- L’immobile era stato dissequestrato e restituito alla Regione siciliana. Che, mediante aggiudicazione provvisoria, l’aveva assegnato a una società. Poi è arrivato l’incendio
- La nota del Comando della Polizia Municipale Servizio Vigilanza e Controllo delle Attività Produttive
- Il commento del presidente dell’Associazione Comitati Civici di Palermo, Giovanni Moncada
L’immobile era stato dissequestrato e restituito alla Regione siciliana. Che, mediante aggiudicazione provvisoria, l’aveva assegnato a una società. Poi è arrivato l’incendio
Si colora di giallo l’incendio che ha incenerito la passerella di legno nel mare di Romagnolo, a Palermo. La struttura – realizzata con i fondi della ex Provincia di Palermo, circa 2,5 milioni di euro – è stata abbandonata, più volte vandalizzata e sequestrata dalla Magistratura. Però, proprio di recente, la struttura è stata dissequestrata dal Tribunale di Palermo: questo è avvenuto lo scorso 25 Agosto. Ed è stata restituita all’amministrazione regionale siciliana, per la precisione, all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente. La Regione, a propria volta, mediante aggiudicazione provvisoria, ha assegnato tale struttura ad una società. E’ quanto si legge in una nota del Comando della Polizia Municipale Servizio Vigilanza e Controllo delle Attività Produttive. La nota è di pochi giorni fa, ovvero del 15 Settembre. Ed è indirizzata al sindaco di Palermo, all’Area Tecnica della Rigeneraz. Urbana e delle OO.PP. Settore OO.PP. Servizio Edilizia Pubblica, all’Associazione Comitati Civici e, per conoscenza, all’assessorato regionale al Territorio e Ambiente.
La nota del Comando della Polizia Municipale Servizio Vigilanza e Controllo delle Attività Produttive
Leggiamo la nota: “In riferimento alla problematica riguardante il ‘Pontile di Romagnolo’ (ex Bagni Petrucci) sito in Palermo in Via Messina Marine d.f. viale Amedeo D’Aosta, si comunica che con provvedimento di dissequestro emesso dal Tribunale di Palermo il
25/08/2021, questa U.O. ha provveduto alla restituzione del bene in argomento all’Assessorato Regionale Territorio e Ambiente; quest’ultimo con assegnazione in concessione dei beni immobili della Regione Siciliana ex art.41 L.R. 3/2016 D.D.G. 640 del 24/07/2019 ha provveduto all’aggiudicazione provvisoria alla Società AENNE PRESS srl, che attualmente sta effettuando rilievi progettuali per la
rivalutazione dell’area. La società aggiudicatrice come disposto dalla Regione Siciliana dovrà curare, oltre le attività propedeutiche alla progettazione, tutte le attenzioni che possano pregiudicare la sicurezza per la pubblica incolumità”. Invece è arrivato l’incendio che ha incenerito la passerella!
Il commento del presidente dell’Associazione Comitati Civici di Palermo, Giovanni Moncada
Commenta Giovanni Moncata, presidente dell’Associazione Comitati Civici di Palermo: “E’ successo! La mega struttura in legno, ormai in condizioni fatiscenti, di via Messina Marine è stata nuovamente data alle fiamme, questa volta la distruzione è stata totale. E’ dal 2016 che questa Associazione denuncia lo stato di degrado e pericolosità della mega struttura, costata a noi contribuenti € 2,5 milioni (5 miliardi delle vecchie lire) e mai collaudata. Avrebbe dovuto impedire l’accesso solo una semplice recinzione in metallo, che costantemente veniva divelta consentendo l’ingresso a chiunque lo desiderasse, ragazzini compresi. Inoltre i locali ubicati sotto il livello stradale erano stipati di ogni sorta di rifiuti, una vera bomba ecologica da noi insistentemente e inutilmente posta all’attenzione delle Autorità Regionali e Comunali”. In effetti, noi abbiamo riportato ben tre interventi dell’Associazione Comitati Civici su tale argomento. Lo abbiamo fatto il 7 Ottobre del 2020: Comitati Civici sull’ecomostro di Romagnolo: un pericolo, soprattutto per i bambini; poi il 5 Gennaio di quest’anno: L’ecomostro di Romagnolo: 2,5 milioni di euro buttati in mare, rischio per i bambini; e ancora il 31 Luglio di quest’anno: Pontile di Romagnolo: sempre più pericoloso (per i bambini) e ora anche discarica. Ora è arrivato l’incendio, proprio pochi giorni dopo che la struttura era stata affidata a una società.
Foto tratta da ilSicilia.it
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