Sul Titanic

Morti di Viviana Parisi e del piccolo Gioele/ Omicidio-suicidio come dice la Procura? I dubbi di legali e consulenti di Daniele Mondello

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  • In effetti in questa tragedia qualche dubbio rimane
  • La richiesta di archiviazione della Procura
  • La replica del criminologo Carmelo Lavorino
  • I dubbi degli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello
  • La nostra domanda

In effetti in questa tragedia qualche dubbio rimane

C’era bisogno di dare in ‘pasto’ all’opinione pubblica la storia intima di Daniele Mondello e Viviana Parisi? Non era sufficiente la morte di Viviana Parisi, del suo figlioletto Gioele e il dolore del marito Daniele Mondello? Abbiamo seguito sin dalle prime battute – era l’Agosto dello scorso anno – la storia di questa tragedia. Ma non immaginavamo certo quanto sta venendo fuori. Forse era scritto che le cose dovevano andare così. Del resto, a fronteggiarsi sono due posizioni inconciliabili. Da una parte la famiglia Mondello – ovvero Daniele Mondello – che chiede che si faccia luce su una storia oggettivamente strana. Dall’altra parte la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Patti che insiste con la tesi dell’omicidio-suicidio: Viviana Parisi avrebbe ucciso il proprio figlioletto e poi si sarebbe tolta la vita. Perché? Perché non ci stava con la testa. Punto. Tutto torna in un giallo – il giallo di Caronia – che si riduce ad un’equazione di primo grado. E i punti oscuri di questa vicenda, come il ritrovamento del corpo di Viviana dopo cinque giorni, a poche centinaia di metri dalla galleria dove l’auto che guidava era finita su un furgoncino? Cinque giorni per trovare il cadavere della donna e poi altri giorni prima di trovare i resti del corpo del piccolo Gioele? Qualche dubbio rimane.

La richiesta di archiviazione della Procura

La Procura di Patti ha formulato la richiesta di archiviazione. E sulla stampa sono finiti i particolari della vita privata di Daniele Mondello e Viviana Parisi, più le testimonianze, o le intercettazioni. La corsa al Pronto Soccorso di Barcellona Pozzo di Gotto il 18 Marzo del 2020 perché Viviana Parisi stava poco bene. Il medico che dice che la donna era in preda a un delirio mistico. La testimonianza di un sacerdote che ha visto Viviana Parisi davanti la chiesa leggere ad alta voce la Bibbia. Nel Marzo dello scorso anno l’Italia era impegnata a terrorizzare i propri cittadini con le immagini dei funerali dei morti per Covid. Quante persone, durante la chiusura di Marzo stavano male? Ma questa, a quanto pare, sarebbe una prova. In ‘pasto’ all’opinione pubblica anche i problemi familiari tra marito e moglie. La testimonianza della sorella di Daniele Mondello, Maria, che rimprovera il fratello di aver consentito a Viviana, il 3 Agosto dello scorso anno, di uscire da casa portando con sé il bambino. Poi una telefonata tra Daniele Mondello e il cognato su una possibile partecipazione ad una trasmissione televisiva a pagamento. Questa intercettazione telefonica non è un punto a favore di Daniele Mondello: ma in ogni caso è nulla rispetto al dolore di questa persona. Quindi la posizione della Procura: “L’assoluta certezza che non sia configurabile alcuna responsabilità dolosa o colposa diretta o indiretta a carico di soggetti terzi. Nessun soggetto estraneo ha avuto un ruolo, neanche marginale, mediato o indiretto nella causazione di un così terribile doloroso evento”. Che è la tesi opposta a quella dei consulenti della famiglia Mondello –  il criminologo Carmelo Lavorino, l’antropologo forense e medico legale, Antonio Della Valle, e il dottor Enrico Delli Compagni, psicologo forense – secondo i quali Viviana Parisi e il figlioletto Gioele sarebbero stati uccisi.

