- La notizia è una: a Palermo non c’è tregua nemmeno per i morti. La denuncia di Selvaggia Lucarelli al cimitero di Santo Spirito
- Possibile che la quinta città d’Italia non debba essere dotata di un forno crematorio?
La notizia è una: a Palermo non c’è tregua nemmeno per i morti. La denuncia di Selvaggia Lucarelli al cimitero di Santo Spirito
Continua la vergogna al Cimitero dei Rotoli di Palermo. Della vicenda, da qualche settimana, se ne occupa la giornalista e influencer, Selvaggia Lucarelli. Con lo sputtanamento su una radio nazionale, l’amministrazione comunale si è data una mossa. Ma ormai l’emergenza non sono solo le bare accatastate. Sono arrivati anche i cinghiali che girano per il cimitero travolgendo le tombe. E c’è anche un caso incredibile raccontato dalla stessa Lucarelli. E’ la storia che riguarda il cimitero di Sant’Orsola, dove una donna è arrivata con la mamma per portare un fiore sulla tomba del nonno e non hanno trovato più il nonno: è stato spostato nell’ossario senza avvisare la famiglia! Su PalermoToday leggiamo i particolari di una vicenda raccapricciante: “L’operazione – racconta Alessandra Avila, nipote del defunto spostato, Gioacchino Savarino – non ci è stata comunicata a mezzo raccomandata né telefonicamente. Solo andando il loco abbiamo letto l’avviso che rimanda al sito (qui il link https://www.entesantospirito.it/) per consultare la lista dei defunti spostati”. La donna era con sua madre lo scorso Martedì quando ha scoperto che la salma del nonno, seppellita nel ’73, non era più nel suo loculo: “Quando mia mamma ha appreso la notizia – racconta – è rimasta scioccata. Per capirne di più siamo andati in portineria dove ci hanno spiegato che mio nonno era stato messo in ossario insieme ad altre 13 persone e la bara portata al macero. Ci hanno anche riferito che lo spurgo è stato fatto il 24 Agosto e che tutto è stato avvenuto alla presenza del medico dell’Asp. Mia madre avrebbe voluto esserci per avere la certezza che quelle sono le ossa di suo padre”. Per vederci chiaro e capire se sono stati commessi dei reati, la famiglia Savarino ha presentato un esposto in Procura. “Il modo in cui hanno proceduto è disumano. Mio nonno – conclude la nipote – non era nemmeno nella lista dei defunti che andavano spostati”. Si possono spostare le bare dei defunti senza avvisare i familiari? A Palermo sì…
Possibile che la quinta città d’Italia non debba essere dotata di un forno crematorio?
Insomma, alla vergogna del cimitero dei Rotoli si aggiungono adesso gli spostamenti delle bare senza avvertire i parenti nel cimitero di Santo Spirito. Questo cimitero, fino ad oggi, è stato gestito da un’Opera Pia e ha funzionato. Ora, a quanto abbiamo capito, la gestione passerà al Comune di Palermo: e già lo ‘stile’ si comincia a intravedere. Qualche domanda: il caso della famiglia costretta a subire lo spostamento della bara del congiunto è un caso unico? Se le bare sono state portate al macero è stato previsto un modo per consentire ai parenti di riconoscere dai resti dei propri congiunti? O chiameranno un’antropologa forense? E questo vale per il nuovo cimitero entrato in questa storia, ovvero il cimitero di Santo Spirito. Qualche domanda anche per il delirio del cimitero di Santa Maria dei dei Rotoli: che fine ha fatto il forno crematorio? Possibile che la quinta città d’Italia non debba essere dotata di un forno crematorio? Sui giornali dei giorni scorsi abbiamo visto cosa hanno combinato i cinghiali nella parte del cimitero dei Rotoli dove i morti sono nel nudo terreno con le croci e le notizie sui defunti scritte su lastre anch’esse nel terreno. I cinghiali hanno alterato le indicazioni? I familiari sono stati avvisati? E’ normale che i cinghiali entrino in un cimitero? E’ normale che avvenga tutto questo senza che nessuna autorità intervenga? Ma che razza di città è diventata Palermo? E dobbiamo sopportare ancora questa amministrazione perché deve completare gli appalti del Tram?
Vignetta di Guido Buccellato
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