“La notizia politica siciliana di queste ore è tragicomica: l’immarcescibile Francesco Scoma si candida a Sindaco di Palermo. La notizia è tragica, perché per il capoluogo siciliano si fa avanti il solito esponente della vecchia politica che rappresenta la continuità della vecchia borghesia palermitana: della serie, siamo sempre noi, non cambierà niente. Ma è anche comica per via delle alleanze politiche ed elettorali che dovrebbero sostenere Scoma”. Lo dice Franco Calderone, coordinatore di Equità Territoriale (ET) in Sicilia. “Scoma è il simbolo della vecchia politica conservatrice del capoluogo siciliano – prosegue Calderone -. Figlio di un ex sindaco democristiano di Palermo, approdato nel 1994 a Forza Italia dopo la scomparsa della Democrazia Cristiana, Scoma è stato per lunghi anni un esponente del berlusconismo siciliano, parlamentare e assessore regionale e poi parlamentare nazionale. A un certo punto ha cambiato casacca (o quasi), lasciando Forza Italia per approdare a Italia Viva di Matteo Renzi. I renziani dicono di essere all’opposizione dell’attuale, disastroso sindaco di Palermo, Leoluca Orlando; ma in realtà lo sostengono, sottobanco, insieme con Forza Italia di Gianfranco Miccichè, impedendo l’approvazione della mozione di sfiducia al sindaco. In questa fase, i renziani siciliani non sanno se restare nel centrosinistra o approdare nel centrodestra: per loro non è una questione di idee, ma di poltrone: chi gliele garantirà sarà il loro interlocutore-alleato. Siamo nel pieno del trasformismo politico. Ed è in questo scenario confuso che il renziano Scoma ha lanciato la propria candidatura a sindaco di Palermo, non si capisce se nel centrodestra o nel centrosinistra”.
“La notizia certa – dice ancora il coordinatore di Equità Territoriale in Sicilia – è che ‘qualcuno’ ha fatto mettere in giro la voce che Scoma potrebbe essere appoggiato dalla Lega: in questo caso sarebbe pronto a diventare il candidato del centrodestra; se la Lega smentirà, Scoma è pronto ad essere il candidato del centrosinistra. Per questo personaggio – ribadiamo, tragico, perché esponente di una politica trasformista e tragica – entrambi gli schieramenti vanno bene. Che dire? Che a breve il nostro Movimento presenterà un candidato al di fuori di questi giochi che hanno portato Palermo ad essere l’ultima città d’Italia in tutto, dall’economia alla qualità della vita, come testimoniano i ‘buchi’ del Bilancio comunale e l’immondizia non raccolta che giace nelle strade e nei marciapiedi. Palermo ha bisogno di un cambiamento radicale, che non può essere assicurato dalla vecchia politica e dagli Scoma di turno”.
Foto tratta da Cronache di Sicilia