Sul Titanic

… e Super Mario Draghi si accinge a ‘rimangiarsi’ – e anche in fretta – l’obbligo del vaccino anti-Covid!

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  • A quanto pare, il capo di quello che resta del Governo italiano ha lanciato la sua proposta ‘intelligente’ – l’obbligo vaccinale – non soltanto senza consultare la Lega, ma ignorando anche i grillini di Conte. Che con Sileri ‘bocciano’ la proposta del presidente del Consiglio 
  • In un Paese normale – dopo essere stato smentito dagli esponenti di due partiti che sostengono il suo Governo in Parlamento – il capo dell’esecutivo si sarebbe già dimesso. Draghi invece non si dimetterà e troverà la ‘formula’ per rimangiarsi, di corsa, la bravata sul vaccino anti-Covid obbligatorio

A quanto pare, il capo di quello che resta del Governo italiano ha lanciato la sua proposta ‘intelligente’ – l’obbligo vaccinale – non soltanto senza consultare la Lega, ma ignorando anche i grillini di Conte. Che con Sileri ‘bocciano’ la proposta del presidente del Consiglio 

C’è veramente da sorridere con il Governo di Mario Draghi. Da sorridere e basta. Perché quando il capo del Governo di un Paese di 60 milioni di abitanti annuncia un provvedimento gravissimo – l’obbligo vaccinale, ovvero l’obbligo, per i cittadini, di ‘sciropparsi’ una cura sperimentale! – senza nemmeno consultare gli esponenti dei partiti che lo sostengono in Parlamento, beh, non si può che sorridere. Già la Lega – partito di Governo che in questo momento ‘viaggia’ tra il 25 e il 30% – ha pronunciato u secco “No” all’obbligo vaccinale. E ai leghisti si è aggiunto anche il Movimento 5 Stelle. A parlare è i sottosegretario alla Salute-Sanità, Pierpaolo Sileri ( nella foto), che nel corso della trasmissione In Onda su La7 ha detto: “Se oggi dovessi votare per l’obbligo vaccinale direi che in questo momento non serve. La campagna vaccinale sta andando bene, ma anche se andasse male non avremmo la possibilità di mettere l’obbligo. Non possiamo farlo, non è un tema all’ordine del giorno. Spero che non si parli di obbligo, vedo meglio un allargamento del green pass” (noi prendiamo la notizia da ITALPRESS).

In un Paese normale – dopo essere stato smentito dagli esponenti di due partiti che sostengono il suo Governo in Parlamento – il capo dell’esecutivo si sarebbe già dimesso. Draghi invece non si dimetterà e troverà la ‘formula’ per rimangiarsi, di corsa, la bravata sul vaccino anti-Covid obbligatorio

Quello che sta succedendo è incredibile. Il capo del Governo che si presenta davanti al Paese e, senza consultarsi con i rappresentanti dei partiti che lo sostengono in Parlamento annuncia – lo ribadiamo – un provvedimento gravissimo: l’obbligo vaccinale contro il Covid che oggi esiste soltanto in Cina, in Indonesia e in qualche altro sperduto Paese del mondo. In tutta l’Europa, o meglio, in tutto l’Occidente industrializzato non esiste l’obbligo di vaccinarsi contro il Covid. Ed è anche logico: si tratta di un vaccino sperimentale, dagli esiti ancora incerti e dagli effetti di medio e lungo sconosciuti. Ma il banchiere Draghi che ne sa di queste ‘sottigliezze’? Lo strafalcione è enorme. In Un Paese serio il capo del Governo, dopo una dichiarazione simile sarebbe già a casa. Ma siamo in Italia, dove si accomoda tutto. Partono subito in difesa dell’indifendibile il PD e Forza Italia. Ma la Lega – che nella Commissione legislativa di merito ha affossato il Green pass – si dichiara contro. Dopo il “no” dei leghisti arriva anche il “No” del Movimento 5 Stelle. Parla, come già ricordato, Sileri, ma è impossibile pensare che il Sottosegretario alla Salute-Sanità abbia ‘silurato’ l’obbligo vaccinale senza essersi prima consultato con il nuova leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. E adesso che succederà? Come già sottolineato, in un paese serio il capo del Governo si dovrebbe dimettere. Ma non succederà. Bisognerà solo trovare la formula linguistica con la quale Super Mario si rimangerà, e anche in fretta, l’obbligo vaccinale. Sa come diciamo noi, in Sicilia, presidente Draghi? “Minchia chi malafiura!“.

 

 

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