Palermo è tra le città italiane più “sharing”. Lo conferma l’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility che ha stilato l’elenco delle città in cui si sta affermando sempre di più questo nuovo modo di spostarsi. Un modo di viaggiare da un luogo a un altro del Capoluogo nel rispetto dell’ambiente ma che comunque crea ancora qualche disagio nelle zone a traffico limitato e lungo le strade trafficate.
Secondo i dati elaborati dall’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility, Palermo risulta la città (tra le sei analizzate: Torino, Milano, Bologna, Roma, Cagliari e Palermo) che ha superato i valori medi di “condivisione” del 2019 in tutti i servizi: scooter sharing, bike sharing e car sharing. L’Osservatorio nazionale sulla sharing mobility è l’organismo promosso dal ministero della Transizione ecologica, dal ministero delle Infrastrutture e mobilità sostenibili e dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile, e di cui fanno parte operatori della mobilità condivisa, amministrazioni cittadine e centridiricerca.
“È la conferma – dichiara il sindaco Leoluca Orlando – di un evidente cambio culturale sulla mobilità fortemente voluto dall’amministrazione comunale e condiviso dai palermitani e da tantissimi turisti che a livello internazionale riconoscono l’efficienza e l’importanza di una mobilità sostenibile che a Palermo raccoglie risultati importanti”. “La sharing mobility – dichiara l’assessore Giusto Catania – è una delle strategie di sostenibilità prevista dal Piano urbano della mobilità sostenibile del Comune di Palermo. Continueremo a investire sulla scelta di riduzione dell’uso del mezzo privato, la prossima tappa sarà l’ampiamento, anche attraverso i privati, del servizio di bike sharing così da aumentare l’uso delle biciclette negli spostamenti urbani”.
Secondo l’osservatorio è stato il monopattino a cambiare il volto della sharing mobility anche a Palermo. Arrivato sul finire del 2019, i monopattini in condivisione sono diventati molto rapidamente il servizio più diffuso in Italia, arrivando a coprire più del30% del mercato.
Come detto però sono ancora tante le problematiche che affliggono Palermo nonostante gli sforzi fatti fino a oggi. Una di queste è il pericolo causato dalla mancanza di regole. Negli ultimi giorni il Comune di Palermo sta cercando di metterci una pezza al problema che riguarda soprattutto i monopattini. Sono numerose le multe inflitte ai fruitori indisciplinati che sfrecciano a gran velocità tra la folla, soprattutto nell’area delle zone pedonali del centro storico.
I poliziotti municipali li hanno multati perché guidavano con gli auricolari, perché di sera non indossavano il giubbino catarifrangente e perché minorenni non avevano in testa il casco, che è obbligatorio per chi non ha 18 anni. Adesso gli indisciplinati del monopattino vengono sanzionati se supereranno il limite di velocità, che nell’area pedonale è di 6 chilometri orari. Uno strumento in iù per la polizia municipale di Palermo è il “tele-laser” che riesce a beccare chi supera le velocità imposte dal codice della Strada.