Non c’è solo l’amento del prezzo del grano. Anche il prezzo del pomodorino – gloria e vanto della Sicilia il pomodorino di Pachino, in provincia di Siracusa – sta cominciando a volare. E nel Nord Italia, tradizionale acquirente della produzione siciliana (e anche laziale, se è vero che il pomodorino si coltiva anche nel Lazio), la cosa non va molto a genio. “Caro pomodorini, prezzi all’ingrosso fino a 5 euro”, titola ITALIA FRUIT. La spiegazione? “Dal mese di Agosto, i prezzi di mercato dei pomodorini sono saliti alle stelle a fronte delle carenze produttive in Lazio ed in Sicilia. Una situazione condizionata dalla siccità e dalla scarsità di manodopera che non è destinata a mutare nelle prossime ore”, scrive sempre ITALIA FRUIT. Ma le cose stanno proprio così? Viste da Milano magari la vedono così; dalla Sicilia, però, la spiegazione è un’altra. Intanto l’aumento dei prezzi non può che fare piacere ai produttori di pomodorino della nostra Isola, se è vero che, per lunghi anni, il pomodorino di Pachino è stato pagato agli agricoltori, in media, 0,50 centesimi al Kg, per essere rivenduto, al dettaglio, a circa 3 euro al Kg nei mercati del Nord Italia. Insomma, visto dalla Sicilia – visto dalla parte degli agricoltori – l’aumento del prezzo del pomodorino di Pachino non può che essere un fatto positivo! Perché, ovviamente, noi ci auguriamo che dell’aumento del prezzo del pomodorino stiano beneficiando anche gli agricoltori.
Nella spiegazione di ITALIA FRUIT manca anche un elemento: il ruolo dei Paesi africani che producono il pomodorino. Come dimenticare che, tre anni fa, a Pachino, un negozio di alimentari vendeva il pomodorino prodotto nel Camerun? Fino a poco tempo fa la Sicilia era letteralmente invasa dal pomodorino africano. Ora, se manca il pomodorino africano la spiegazione non può che essere una: i cambiamenti climatici non stanno risparmiando l’Africa e questo spiega la carenza di offerta di pomodorino in Italia. Poi, per carità, ci sta pure la siccità della Sicilia, anche se nelle serre siciliane, con riferimento alle zone trasformate, da Pachino fino a Gela, passando per i Ragusano, di solito l’acqua non è un problema. Non siamo in grado di affermare se per il pomodorino ci sia anche un problema di carenza di manodopera: sicuramente c’è per il pomodoro di pieno campo (il nostro amico Cosimo Gioia che nell’entroterra della Sicilia produceva tanto pomodoro di pieno campo ha smesso di coltivarlo proprio per le difficoltà nel reperire manodopera: e come lui tanti altri agricoltori in Sicilia), ma per il pomodoro in serra la carenza di manodopera è un problema relativo.
Foto tratta da MeteoWeb