«Abbiamo sempre rispettato le regole e le leggi e anteposto la salute dei cittadini a tutto il resto. Ora però siamo veramente allo stremo», dice il presidente della SIAE Giulio Rapetti Mogol.
«Ristoranti, bar e molte altre attività hanno ripreso quasi a pieno regime. Circa il 70% dei cittadini ha completato il ciclo vaccinale e il green pass costituisce un altro presidio importante a tutela della salute; moltissimi artisti si sono schierati in favore della campagna vaccinale – afferma -. Peraltro, molte discoteche e locali stanno finendo nelle mani della malavita organizzata, con l’evidente possibilità di trasformarsi così in potenziali presidi di malaffare e di spaccio. In altri grandi paesi europei le attività culturali sono riprese a pieno regime o quasi. Per questo rivolgiamo un appello al Presidente del Consiglio e al Ministro della Cultura che da tempo si batte per le riaperture».
«Fateci ripartire in sicurezza ma fateci ripartire realmente. Abbiamo la sensazione – continua Mogol – che nel Governo prevalgano o rischiano di prevalere atteggiamenti e posizioni minoritarie che francamente sembrano più irragionevolmente emotive che realmente razionali. Non vogliamo ammalarci ma il rischio di morire SANI è ormai molto reale».
«L’industria della cultura, prima della pandemia, era la terza del Paese e dava lavoro complessivamente a più di 1,5 milioni di persone, il 40% dei quali under 35. Come SIAE lanciamo questa petizione perchè conosciamo bene il valore economico e sociale delle attività culturali, e anche per noi è diventato impossibile mantenere fede alla nostra mission, quella di essere sempre dalla parte di chi crea. I mancati incassi della nostra Società sono lo specchio di altrettanti mancati incassi per gli autori, gli interpreti, gli editori, tutti coloro che producono cultura, spettacolo e intrattenimento nel nostro Paese. Come ha scritto il celebre musicista e compositore Jean-Michel Jarre, già Presidente della Confederazione Internazionale delle Società di autori e compositori, la cultura ci rende resilienti e ci dà una speranza. Ci ricorda che non siamo soli», spiega il direttore generale SIAE Gaetano Blandini.
Tra coloro che hanno già aderito: Stefano Accorsi, Alessandra Amoroso, Claudio Baglioni, Angelo Barbagallo, Giovanni Caccamo, Caterina Caselli, Cheope, Valeriano Chiaravalle, Gigi D’Alessio, Fiorello, Rocco Hunt, Kaballà, Mario Lavezzi, Fiorella Mannoia, Moira Mazzantini, Popi Minellono, Ferzan Ozpetek, Gino Paoli, Nicola Piovani, Pivio, Andrea Purgatori, Eros Ramazzotti, Tony Renis, Riccardo Scamarcio, Carlo Verdone.
(ITALPRESS).
AVVISO AI NOSTRI LETTORI
Se ti è piaciuto questo articolo e ritieni il sito d'informazione InuoviVespri.it interessante, se vuoi puoi anche sostenerlo con una donazione. I InuoviVespri.it è un sito d'informazione indipendente che risponde soltato ai giornalisti che lo gestiscono. La nostra unica forza sta nei lettori che ci seguono e, possibilmente, che ci sostengono con il loro libero contributo.-La redazione
Effettua una donazione con paypal