Si vede la mano di Sarri sul gioco dei biancocelesti, che regalano ai (pochi) tifosi presenti allo stadio una partita entusiasmante. La Lazio dà così continuità alla vittoria nel derby contro la Roma e rilancia il suo cammino europeo, dopo il passo falso all’esordio con il Galatasaray. Il primo tempo è un monologo assoluto biancoceleste, anche se il parziale non rende giustizia alle chance collezionate. Un paio di acuti prima del vantaggio firmato al 13′ dal primo gol laziale di Basic, propiziato da un’azione ubriacante di Felipe Anderson e dall’assist di Pedro. La Lazio va subito a caccia del raddoppio: Immobile ci va vicinissimo due volte ma sarà costretto a uscire al 40′ per un fastidio alla caviglia senza trovare la rete.
Su Felipe Anderson, invece, è miracolosa la parata di Guilherme che però si smentisce poco dopo. L’uscita sul corner di Luis Alberto non è impeccabile e al 38′ serve a Patric la palla del 2-0. Strakosha, confermato tra i pali dopo l’errore di Istanbul, è reattivo su uno dei pochissimi pericoli russi. Nel secondo tempo si abbassano i ritmi, la Lazio presta il fianco a qualche avanzata della Lokomotiv, ma gestisce il risultato. Anzi sfiora il tris con la traversa a negare la gioia del gol a Pedro, galvanizzato dalla rete nel derby. Nonostante la stanchezza i biancocelesti cercano di archiavare la partita: belle occasioni per i subentrati Milinkovic-Savic e Marusic e per il solito Felipe Anderson. Il 2-0 basta per conquistare i primi tre punti, dimenticare il passo falso al debutto e rilanciarsi nella corsa di un girone E molto equilibrato.
(ITALPRESS).
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