Lo sfascio eterno dell’autostrada Palermo-Catania. Possibile che i lavori in corso che non finiscono mai debbano penalizzare, anzi ‘torturare’ ogni giorni migliaia di cittadini siciliani? La gestione di questa autostrada è dell’ANAS. Da qui la richiesta di dimissioni dei vertici siciliani dell’ANAS chiesta dai parlamentari regionali di Attiva Sicilia: “Soltanto chi nutre disinteresse e disprezzo per i siciliani – scrivono i parlamentari di Attiva Sicilia in un comunicato – può immaginare di paralizzare l’uscita autostradale di Palermo con lavori che andrebbero programmati in altro periodo ed eseguiti nelle ore notturne. Disinteresse e disprezzo anche per l’economia di molti Comuni che, di fatto, vengono tagliati fuori dal collegamento con il capoluogo. Del resto, è la storia di sempre di questa autostrada che conta ancora oggi interruzioni e restringimenti a decine in entrambe le direzioni. E si ignora volutamente che si tratta dell’arteria di collegamento più importante dell’isola, sia per il traffico di passeggeri che di merci. Da giorni Palermo è paralizzata già all’altezza del ponte Sant’Erasmo con evidenti riflessi negativi su tutta laCcirconvallazione e sul percorso alternativo di via Messina Marine. Di fronte a questo ennesimo sfregio non possiamo che chiedere le dimissioni immediate dei vertici siciliani dell’ANAS e un intervento della Regione affinché imponga un calendario e una modalità di lavoro che garantisca una percorrenza normale e sicura lungo tutta l’autostrada Palermo-Catania”.
P.s.
L’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che arriva dal Catanese (Mirabella Imbaccari) con che mezzo viaggia, visto che dovrebbe fare la spola tra Palermo e Catania? In aereo? In elicottero? Su un ippogrifo?
Foto tratta da La Gazzetta Nissena