo scende sotto 7-8 euro al litro bisogna cominciare a pensare a qualcosa di anomalo. Se è vero che, quest’anno, la produzione di Spagna e Tunisia è in calo, il prezzo dell’olio d’oliva extra vergine dovrebbe schizzare all’insù. Ma attenzione, perché quello dell’olio d’oliva è un settore dove le sofisticazioni sono piuttosto diffuse. Basti pensare all’olio d’oliva deodorato (del quale abbiamo dato notizia in questo articolo). O ad altro genere di sofisticazioni: per esempio, utilizzando l’olio di Palma (come abbiamo raccontato in questo articolo). Insomma, grande attenzione quando si acquista olio extra vergine di oliva: meglio rivolgersi ai frantoi di fiducia e ai produttori locali di fiducia. Risparmiare sull’olio d’oliva significa solo creare problemi alla nostra salute!”.

 

 

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