La replica del criminologo Carmelo Lavorino

Sul quotidiano La Sicilia leggiamo la replica del criminologo Carmelo Lavorino: “La richiesta di archiviazione proposta dalla Procura di Patti è composta da 526 pagine che noi confutiamo e contestiamo totalmente: sono pagine che non dimostrano nulla. Sono ipotesi campate sul nulla e sono una replica alle nostre ipotesi di lavoro», dice all’ANSA anche il criminologo Carmelo Lavorino, consulente dei legali di Daniele Mondello, padre di Gioele, 4 anni, e marito di Viviana, 43 anni, trovati morti a Caronia l’agosto dell’anno scorso. La Procura di Patti ha chiesto l’archiviazione dell’inchiesta sostenendo che la donna avrebbe ucciso il figlio e che poi si sia suicidata. Tesi contestata dalla famiglia della donna. «Un insieme di teorie – aggiunge Lavorino – per dimostrare che non hanno sbagliato e che noi abbiamo torto. I pm si arrampicano sugli specchi, non hanno nulla di certo, si basano sulle conclusioni apodittche quindi senza basi scientifiche, dei sette consulenti. La Procura ipotizza che Viviana dopo aver fatto l’incidente con l’auto in galleria anche se non aveva alcuna intenzione di uccidere il figlio, poi chissà, sono scappati nel bosco, forse il bimbo è morto cadendo, forse la madre lo ha ucciso e lo ha lasciato tra i rovi. Poi si è allontanata è salita sul traliccio e si è suicidata, Non ci sono prove. Hanno fatto sviste medico-legali e tecnico-scientifiche che noi andremo a contestare in maniera tecnica e scientifica. Fra qualche giorno presenteremo la nostra consulenza per fare opposizione all’istanza di archiviazione». «Gli inquirenti sono entrati nel deserto dell’incertezza – conclude il consulente della famiglia – e continuano a vagare lì dentro per non ammettere di avere sbagliato e sono schiavi della congettura iniziale: l’omicidio-suicidio. Gli inquirenti si sono coalizzati e scatenati contro noi consulenti della famiglia Mondello. Un crescendo continuo di rallentamenti, boicottaggi negazione di accesso agli atti, e di collaborazione»”. Ancora Lavorino su Facebook: “Ora aspettiamo di vedere cosa deciderà il Giudice delle indagini preliminari: per la prima volta dopo mesi di indagini criticabili, non condivisibili e partite col piede sbagliato si andrà davanti al Giudice che per definizione è Imparziale, Giusto e Terzo”.

I dubbi degli avvocati Pietro Venuti e Claudio Mondello

Sempre su La Sicilia leggiamo la dichiarazione di Pietro Venuti, legale della famiglia Mondello: “Stiamo ancora studiando le carte della richiesta di archiviazione presentata dalla Procura di Patti ma faremo richiesta di opposizione: ci sono molti elementi che non ci convincono nella tesi dei pm. Non siamo convinti, dopo l’analisi degli elementi presentati anche dai consulenti, che Viviana si sia suicidata e lo stesso vale per quanto riferito sulla morte di Gioele. Noi avevano chiesto altre analisi e altri esami. Non ci fermeremo qui cercheremo di andare fino in fondo per conoscere la verità”. Su Facebook leggiamo la dichiarazione dell’avvocato Claudio Modello, altro legale della famiglia Mondello: “Fatto: nessuno degli Avvocati (dei Mondello), nessuna delle persone offese (Daniele, Mariella, ecc…) ha MAI venduto interviste oppure la propria presenza in video. Nessuno. Mai. C’era bisogno di soldi? Eccome; solo per le copie del fascicolo abbiamo speso quasi 1.000 Euro in diritti e non sappiamo dove reperire le risorse economiche per pagare altro materiale che ci serve al fine di redigere l’opposizione alla richiesta di archiviazione. Perché questa politica (che ora ci lascia senza un euro)? Perché sapevo che sarebbe giunto il momento in cui avrebbero sparato fango nel ventilatore dei media. La possibilità di confondere il nostro nome con quello delle carogne che si sono nutrite del corpo di Gioele mi ha sempre fatto orrore. La nostra dignità non ha alcun prezzo. Fatto: io ed il collega, in più di un anno di lavoro, non solo non abbiamo venduto noi stessi od i nostri assistiti (con buona pace di chi ha provato a comprarci; ritenta sarai piu’ fortunato) ma non abbiamo ricevuto n.1 euro di emolumenti. Fatto: ho passato l’intera estate a studiare tutte le carte del fascicolo. Gioele è morto. Viviana è morta. Non c’è nulla che possa farci paura. Fatto: così come la Procura ha affermato ‘Viviana e Gioele sono vivi al 99%’, salvo rivedere la propria posizione quando, a distanza di poche ore, ha rinvenuto il cadavere di Viviana (evidentemente era una ipotesi assai probabile ma, sfortunatamente non anche vera) altrettanto tutte le parti coinvolte in questa vicenda hanno vagliato ogni possibilità sui fatti di Caronia. Spesso vinte da rabbia, dolore, disperazione e dall’invalicabile muro di gomma delle istituzioni”.

La nostra domanda

Noi torniamo con la nostra domanda: Viviana Parisi scompare la mattina del 3 Agosto con il figlioletto Gioele. Com’è possibile che il suo corpo sia stato ritrovato a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente dopo cinque giorni con tutti i mezzi tecnologici oggi disponibili? 

 

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