Che brutta Italia, quella di oggi. Bruttissima. Spaventata. Incarognita. Intollerante. Sempre meno democratica. In queste ore assistiamo a una campagna di disinformazione. Al Governo di Mario Draghi e alla sarabanda che accompagna i frenetici teorici del vaccino anti-Covid non è proprio andato a genio che, a Roma, sono scese in piazza circa 100 mila persone per manifestare contro il Green pass. Manifestazioni popolari sono state registrate in tutta l’Italia. Ma la manifestazione di Roma è stata imponente (qui un video). Da anni nella Capitale, non si vedeva tanta gente per strada. E questo sta facendo impazzire di livore il potere, che in Italia è schierato, ‘pancia a terra’, con le multinazionali che producono e vendono i vaccini anti-Covid. La protesta italiana – la protesta popolare italiana – non l’avevano messa nel conto. Così ora disinformano e gettano veleni. Basta leggere l’articolo di Byoblu: “All’indomani della manifestazione ‘Contro il green pass, per la Libertà e il futuro’ arrivano puntuali le notizie false e la macchina del fango dei media main stream. Hanno prima scritto che i manifestanti erano qualche migliaia. Bastava essere in piazza per rendersi conto che il numero era di gran lunga superiore. Una foto della piazza, scattata dall’alto, che circola su internet, conferma che, ieri pomeriggio, piazza San Giovanni a Roma era piena di manifestanti. Se la capienza massima della piazza è infatti di 256 mila persone, erano almeno in centomila ieri a dire no al lasciapassare verde e a rivendicare le libertà costituzionali”.
Sì, ormai la schiuma di rabbia di chi non tollera che, sul Covid, ci possano essere visioni diverse, è incontrollata e incontrollabile. Così danno i numeri. E non solo a Roma. Per le vie di Trieste c’erano circa 20 mila persone: e le hanno fatte diventare circa 7 mila. La folla era tanta anche a Trieste, ma non se la sono sentita di dire la verità: meglio mentire. Byoblu cita l’edizione romana del Corriere della Sera: “Scrivono addirittura che Giuliano Castellino, il leader di Forza Nuova, è salito sul palco: una totale falsità. Castellino era in piazza, ma gli è stato impedito di parlare sul palco dagli organizzatori”. Quello di etichettare le manifestazioni anti-Green pass come “fasciste” è un disco rotto. Bisogna capirli: i partiti che si dicono “di sinistra”, ma che di sinistra hanno poco o nulla – PD e Liberi e Uguali – sono appiattiti sul Governo Draghi: il Governo che, tanto per dirne due, ha voluto lo sblocco dei fitti e lo sblocco dei licenziamenti. Di fatto, PD e Liberi e Uguali sostengono un Governo liberista che sta massacrando i più deboli e che toglie diritti ai cittadini che rifiutano si sottoporsi a un vaccino rischioso (lo dicono i fautori del vaccino anti-Covid: “I benefici sono maggiori dei rischi”: quindi i rischi ci sono, se la lingua italiana ha ancora un senso). Assistiamo, così, al paradosso: le destre difendono le libertà personali, mentre le ‘presunte’ sinistre, sostenendo il Governo Draghi, vorrebbero appioppare il vaccino anti-Covid a tutti i cittadini: ma non hanno nemmeno il coraggio di approvare una legge sull’obbligatorietà di tale vaccino. Così ricorrono al Green pass. Come direbbe Giuseppe Giusti, “mezzucci da dozzina…“. Così in Italia 14 milioni di cittadini hanno fatto ‘Marameo’ al vaccino anti-Covid. Della serie: ‘u vaccino anti-Covid vu putiti tieniri…
Byoblu illustra chi sono i protagonisti della grande manifestazione di Roma e delle manifestazioni che ogni sabato vanno in scena in tutta l’Italia: “Tra i partiti e le sigle organizzatrici (Ancora Italia, Movimento 3V, FISI, Fronte del dissenso, No paura day, Primum non nocere) non c’è una di estrema destra. Ancora Italia è un partito che ha al centro del suo programma politico l’applicazione integrale della Costituzione, molti suoi esponenti si rifanno all’esperienza morotea e socialista. Tra i suoi obiettivi vi è il raggiungimento della sovranità politica, economica e monetaria. Movimento 3V è un partito trasversale che chiede la verità e mette al centro del suo progetto il benessere e la salute dell’uomo in ogni scelta politica. Primum non nocere nasce come movimento contro le vaccinazioni obbligatorie della legge Lorenzin. In Fronte del dissenso vi sono esponenti con un passato nella sinistra extraparlamentare”. Dove sarebbero i “fascisti”? Però dobbiamo provare a metterci nei passi degli esponenti del PD e di Liberi e Uguali he appoggiano il Governo Draghi, le vaccinazioni, il Green pass e, tra qualche settimana, anche della terza dose di vaccino (che secondo noi verrà accettata, sì e no, dal 50% degli attuali vaccinati con due dosi: impossibile che le persone non comincino a porsi domande anche semplici tipo: “Dobbiamo finire come in Israele dove, dopo nove mesi, si profila una media di quattro vaccini all’anno? I nostri corpi al servizio delle multinazionali farmaceutiche'”).
Per non parlare della rabbia che stanno provando gli esponenti delle ‘alte autorità italiane per le parole pronunciate nel corso della manifestazione romana da Nunzia Alessandra Schilirò, siciliana di Catania, il vice questore aggiunto della Polizia di Stato di Roma. Questa servitrice dello Stato, fino ad oggi super-premiata, è intervenuta sul palco della manifestazione per denunciare “l’illegittimità del Green pass italiano e rivendicare il sacro dovere della disobbedienza civile dinanzi a leggi ingiuste” Apriti cielo! Ma come: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, in televisione invitano gl’italiani a vaccinarsi e il vice questore di Roma se ne va a manifestare contro il Green pass e, addirittura!, interviene al comizio? Ma dove siamo arrivati? Non c’è più mondo! E ora che faranno le ‘autorità’? L’istinto è quello di richiamarla all’ordine (e disciplina). Però c’è un però: e se poi dovesse iniziare un ‘ammutinamento’ anti-Green pass tra le forze dell’ordine di tutta l’Italia? Picciotti che burdellu! Intanto Nunzia Alessandra Schilirò non molla e rilancia: “È bello apprendere dai giornali, anziché dalla propria amministrazione, di essere già sotto procedimento disciplinare. Sono molto serena. Ieri mi è capitata l’occasione di esercitare i miei diritti previsti dalla Costituzione e l’ho fatto. Il mestiere che svolgo è pubblico. […] Ieri ero solo una libera cittadina che esercita i propri diritti. Se l’amministrazione non gradisce la mia fedeltà alla Costituzione e al popolo italiano, mi dispiace, andrò avanti lo stesso. Ho scelto il mio mestiere, perché credevo che non ci fosse niente di più nobile del garantire la sicurezza di ogni cittadino, in modo che chiunque fosse libero di esprimere il proprio vero sé. Se questo mi viene negato, il mio mestiere non ha più senso. Andrò avanti sempre, con o senza divisa, per amore del mio Paese“. Come si dice in Sicilia, va fermala e chista…