Ormai da Giancarlo Cancelleri c’è da aspettarsi di tutto. Il sottosegretario siciliano e grillino alle Infrastrutture e alla Mobilità parla a ruota libera e lancia proposte sempre più incredibili. L’ultima la leggiamo in un articolo del quotidiano La Sicilia e quello che dice fa veramente paura. Annuncia il “rifacimento di stazioni ferroviarie e marittime”, l’acquisto di nuove navi elettriche e sostenibili come quelle che usano il Gnl (Gas naturale liquefatto); faremo un grande deposito di Gnl così candiamo la Sicilia a diventare un’Isola davvero naturale e verde, punto di riferimento nel Meridione per deposito e stoccaggio di Gnl”. Ci chiediamo e chiediamo: Cancelleri lo sa cosa comporterebbe la presenza di un “deposito di Gnl” in Sicilia? Ha mai sentito parlare, Cancelleri, dei rigassificatori? Lo sa che un rigassificatore – che non è altro che un “deposito di Gnl” è pericoloso? Lo sa che la presenza di un rigassificatore – che dovrebbe essere per forza di cose realizzato in riva al mare – comporta il via vai delle navi metaniere, cioè delle navi che trasportano metano? Ha idea, Cancelleri, dell’inquinamento che comporta un rigassificatore con le navi cariche di Gnl che vanno e vengono?
La verità è che i grillini sembrano cono conoscere le storie dei territori dei quali fanno parte. Cancelleri ignora che, tra il 2008 e il 2012, in Sicilia, è stata combattuta una lunga e difficile battaglia politica e sociale per bloccare la follia del progetto del rigassificatore che avrebbe dovuto essere realizzato a Porto Empedocle, a poco più di un km, in linea d’aria, con la vale dei Templi di Agrigento? Abbiamo scritto che la dichiarazione fa paura. E sapete perché? Perché il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle – bloccato dopo polemiche roventi e in seguito a un intervento della Magistratura – non è mai stato ‘cassato’. E momentaneamente bloccato, ma potrebbe essere riesumato. E’ a questo che si riferisce il sottosegretario siciliano? Checché se ne possa dire, lavorare con grandi quantitativi di Gln (gas liquefatto) è rischioso. Ci hanno sempre detto che le piattaforme sono “sicurissime”: e abbiamo visto quello che è successo nel Golfo del Messico nell’Aprile del 2010. I danni provocati all’ambiente, nel Golfo del Messico, con lo sversamento di petrolio da parte della piattaforma petrolifera Deepwater Horizon sono stati incalcolabili. Forse il Governo nazionale di Mario Draghi – il Governo della ‘riconversione ecologica’ – vuole rilanciare la realizzazione del rigassificatore a Porto Empedocle? La nostra non è una domanda a caso: ricordiamo che il progetto del rigassificatore di Porto Empedocle è tornato in auge nel 2016.
Ma ancora più devastante sarebbe l’esplosione di una nave metaniera in mare e in terra, là dove l’esplosione dovesse avvenire dentro un porto. Per non parlare del disastro ‘atomico’ che provocherebbe l’eventuale esplosione del rigassificatore, con il coinvolgimento-annientamento del territorio per alcuni km! Uno dei motivi che ha suscitato paura e perplessità nel progetto del rigassificatore di Porto Empedocle è la vicinanza – ribadiamo, poco più di un km – della Valle dei Templi di Agrigento. Dopo di che, nel Settembre del 2021, arriva il sottosegretario siciliano Cancelleri – della stirpe grillina, quella che avrebbe dovuto “aprire l’Italia come una scatoletta di tonno” – e propone la realizzazione di “un grande deposito di Gnl così candiamo la Sicilia a diventare un’Isola davvero naturale e verde, punto di riferimento nel Meridione per deposito e stoccaggio di Gnl”: un’Isola verde con un rigassificatore e il via vai di navi metaniere, tra inquinamento e pericoli! Un ‘genio’, Cancelleri, un ‘genio assoluto’ della politica e del ‘meridionalismo’…