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Grillini siciliani in cerca d’autore (e soprattutto di voti che noi ci auguriamo non avranno)/ MATTINALE 494

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  • Dopo avere dimenticato tutti gli impegni assunti con gli elettori nel 2018, i grillini siciliani tornano al cospetto degli elettori della nostra Isola. Cosa pensano di raccogliere? Hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta 
  • Pur di guadagnare la ribalta cavalcano qualunque storia, anche fatti vecchi di trent’anni fa: come la depurazione delle acque che in Sicilia, nella stragrande maggiorana dei casi, non ha mai funzionato (e non funziona ancora oggi) 
  • Ciò che i grillini non hanno fatto per bloccare la nomina di Patrizia Monterosso ai tempi del Governo di Rosaio Crocetta diventa adesso motivo di vanto. Sono veramente incredibili!
  • Allucinante il comunicato sull’autostrada Ragusa-Catania “in dirittura d’arrivo” che, se andrà bene, verrà completata tra quindici anni!

Dopo avere dimenticato tutti gli impegni assunti con gli elettori nel 2018, i grillini siciliani tornano al cospetto degli elettori della nostra Isola. Cosa pensano di raccogliere? Hanno seminato vento, raccoglieranno tempesta 

Sono sostenitori del Governo di Mario Draghi, ma vorrebbero lo stesso i voti di chi, negli anni passati, li ha sostenuti proprio per combattere personaggi incredibili come Mario Draghi. Eh sì, i grillini sono veramente un  fenomeno unico nel panorama molto variegato del trasformismo politico italiano. Dire che hanno la faccia tosta è un eufemismo. In tutta Italia, dove più, dove meno, hanno tradito gli impegni che, nel 2018, avevano assunto con gli elettori. Oggi – lo ribadiamo – fanno parte di un Governo che assomma in sé tutti i valori politici contrari al Movimento 5 Stelle originario: l’Unione europea degli speculatori, l’euro, le banche, la finanza globalista, il massacro del territorio nel nome degli affari, l’attacco all’ambiente, la sanità che tutela gli interessi delle multinazionali farmaceutiche, il Partito Democratico. Dal 2019 – elezioni europee – hanno iniziato una parabola discendente. Ormai, in alcune competizioni elettorali, non si presentano più. Ma in Sicilia, chissà perché, pensano che gli elettori, per motivi ignoti, dovrebbero continuare a sostenerli. Lo pensa Giancarlo Cancelleri, sottosegretario alle Infrastrutture che nella nostra Isola non ci sono, quello che avrebbe dovuto ridurre il costo dei biglietti aerei per i siciliani.

Pur di guadagnare la ribalta cavalcano qualunque storia, anche fatti vecchi di trent’anni fa: come la depurazione delle acque che in Sicilia, nella stragrande maggiorana dei casi, non ha mai funzionato (e non funziona ancora oggi)

Da quello che si capisce, Cancelleri e compagnia bella appoggiano un candidato sindaco a San Cataldo, provincia di Caltanissetta. Sono alleati del PD. Non che gli avversari siano irresistibili, per carità. Ma vedere insieme i grillini di Cancelleri con il PD, nella stessa provincia che ha dato i natali all’ex presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, fa un po’ sorridere. Un’accoppiata che sintetizza non soltanto il trasformismo politico dei grillini, ma anche il senso di un fallimento integrale di questo Movimento tragicomico. In queste ore, pur di guadagnare trafiletti e qualche articolo sui giornali, pur di apparire ciò che non sono si giocano tutte le carte. C’è il senatore che ha scoperto che in Sicilia la depurazione delle acque non funziona. Era così già nei primi anni ’90 del secolo passato. Da allora non è cambiato nulla. A parte le strutture realizzate a metà, costate una barca di soldi  e non funzionanti. Tutte storie vecchie come il cucco. Un po’ come le centinaia e centinaia di impianti di compostaggio finanziati con circa un miliardo di euro negli anni in cui i rifiuti in Sicilia venivano gestiti dalla struttura commissariale regionale. Sì, la Regione siciliana commissaria di se stessa: una grandissima invenzione ‘appaltizia’ che il Governo Draghi ha per l’occasione riesumato affidando la lotta agli incendi boschivi all’attuale presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, diventato ‘commissario’ della Regione che amministra per conto del Governo nazionale. Eugène Ionesco non avrebbe saputo fare di meglio…

