Il dibattito su questa riforma sarà la cartina al tornasole per contare quanti parlamentari appoggiano il Governo di Nello Musumeci
Il progetto del Sifus punta ad emendare profondamente il disegno di legge del Governo
I contenuti dell’iniziativa del Sifus
Il dibattito su questa riforma sarà la cartina al tornasole per contare quanti parlamentari appoggiano il Governo di Nello Musumeci
Un fatto è certo: nel Palazzo Reale di Palermo, sede del Parlamento siciliano, sulla riforma del settore forestale ci sarà battaglia. Il Governo di Nello Musumeci ha presentato un proprio disegno di legge che è piuttosto confusionario; del resto, da un Governo che ha gestito malissimo l’emergenza incendi dell’Estate che è ormai agli sgoccioli – pessima gestione che è costata alla Sicilia quasi 80 mila ettari di boschi bruciati – in materia di gestione del verde non c’è da aspettarsi nulla di diverso dalla confusione. Poi c’è la proposta del Sifus Confali, il sindacato che si batte per la stabilizzazione degli operai forestali, iniziativa già fatta propria da un gruppo di parlamentari. E poi ci sono Cgil, Cisl e Uil, che si trovano in una posizione difficile: non possono appoggiare l’iniziativa del Sifus, perché suonerebbe come la loro sconfitta politica; ma non possono nemmeno osteggiarla, perché perderebbero altri iscritti in questo settore. Come finirà? Quello che sappiamo è che il Sifus si sta muovendo non soltanto in termini d’ interdizione con le forze parlamentari, ma anche nel territorio. Proviamo a illustrare cosa sta succedendo.
Il progetto del Sifus punta ad emendare profondamente il disegno di legge del Governo
Il punto di partenza è una nota del segretario generale del Sifus, Maurizio Grosso: “Il gruppo dirigente regionale del Sifus siciliano – scrive Grosso – nell’interesse esclusivo dei lavoratori forestali, dopo ripetute riunioni, ha deliberato di lanciare l’ennesima sfida ‘dei diritti’ al Presidente Nello Musumeci e all’assessore all’Agricoltura, Toni Scilla, presentando, attraverso l’on. Galvagno, una serie di emendamenti alla proposta di riforma forestale avanzata dal Governo Musumeci. Attraverso gli emendamenti in questione, che verranno votati successivamente, il Sifus punta ad accelerare i tempi dell’approvazione della riforma forestale sostituendo il testo del Governo con quello contenuto nel ddl 1009 pro tempo indeterminato”. In pratica – Grosso lo scrive a chiare lettere – si punta ad eliminare il disegno di legge del Governo Musumeci per sostituirlo con il progetto di legge elaborato dallo stesso Sifus. L’iniziativa di questa organizzazione sindacale, come già ricordato, è già stata condivisa da un gruppo di parlamentari; ora bisognerà vedere se la maggioranza dei parlamentari ‘casserà’, nei fatti, il disegno di legge del Governo Musumeci per sostenere le ragioni del Sifus.
I contenuti dell’iniziativa del Sifus
Grosso illustra anche i contenuti della sua iniziativa politica che diventerebbe parlamentare: “Gli emendamenti prevedono inoltre, come dichiarato precedentemente dal Sifus, in subordine alla stabilizzazione, 2 contingenti: uno a tempo indeterminato ed uno 151ista. In questo modo, se la maggioranza dei parlamentari dovesse votare in Commissione gli emendamenti al ddl 1038, il ddl medesimo dovrà prevedere:
1) il mantenimento dell’applicazione dell’attuale contratto;
2) nessun blocco del turnover;
3) un solo contingente di lavoratori a tempo indeterminato e in subordine, 2 contingenti: uno 151ista ed uno LTI. Il gruppo dirigente del Sifus ha inoltre stabilito di organizzare una serie di assemblee in tutte le province siciliane alla scopo di coinvolgere i lavoratori nella lotta per il tempo indeterminato e prepararli ad una manifestazione che si terrà a Palermo tra fine Settembre e metà Ottobre. La prossima assemblea, dopo quella già tenuta a Vizzini, si terrà Martedì 14 Settembre alle ore 17.30 a Giarratana, in provincia di Ragusa”.
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