Sulla pagina Facebook di Salvo Piparo leggiamo il seguente post accompagnato da due foto (ma a trovate sopra e la seconda sotto): “Siamo in Via Napoli, una traversa della candida via Maqueda a Palermo (la mangiatoia pedonale), qui poco distanti dal salotto dorato, la gente continua a pagare le tasse alla stessa maniera di chi abita nell’adiacente Vasca Maqueda. Qui in Via Napoli, ci abitano famiglie, c’è chi ha investito tutti i propri risparmi, qui a pochi passi dalla putrida discarica dove i topi ballano ci sono locali di ristorazione, alimentari, artigiani, e dispiace dover sottolineare che non ci si abitua mai all’inciviltà… qui nella Città delle Cooperative e di chi vuole governare la
P.S.
Se tutti quelli che hanno l’immondizia sotto casa facessero un POST del genere, forse sarebbe più facile dedurre che non vi è palermitano in tutta la città che non può che maledire i cassonetti e i cestini dei rifiuti LASCIATI sotto casa o nella propria via!
E lasciatemelo dire: “A PALERMO LA DIFFERENZIATA (a chiazze di Gattopardo) SERVE SOLO A DIFFERENZIARE LE CLASSE SOCIALI!”.
Riprendiamo con piacere questo post sia perché, da tempo, appoggiamo l’azione dell’Associazione Comitati Civici di Palermo che si batte anche per rendere pulita anche città (nella sezione ‘Minima immoralia’ di questo blog troverete oltre 100 articoli sul dramma ambientale dell’immondizia abbandonata lungo le strade e lungo i marciapiedi di Palermo), sia per precisare che, purtroppo, l’immondizia che ristagna lungo le strade e, spesso, anche nei marciapiedi di Palermo non sempre si accompagna alla presenza dei cassonetti. Se è vero che dove ci sono cassonetti c’è immondizia abbandonata, è anche vero che ci sono tratti di strade cittadine che sono stati scelti come deposito di immondizia. Non ci riferiamo solo alle discariche dove si trovano resti di armadi, sedie, materassi, piatti, bicchieri e via continuando; ci riferiamo a tratti di strade che sono ormai luoghi dove i cittadini gettano quella che nella raccolta differenziata vien definita “frazione umida”: residui alimentari di tutti i tipi in primo luogo. E sono, purtroppo, i luoghi scelti dai topi e dagli scarafaggi (e dai gabbiani che vanno lì a mangiare topo, scarafaggi e la stessa immondizia). Abbiamo più volte segnalato questo schifo e abbiamo chiesto più volte che, almeno una volta al mese, subito dopo la raccolta dell’immondizia (che viene effettuata, in media, una volta ogni 15 giorni), questi tratti di strade e questi marciapiedi vengano lavati, disinfestati e disinfettati. Poiché abitiamo in una strada nella quale insistono due di questi insani ‘depositi di frazione umida’, siamo testimoni del fatto che non abbiamo mai visto lavare, disinfestare e disinfettare questi luoghi.
Non è difficile capire perché i cittadini scelgano questi luoghi per disfarsi dell’immondizia. E’ semplice: perché il servizio di raccolta differenziata è carente (ricordiamo che ci sono alcune zone della città di Palermo non non si effettua la raccolta differenziata dei rifiuti) e perché i cittadini non sanno dove gettare l’immondizia. Scriviamo questo perché noi abitiamo in una zona ‘di confine’ della città: una parte effettua (a fatica e spesso scontando ritardi nel ritiro) la raccolta differenziata, l’altra parte, no. E’ chiaro che questo crea una grande confusione e non spinge certo i cittadini ad effettuare la raccolta differenziata. La verità è che il servizio di raccolta e gestione dei rifiuti, a Palermo, è carente per mancanza di risorse finanziarie. Se invece di destinare ingenti risorse finanziarie a 15 Km di Tram che servono pochissimi cittadini si utilizzassero questo soldi pubblici per migliorare il servizio raccolta e gestione dei rifiuti le cose andrebbero meglio.
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