Le cronache del Covid registrano un fatto che sta passando quasi inosservato: il ‘caso’ Israele. Dove, dopo otto mesi, tre dosi di vaccino anti-Covid non bastano più e si sta passando alla quarta dose. E non è escluso che, tra Novembre e Dicembre, si possa passare alla quinta dose di vaccino! Tutto questo è normale? In Israele la popolazione non arriva a 10 milioni di soggetti. La percentuale di popolazione vaccinata è elevata (forse la più alta del mondo), eppure la situazione, lungi dal semplificarsi, si complica. In questo momento, in Israele si contano 650 persone ricoverate per Covid in gravi condizioni; di questi, 424 pazienti non sarebbero vaccinati (e questo è già un dato strano in un Paese con un’alta percentuale di vaccinati: ma diamolo per buono); poi ci sono 144 pazienti che ricevuto due dosi del vaccino Pfizer; infine – è questa la vera sorpresa – ci sono 56 pazienti ricoverati in gravi condizioni dopo aver ricevuto tre dosi di vaccino! La domanda è semplice: se una situazione del genere si dovesse ripetere nel resto del mondo fino a che punto la vaccinazione anti-Covid dovrebbe essere considerata la soluzione del problema Covid? E’ normale ipotizzare quattro-cinque vaccinazioni all’anno per milioni e milioni di persone?
La prospettiva, ovviamente, è spettacolare per le multinazionali farmaceutiche, che hanno convinto-costretto mezzo mondo a ‘inseguire’ un Coronavirus – virus che, per definizione, presenta un’alta deriva antigenica – con un vaccino. Ma quattro-cinque vaccinazioni all’anno sono spettrali per milioni e milioni di persone! Ma veramente gli attuali governanti dei Paesi dell’Occidente industrializzato pensano di percorrere questa via? Tra l’altro, i dati sui decessi non sono incoraggianti. In sei mesi, in Italia, dal Dicembre 2020 al Luglio 2021, dopo le vaccinazioni anti-Covid, sono decedute poco più di 500 persone in 211 giorni. Gli ‘esperti’ dicono che il 50% circa di questi persone sono morte per cause diverse dal vaccino, mentre per il 30% circa le cause non sarebbero ancora state scoperte. Insomma, il numero di decessi a causa del vaccino sarebbe più basso. Ma è un fatto oggettivo, inconfutabile, che queste persone sono morte tutte dopo l’inoculazione del vaccino anti-Covid: in parole ancora più semplici, esiste una correlazione temporale – inoculazione del vaccino anti-Covid-decesso – che non può essere negata.
Noi ci rendiamo conto che, oggi, le multinazionali farmaceutiche controllano il mondo. Una multinazionale farmaceutica ha un bilancio pari a quello di due tre Stati messi insieme. E se perfino il Papa si incontra la i ‘capi’ delle banche e della finanza internazionale (… al via l’asse Vaticano-Rothschild-Fondazione Rockefeller), è chiaro che questi ultimi, oggi, controllano tutto. Noi capiamo e consideriamo tutto. E ci rendiamo conto che raddoppiando le dosi di vaccino anti-Covid per ogni persona (da due dosi all’anno a quattro dosi all’anno), queste multinazionali raddoppieranno i guadagni: e questa è un’occasione che le stesse multinazionali farmaceutiche non si lasceranno scappare. Ci chiediamo soltanto: in quanti Paesi del mondo pensano, i ‘Signori delle multinazionali’, di proporre questo rimedio? Quattro-cinque vaccinazioni all’anno (se andrà bene, perché le varianti del virus SARS-COV-2 potrebbero anche crescere di numero ogni anno, imponendo ulteriori vaccinazioni) verranno accettate da tutti supinamente? Con rispetto parlando, noi nutriamo dubbi. Già con due vaccinazioni, in Italia, si contano 14 milioni di riottosi; e per convincerli ormai si va avanti con panini birre e vaccini, feste & vaccini e via continuando. Gli attuali governanti italiani pensano veramente che il prossimo anno la struttura economica italiana possa reggere con la terza dose (che sta iniziando in questi giorni) e poi magari con la quarta dose? Tutti quelli che in Italia si sono vaccinati fino ad oggi come vedono la prospettiva di tre, quattro, forse anche cinque vaccinazioni all’anno? Che farebbe il Governo italiano? Imporrebbe per legge quattro cinque vaccinazioni anti-Covid all’anno?