“Il glifosato altera il sistema ormonale. Non è più un sospetto. Lo ha dichiarato apertamente in una intervista televisiva a Report la dottoressa Fiorella Belpoggi, Direttore del ‘Centro Ricerca Tumori Ramazzini’ di Bologna. E verrà a dimostrarlo anche a Matera in occasione del prossimo Simposio Nazionale sul Grano che si terrà il prossimo 25 novembre nella città dei Sassi. Nel frattempo a Bruxelles si continua a decidere di non decidere, in attesa di una nuova mediazione prevista per fine mese”.
“Ritardi nello sviluppo sessuale delle femmine, frammentazione del DNA dei cromosomi nelle femmine e nei maschi, alterazione della flora batterica intestinale nel primo periodo della vita, cioè dalla nascita fino al primo sviluppo sessuale. Ai neonati, durante l’allattamento, evidentemente, arrivava attraverso il latte. Poi bevevano l’acqua perché si svezzano abbastanza presto, e quindi il loro intestino, nei piccoli, ha subito delle alterazioni importanti, statisticamente significative. Un altro risultato che abbiamo già visto è un danno ai reni nelle madri gravide. I reni sono organi molto sensibili al sovraccarico tossico, unite al glifosato queste patologie sono risultate molto evidenti. Per ora questi sono i dati che abbiamo in nostro possesso. Secondo me mostrano già problematiche a sufficienza per dire: blocchiamo questa sostanza, no? Perché dobbiamo arrivare al cancro? Questi sono dati sicuri che ho prodotto nel mio laboratorio al Mount Sinai di New York (il Mount Sinai Hospital, fondato nel 1852, è uno dei più antichi e grandi ospedali didattici degli Stati Uniti. Nel 2011-2012, è stato classificato dalla rivista News & World Report come uno dei migliori ospedali degli USA per 12 specialità mediche e all’Istituto tumori di Genova)”.
Tratto da: La scienza fa chiarezza sul glifosato: provoca alterazioni ormonali e danni ai neonati
Foto tratta da PeopleGreen