“Unione chiamata con urgenza, dopo l’epilogo afgano, a definire coraggiosamente la propria autonomia strategica, valorizzando al massimo le peculiarità e gli strumenti che le sono propri, essendo l’organizzazione che, più di tutte, ha le capacità di intervenire con efficacia nella realizzazione di azioni proiettate allo sviluppo economico, culturale e sociale dei Paesi in cui siamo chiamati ad operare – sottolinea il ministro -. Il tema della Difesa Comune, oggetto delle recentissime autorevoli sollecitazioni del Presidente della Repubblica, è tornato, negli ultimi due anni e anche grazie all’azione propulsiva italiana, centrale nella discussione politica europea”.
“Una serie di iniziative concrete è stata avviata per promuovere una più forte integrazione nel settore, attraverso l’irrobustimento delle capacità, lo sviluppo di una più solida base industriale e l’adattamento dell’architettura istituzionale della Ue – aggiunge Guerini -. Credo sia infatti ormai chiaro a tutti, e la crisi afgana ce lo dimostra plasticamente, che siamo chiamati ad assumerci responsabilità sempre maggiori, nel quadro di quella che, già oggi, si chiama non a caso Politica di Sicurezza e Difesa Comune. La Difesa europea va perciò vista non tanto, o non solo, come la risposta ad un’esigenza operativa o finanziaria, quanto piuttosto come un tassello fondamentale e necessario alla costruzione di un’Europa più pienamente politica, indispensabile per poter competere sulla scena mondiale”.
(ITALPRESS).
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