Ciò che i grillini non hanno fatto per bloccare la nomina di Patrizia Monterosso ai tempi del Governo di Rosaio Crocetta diventa adesso motivo di vanto. Sono veramente incredibili!

Ma oggi, il nostro argomento, non è Musumeci che ‘tresca’ con Draghi e vorrebbe – contemporaneamente – essere ricandidato alla presidenza della Regione siciliana da Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che sta all’opposizione del Governo Draghi… No, non è il trasformismo musumeciano in salsa catanese l’argomento di questo articolo. Oggi vogliano sorridere sui grillini siciliani in cerca d’autore. Impagabile un comunicato di queste ore dei grillini, che ricordano che, ai tempi del Governo di Rosario Crocetta (esponente del partito con il quale oggi sono alleati…), loro – cioè i deputati regionali – avevano presentato una mozione contro la nomina di Patrizia Monterosso alla Segreteria generale della presidenza della Regione siciliana. Lo ricordano oggi che la Corte dei Conti ha confermato le condanne per i governanti che hanno nominato la dottoressa Monterosso. Dimenticano di aggiungere – i grillini di oggi – che in quella legislatura il Movimento contava su 14 deputati che, su questa vicenda, avrebbero potuto scatenare un pandemonio. Invece si limitarono a un atto formale inutile: una mozione che, se approvata da Sala d’Ercole, avrebbe impegnato il Governo e bla bla bla. Nella seconda metà degli anni ’80 Franco Piro era l’unico parlamentare della sinistra e, da solo, teneva in scacco mezzo Governo: 14 deputati grillini non hanno saputo bloccare una nomina sbagliata!

Allucinante il comunicato sull’autostrada Ragusa-Catania “in dirittura d’arrivo” che, se andrà bene, verrà completata tra quindici anni!

Un altro comunicato allucinante dei grillini di queste ore riguarda l’autostrada Ragusa-Catania: “Finalmente anche Musumeci si accorge che la Ragusa-Catania procede a passi spediti verso la realizzazione, peccato che fino a poco tempo fa solo il M5S sembrava crederci, Ora il presidente cerca di prendersi meriti che con tutta evidenza non ha, appropriandosi di un’accelerazione dei lavori che è avvenuta solo grazie all’opera del Movimento 5 stelle”. Dovete sapere che, se andrà bene, l’autostrada Ragusa-Catania verrà completata tra quindici anni. Musumeci, ovviamente, che deve dire? Che è in dirittura d’arrivo per gli ingenui che gli crederanno. E i grillini, invece di ribattere a Musumeci dicendogli: “Ma che sta dicendo, presidente? Tutte le autostrade siciliane cadono a pezzi e voi parlate di una nuova autostrada che sarà pronta, se andrà bene, tra quindici anni?”. Invece di ribattere così cercano di andarsi a prendere i meriti di un’opera che non c’è e che è ancora tutta da inventare (chissà quanti appalti ci vorranno ancora, chissà quante decine di milioni di euro dovranno ancora essere ‘immolate’ tra aggiornamenti, revisioni, contenziosi e via continuando!). Che dire? Il nostro augurio è che i siciliani, al momento del voto, si ricordino dei danni prodotti dai grillini. L’ultimo, in ordine di tempo, contro gli agricoltori siciliani nella vicenda dei fondi agricoli FEARS. Con il Ministro dell’Agricoltura, il grillino Stefano Patuanelli (nella foto sopra), che ha penalizzato gli agricoltori del Sud e della Sicilia! Cari grillini, dovete tornare nelle vostre case e lasciare perdere la politica: non è cosa vostra!

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