La bolletta dell’elettricità aumenterà del 40%. In media, una stangata da 247 euro per ogni famiglia italiana, hanno calcolato le Associazioni dei consumatori. Tutto nascerebbe dall’aumento della domanda mondiale di gas. Le cronache economiche raccontano che la Cina – che vuole a tutti i costi aumentare la propria produttività, approfittando che l’Occidente industrializzato è alle prese con una pandemia che non accenna a diminuire – ha opzionato grandi quantitativi di gas. L’aumento deli acquisti di gas da parte della Cina ha fatto schizzare all’insù il prezzo del gas a livello mondiale. In Cina l’aumento della produzione, da qualche tempo, va di pari passo con lo sforzo di ridurre l’inquinamento: e il gas produce meno inquinamento rispetto ad altre fonti di energia a combustione. A questo si aggiungono le speculazioni. Come il tentativo – in corso in Italia – di approfittare della crescita del prezzo del gas per proporre il ritorno al nucleare. Ci sta provando il solito Governo di Mario Draghi: un Governo, lo ricordiamo, che è stato imposto dall’Unione europea. E di questo Governo – grazie ai soliti grillini, che confermano di essere disastrosi – il Ministro della ‘presunta’ Transizione ecologica è Stefano Cingolani. Ricordate? E’ il Ministro presentato da Beppe Grillo – così almeno raccontavano le cronache di quei giorni – quando la base grillina, con il 60% dei voti, approvò la partecipazione del Movimento 5 Stelle al Governo di Mario Draghi. La carta vincente di Grillo, che ha convinto il 60% della base grillina a votare sì alla partecipazione al Governo Draghi, è stata proprio la Transizione ecologica. Oggi il Ministro della Transizione ecologica, il citato Cingolani, propone ciò che gli italiani hanno bocciato negli anni passati con un referendum: l’energia nucleare! Comunque una verità emerge: adesso abbiamo capito a cosa dovrebbero servire i depositi per le scorie nucleari: non solo scorie della medicina nucleare, ma anche altre scorie nucleari…
Un capolavoro politico, quello di Grillo, Di Maio e compagnia bella: la transizione ‘ecologica’ con il nucleare! Grande Movimento 5 Stelle! Per il Ministro Cingolani è folle non considerare le energia nucleari: “In tema di nucleare – ha detto in un convegno organizzato da Italia Viva di Renzi – si stanno affacciando tecnologie di quarta generazione, senza uranio arricchito e acqua pesante. Ci sono Paesi che stanno investendo su questa tecnologia, non è matura, ma è prossima a essere matura. Se a un certo momento si verifica che i chili di rifiuto radioattivo sono pochissimi, la sicurezza elevata e il costo basso è da folli non considerare questa tecnologia. Nell’interesse dei nostri figli è vietato ideologizzare qualsiasi tipo di tecnologia. Stiamo ai numeri, quando saranno disponibili prenderemo le decisioni”. E il ‘capo’ dei grillini, Giuseppe Conte, che dice? Se il Movimento 5 Stelle da lui guidato fosse coerente con la propria storia – e soprattutto con il voto espresso dalla base grillina quando, come già ricordato, il 60% circa degli scritti ha detto sì alla partecipazione al Governo Draghi – Conte dovrebbe puntare i piedi per terra e dire a chiare lettere: o il Ministro Cingolani toglie di mezzo, subito, il ritorno al nucleare, o il Movimento lascia il Governo. Sarà così? Oggi Conte – così raccontano le cronache – dovrebbe incontrare il Ministro Cingolani. E’ interessante notare che il ritorno al nucleare in Italia lo stanno gestendo, a vario titolo, personaggi che nessuno ha eletto – il Ministro Cingolani – e due forze politiche che non sembrano molto ‘gettonati’ dagli elettori: Italia Viva di Renzi e il Movimento 5 Stelle. Noi non crediamo nei sondaggi elettorali, che ormai vengono commissionati e fatti non per interpretare la volontà degli elettori, ma per provare a condizionarla. Ma è indubbio che i renziani siano in uscita dal Parlamento, così com’è indubbio che il Movimento 5 Stelle di Conte, fino ad ora, non ha manifestato alcun segnale di discontinuità verso il presente e, segnatamente, verso il Governo Draghi. Non crediamo che, continuando ad appoggiare il Governo Draghi, i grillini di Conte andranno oltre il 5% (e gli deve andare bene, considerato che ormai non partecipano nemmeno alle elezioni suppletive e sono quasi assenti alle elezioni comunali del prossimo Autunno).
Per la Sicilia, quello che sta succedendo in materia energetica, è paradossale. Per anni la nostra Isola ha raffinato il 40-50% del petrolio grezzo italiano con le raffinerie dislocate nell’area industriale del Siracusano, a cominciare da Augusta. In cambia non ha avuto alcuna agevolazione, ma tanto inquinamento, malati e morti. A partire dai primi anni del 2000 c’è stato lo sviluppo impetuoso delle pale eoliche (in parte mediato direttamente dai mafiosi, come raccontano le meritorie inchieste della Magistratura, unico potere che in Sicilia si è sempre opposto alla mafia); oggi assistiamo all’arrembaggio dei ‘Signori del fotovoltaico’: se non fosse intervenuta la riduzione dell’offerta internazionale di grano e il contestuale aumento del prezzo dello stesso grano, oggi buona parte dei seminativi siciliani sarebbero già pieni di pannelli fotovoltaici (che in parte sono già presenti). Per non parlare di due megaprogetti che definire inquietanti è poco: il mega impianto fotovoltaico – 100 ettari di pannelli fotovoltaici! – che dovrebbe vedere la luce tra la Val di Noto e il Parco Ibleo e la follia marina di 18 milioni di metri quadrati di mare, al largo delle isole Egadi, da massacrare con le pale eoliche! E che dire dell’elettrodotto realizzato nel Messinese, con i tralicci piantati a due passi dai centri abitati della Valle del Mela? Altro inquinamento, altre malattie. La Sicilia, oggi, produce tanta di quella energia pulita che non c’è più bisogno della centrale di Termini Imerese. E, contestualmente, ci sono progetti di ricerca di idrocarburi in terra di Sicilia e nel mare di Sicilia che, se autorizzati, metterebbero a rischio la terra e il mare di Sicilia. Nella Sicilia che produce tanta energia ‘pulita’ e che, in parte, continua a raffinare il petrolio arriva l’aumento della bolletta elettrica del 40%! Inquiniamo il nostro ambiente raffinando petrolio, lo distruggiamo piazzando impianti per la produzione di energia solare che desertificano i terreni togliendoli all’agricoltura, produciamo tantissima energia eolica e i cittadini siciliani non hanno alcuna agevolazione, anzi pagheranno bollette elettriche più ‘salate’! Complimenti al Governo della Regione siciliana!
Foto tratta da Tp24.it
Visualizza commenti