La nostra impressione è che l’attuale presidente dell’Assemblea regionale siciliana nonché coordinatore di Forza Italia in Sicilia, Gianfranco Miccichè, al prossimo ‘giro’ potrebbe restare a piedi
Il campo largo nel nome di Mario Draghi? E chi dice che, da qui a qualche mese, il Governo Draghi non sarà affondato?
Ricordate quando nel MATTINALE del 17 Agosto scorso abbiamo scritto che Gianfranco Miccichè e Nello Musumeci erano in viaggio verso il centrosinistra? Ricordate quando abbiamo scritto che in Sicilia è in preparazione un Listone per Draghi? Ci hanno presi per matti. Qualcuno ha anche scritto che bevevamo troppo vino. I fatti di questi giorni, però, ci stanno dando ragione. Gianfranco Miccichè, presidente dell’Assemblea regionale siciliana e coordinatore di Forza Italia nell’Isola, partecipa alla Festa dell’Unità: non tutti lo hanno accolto ‘festanti’ ma lì è stato. E ha lanciato la proposta, in vista delle elezioni regionali siciliane del prossimo anno, di un campo largo sul modello del Governo che appoggia Mario Draghi. Dove, ovviamente, potrebbe trovare posto anche Nello Musumeci, l’attuale presidente della Regione siciliana di centrodestra che il centrodestra non vuole più ricandidare. Insomma, piano piano le cose vanno prendendo forma. Anche se Miccichè e il suo vecchio amico e spesso alleato, Antonello Cracolici, parlamentare regionale del PD (ma sarà di nuovo candidato?), stanno trovando più difficoltà di quanto forse immaginavano per far passare il terzo inciucio (il primo inciucio risale ai tempi del Governo di Raffaele Lombardo, il secondo ai tempi di Rosario Crocetta, eletto presidente della Regione siciliana grazie proprio a Miccichè). Eh sì, questa volta la cosa non si annuncia facile, sia perché sono pochi gli esponenti del centrodestra disposti a seguire Miccichè nel terzo inciucio, sia perché non tanto nel PD, quanto in tutto il centrosinistra non tutti sono disposti a ‘digerire’ un eventuale accordo con Miccichè il quale ha un solo obiettivo: farsi rieleggere presidente del Parlamento siciliano. E poiché il centrodestra non lo rieleggerà mai, sta provando con il centrosinistra, ma le cose non gli vanno tato bene. Anzi.
C’è anche un altro problema. Le fortune di Mario Draghi, l’attuale capo del Governo, sembrano un po’ in ribasso. Anche se l’informazione italiana (a parte alcuni casi) non sta dando molto risalto alla notizia, l’aumento della bolletta elettrica del 30% è in assoluto la più alta nella storia della Repubblica italiana. In realtà, la bolletta della luce è solo la punta di un iceberg che va emergendo piano piano: l’inflazione. Per ora l’Unione europea cerca di far passare la notizia che l’inflazione sia al 3%. Ma gli aumenti dei prezzi di tanti beni, a cominciare dall’energia, dal petrolio, dal gas, dall’acciaio raccontano un’altra realtà. Per non parlare di quanto sta succedendo con il grano e con tutti i derivati dello stesso grano. La sensazione è che l’inflazione sia già molto al di là del 3%, con una tendenza al rialzo. Poi ci sono altri due problemi sociali ed economici creati dal Governo Draghi che si dovrebbero materializzare in questo mese di Ottobre: lo sblocco delle assunzioni e lo sblocco dei fitti. Più il punto interrogativo della pandemia, che il Governo Draghi ha rimosso dando per scontato che il vaccino anti-Covid funzionerà. Cosa vogliamo dire? Che se oggi la lista per Draghi potrebbe avere un senso politico e un seguito, non è detto che tra qualche mese sarà ancora così. E allora altro che campo largo…