- Questo articolo nasce dal ‘caso’ sollevato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli in vacanza in Sicilia. Siamo partiti dall’immondizia abbandonata nelle strade della Val di Noto: parla il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta
- L’ex Provincia di Siracusa va avanti facendo debiti, anche con lo Stato. E non è nelle condizioni di fornire i servizi previsti dalla legge
- Lo Stato italiano che chiede all’ex Provincia di Siracusa i soldi che non ha. La proposta dell’ANCI Sicilia per tenere pulite le strade provinciali
- Chi si sta occupando della manutenzione dei locali delle scuole superiori?
Questo articolo nasce dal ‘caso’ sollevato dalla giornalista Selvaggia Lucarelli in vacanza in Sicilia. Siamo partiti dall’immondizia abbandonata nelle strade della Val di Noto: parla il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta
Qualche settimana fa dalle parti di Noto, in provincia di Siracusa, la giornalista Selvaggia Lucarelli in Vacanza in Sicilia, ha denunciato la presenza di immondizia nelle strade di un angolo della nostra Isola che non merita certo di vivere in ‘stile Palermo’, con la munnizza in ogni angolo. A farne le spese è stato soprattutto il sindaco di Noto, che come proveremo a raccontare, in questa storia c’entra poco o nulla. Infatti, bene o male – a parte alcuni casi eclatanti – i Comuni riescono a gestire la raccolta dei rifiuti. Ma dove vige la raccolta differenziata, come dire?, spesso ci sono problemi. Così i cittadini, per farla breve, si sbarazzano dei rifiuti gettandoli dove capita nelle strade provinciali. Perché proprio nelle strade provinciali? Perché le strade provinciali dovrebbero essere gestite dalle province, anzi dalle ex Province alle quali una politica fallimentare ha cambiato solo il nome: le Province di Palermo Catania e Messina le chiamano ‘Città Metropolitane’, mentre le altre sei ex Province dell’Isola, offendendo e calpestando l’articolo 15 dello Statuto siciliano li chiamano ‘Liberi Consorzi di Comuni’. Ovviamente, Liberi una beata m…, da momento che le ex Province della nostra Isola sono state lasciate quasi tutte senza soldi. Visto che non hanno soldi non si possono occupare della manutenzione delle strade provinciali che, infatti, in buona parte, sono state abbandonate e – sempre in molti casi – riempite di immondizia, tanto non ci va più nessuno!
L’ex Provincia di Siracusa va avanti facendo debiti, anche con lo Stato. E non è nelle condizioni di fornire i servizi previsti dalla legge
La ex Provincia di Siracusa – o Libero Consorzio di Siracusa – è la più abbandonata di tutte. Noi ce ne siamo occupati poco più di tre anni fa, intervistando il vice presidente dell’ANCI Sicilia, Paolo Amenta. Un’intervista nella quale Amenta racconta cose allucinanti. Oggi la situazione è per certi versi peggiorata. “L’ex Provincia di Siracusa – ci raccolta Amenta – è il simbolo dell’irresponsabilità politica. Ha alle spalle otto anni di commissariamento. E dal 2017 non approva il Bilancio. Ha circa 500 dipendenti che non riescono a lavorare. Loro, i dipendenti, non c’entrano. Mancano le risorse per consentire a tale amministrazione pubblica di produrre servizi. La situazione finanziaria dell’ex Provincia è paradossale. Deve sostenere spese pari circa 26 milioni di euro all’anno, ma incassa appena 13 milioni e mezzo all’anno. Fatti i conti, 9 milioni di euro arrivano dal Fondo regionale per le Autonomie locali, 4,5 milioni di euro sono gli incassi delle accise petrolifere”. A questo punto non possiamo fare a meno di chiedere ad Amenta: se la ex Provincia incassa 13 milioni e 500 mila euro all’anno e deve spendere 26 milioni di euro per andare avanti come fa? “Questa è una bella domanda – ci risponde il vice presidente di ANCI Sicilia -. Va avanti facendo debiti con i dipendenti, che paga quando riesce a trovare i soldi; fa debiti con i fornitori (acque, energia, spese di segreteria); e debiti con lo Stato”.
