“La crisi del settore delle api, dovuta ai cambiamenti climatici, all’uso indiscriminato di pesticidi a cui si sono aggiunti gli incendi, sta assumendo proporzioni devastanti: occorre intervenire al più presto”. È l’allarme nuovamente lanciato da Angela Foti, vicepresidente dell’Assemblea regionale siciliana, esponente di Attiva Sicilia, che ha presentato una mozione, che dovrà essere discussa e, possibilmente, approvata dal Parlamento dell’Isola. “La crisi dell’apicoltura – sottolinea Angela Foti – non è solo un danno economico che toglie il
Nei giorni scorsi, sul problema dei sostegni agli apicoltori siciliani è intervenuto anche il presidente di Unicoop Sicilia, Felice Coppolino. Intervenendo ai lavori della Commissione Attività produttive del Parlamento siciliano, Coppolino ha chiesto di inserire nel Psr (Programma di sviluppo rurale) la sottomisura 10.1.1: ‘apicoltura per la preservazione della diversità’. “Un provvedimento – ha detto il presidente di Unicoop – che reputiamo indispensabile e per il quale ci batteremo, consapevoli dell’importanza di un comparto, come quello della produzione del miele siciliano, tradizione culturale e risorsa economica del nostro territorio”.
Noi ci siamo più volte occupati della tutela dell’apicoltura siciliana. Che è, poi, la tutela dell’ambiente. E’ chiaro che quasi 80 mila di ettari di boschi bruciati quest’Estate non aiutano gli apicoltori. E aiutano, invece, chi esporta in mezzo mondo miele che, in larga parte, è di pessima qualità. Quello delle api e del miele è un problema serio che non sfugge alle disgrazie che arrivano grazie alla globalizzazione dell’economia e all’applicazione, anche nella produzione del miele, delle follie che si mettono in pista per ridurre i costi di produzione per essere ‘competitivi’. Se poi, però, sulle tavole di milioni di consumatori finiscono schifezze, beh, questo non è un problema. L’importante è produrre a costi bassi, bassi, bassi… Così dalla Cina – Paese che non finisce mai di stupire – è arrivato il miele prodotto con lo sciroppo di zucchero, con l’aggiunta, magari, di qualche aroma per dargli un ‘tono’. Vi sembra una fesseria? Rassegnatevi: è la realtà! Possiamo fare qualcosa? Sì: spingere la politica siciliana a fare. Non sappiamo cosa si possa fare per frenare i cambiamenti climatici, non sappiamo fino a che punto dipendano dalle attività umane (che chi dice che sia in corso una lenta deglaciazione: ma questo è un altro tema). Ma si può fare qualcosa per ridurre l’uso di pesticidi, erbicidi e agricoltura intensiva. E si possono sostenere gli apicoltori locali acquistando da loro il miele. Non è molto, ma non è nemmeno poco!
Foto delle api tratta da Guida Sicilia