Agricoltura

L’ultima trovata del Governo Musumeci: fare pagare agli agricoltori siciliani i laghetti artificiali con indebitamenti bancari!/ SERALE

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  • L’attuale Governo siciliano di Nello Musumeci non riesce a farne una giusta!
  • Ma a chi è venuta in testa l’idea di invitare gli agricoltori della nostra Isola a indebitarsi con il sistema bancario? Musumeci, l’assessore Scilla e l’assessore Armai pensano che gli agricoltori siciliani siano dei Paperoni?  
  • Il presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Armao sono mai entrati in un’azienda agricola siciliana? Li conoscono i problemi di questo settore?  

L’attuale Governo siciliano di Nello Musumeci non riesce a farne una giusta!

La Regione siciliana mette nero su bianco la proposta (giusta) di aiutare gli agricoltori siciliani con la realizzazione di laghetti aziendali. Ma trasforma l’idea in un errore marchiano, invitando gli agricoltori a realizzarli indebitandosi con il sistema bancario. E’ del tutto evidente che chi ha formulato questo progetto conosce poco, o forse non conosce affatto, il mondo dell’agricoltura siciliana. Vero è che, pur avendo a disposizione circa 50 dighe artificiali, la Regione, in tutti questi anni, ha combinato tanti di quei ‘casini’ che è riuscita a gestire malissimo le dighe, a incasinare i Consorzi di Bonifica per mancanza di controlli (per decenni i Consorzi di bonifica della Sicilia non presentavano nemmeno i bilanci!) e a rendere opportuni i laghetti artificiali, che sarebbero un toccasana per tante aziende agricole della nostra Isola. Ma proporre agli agricoltori siciliani di indebitarsi con le banche è solo follia allo stato puro, in un momento storico in cui la globalizzazione dell’economia sta distruggendo quasi tutta l’agricoltura italiana.

Ma a chi è venuta in testa l’idea di invitare gli agricoltori della nostra Isola a indebitarsi con il sistema bancario? Musumeci, l’assessore Scilla e l’assessore Armai pensano che gli agricoltori siciliani siano dei Paperoni?  

Leggiamo insieme il comunicato stampa della Regione: “Sarà pubblicata domani la graduatoria provvisoria del bando ‘Laghetti aziendali’ – si legge nella nota della Regione siciliana – la misura fortemente voluta dal governo Musumeci per la creazione o il miglioramento di bacini di accumulo, di piccola e media dimensione, per la raccolta e gestione dell’acqua a livello aziendale e interaziendale. Sono stati presentati 750 progetti, di cui 699 giudicati ammissibili dalla commissione di valutazione. L’investimento previsto è di circa 100 milioni di euro, di cui 20 milioni a carico della Regione attraverso il Fondo per lo sviluppo e la coesione (Fsc). Per i beneficiari è prevista la possibilità di accedere a finanziamenti agevolati presso l’Irfis, la finanziaria regionale. “In un territorio come la Sicilia – spiega l’assessore all’Agricoltura Tony Scilla (l’assessore Scilla che “spiega” agli agricoltori siciliani meriterebbe un articolo a sé…) – in cui le condizioni climatiche e le scarse precipitazioni influiscono sulla disponibilità di acqua per l’irrigazione e per l’allevamento del bestiame, risulta strategico investire per valorizzare le risorse idriche naturali. Inoltre, i laghetti sono opere importanti anche per la lotta al dissesto idrogeologico”.

Il presidente Musumeci e gli assessori Scilla e Armao sono mai entrati in un’azienda agricola siciliana? Li conoscono i problemi di questo settore?  

Intanto che in Sicilia ci siano “scarse precipitazioni” è vero fino a un certo punto: le piogge ci sono, non sono mirabili e ben distribuite nel tempo ma ci sono. Magari sono torrenziali e concentrate: ma le dighe servono anche a questo: ad accumulare l’acqua delle piogge torrenziali. Il problema è che tante dighe, in Sicilia, sono gestite malissimo: spesso sono piene di fango e l’acqua viene gettata in mare! Il problema è che in Sicilia c’è la zavorra di Sicilacque spa, uno dei più grandi errori commessi dalla Regione in materia di gestione idrica negli ultimi cinquant’anni; una società, Sicilacque, che si è presa il cosiddetto sovrambito per vendere ai siciliani l’acqua che è già dei siciliani! Il problema è che la Regione siciliana è amministrata da personaggi inadeguati, che non hanno saputo contestare a Roma i ‘Patti scellerati’ sottoscritti dall’ex presidente Rosario Crocetta con il Governo Renzi: una Regione che è sempre al verde e che cerca di scaricare sugli agricoltori i debiti dei Consorzi di Bonifica. Oggi la Regione ci dice che ci sono “699 progetti ammissibili”: lo sanno gli ‘ammessi’ che debbono ‘cacciare’ i soldi? Oggi la Regione propone agli agricoltori siciliani di indebitarsi con l’Irfis per costruire i laghetti artificiali, per produrre frutta e ortaggi che subiscono la concorrenza spietata di ortofrutta di pessima qualità, ma che ha il ‘pregio’ di costare molto meno degli ortaggi e della frutta prodotta in Sicilia. Ci chiediamo e chiediamo: il presidente Nello Musumeci, l’assessore Tony Scilla, l’assessore Gaetano Armao (lo citiamo perché si parla di Irfis) sono mai entrati in un’azienda agricola siciliana? Li conoscono i problemi di questo settore?

Foto tratta da Le vie dei Tesori

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