L’evento si è tenuto nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani presso il Senato della Repubblica.
“Sono molto onorata ma anche colpita nel profondo. E’ un’occasione per meditare sul mio lungo e doloroso percorso di riconciliazione con la Germania – ha detto la Segre -. Rivedo lo storico gesto del Cancelliere Willy Brandt, che nel 1970 nella sorpresa generale si inginocchiò a Varsavia davanti al monumento ai caduti del Ghetto. Ripenso alle migliaia di intellettuali e di insegnanti tedeschi che, nel corso dei decenni, ribellandosi al precedente oblio, hanno fatto un lavoro straordinario affinchè le nuove generazioni, nate dopo la guerra, facessero i conti con il passato della nazione, con un impegno che è d’esempio per molti paesi europei, compresa l’Italia”.
“Il mio pensiero va anche al Presidente Steinmeier ed alla Cancelliera Merkel, che oggi guidano con saggezza una Germania baluardo della democrazia e messaggera di pace nel mondo, così come alla Presidente Ursula von der Leyen – che ho avuto il piacere di conoscere personalmente – vera paladina di un’Europa sempre più unita e solidale, contro nazionalismi e oscurantismi.
Ringrazio le amiche Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato, e Noemi Di Segni, presidente dell’UCEI, che hanno voluto essere al mio fianco in una giornata per me così particolare e colma di significati. Dedico questa onorificenza alla memoria dei miei cari Alberto, Olga e Giuseppe Segre”, ha concluso la senatrice a vita.
(ITALPRESS).
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