Lo Stato italiano che chiede all’ex Provincia di Siracusa i soldi che non ha. La proposta dell’ANCI Sicilia per tenere pulite le strade provinciali
Ci fermiamo a riflettere. Lo Stato? Per caso, chiediamo ad Amenta, si riferisce al prelievo forzoso per il risanamento dei conti dell’Italia, i ‘famigerati’ conti che non si risanano mai? “Esatto – ci risponde Amenta -. Il prelievo forzoso da parte dello Stato”. Siamo incuriositi: ci scusi signor vice presidente: ma se già di suo l’ex Provincia di Siracusa incassa meno di quanto spende e si indebita, come fa a trovare i soldi per pagare il prelievo forzoso? “E infatti l’ex Provincia non paga – ci risponde Amenta -. Ma lo Stato li conteggia lo stesso. Li considera crediti che, prima o poi, metterà all’incasso. Ad oggi l’ex Provincia di Siracusa deve allo Stato 53 milioni di euro”. Ma è un’assurdità!, obiettiamo. “A me lo dice? – ci risponde Amenta -. Certo che è un’assurdità! E’ tutto senza senso. Non c’è una logica politica. Non c’è la politica”. Quindi non ci sono i soldi per produrre servizi. E delle strade provinciali della Provincia di Siracusa chi si occupa? “Nessuno – dice sempre Amenta -. In buona parte son abbandonate. E diventano ricettacolo di rifiuti”. Così arriviamo alla denuncia di Selvaggia Lucarelli… “In realtà, la denuncia della giornalista Selvaggia Lucarelli si sarebbe potuta evitare. Non so più quante volte ho proposto all’amministrazione regionale di siglare un protocollo d’intesa con i Comuni per tenere pulite le strade provinciali. La Regione siciliana ha le risorse per potere organizzare questo servizio”. E perché non è stato organizzato questo servizio? “Questa non è una domanda che deve rivolgere a me. I Comuni, attraverso l’ANCI Sicilia – in questo caso rappresentato dalla mia persona – hanno più volte avanzato questa proposta che eliminerebbe nel giro di qualche mese l’immondizia dalle strade provinciali, garantendo anche un servizio di vigilanza: perché se le persone che vanno a buttare l’immondizia nelle strade non le becchi e non le multi, ebbene, il vizio di sporcare l’ambiente non se lo levano. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta e la rifacciamo. Sono, siamo a disposizione della politica regionale per affrontare e cercare di risolvere i problemi. Per evitare di fare finire sui giornali di mezzo mondo le strade della Sicilia piene di immondizia. Però, adesso lei vada a chiedere notizie alla politica regionale”.
Chi si sta occupando della manutenzione dei locali delle scuole superiori?
Ultima domanda: le scuole. Tra qualche giorno riapriranno le scuole. Le ex Province non hanno la responsabilità di gestire i locali delle scuole superiori? “Sulla carta sì – ci risponde Amenta -. Ma, come ho già detto, l’ex Provincia di Siracusa non ha le risorse per gestire i servizi previsti dalla legge. Non ha le risorse per gestire i mille e 700 chilometri di strade provinciali. E non ha le risorse per gestire i locali delle scuole superiori”. Ma allora chi è che si sta occupando delle scuole? “E’ la domanda che mi sono posto anche io. La vuole sapere la verità? Oggi si parla di grandi progetti, di Pnrr, di Transizione ecologica e bla bla bla. Poi, però, ci sono i problemi reali: le strade provinciali della Sicilia abbandonate e sporche, le certificazioni dei locali delle scuole superiori a pochi giorni dalla riaperture delle stesse scuole. Questa è la politica di oggi: fiumi di parole mentre i problemi veri non vengono affrontati e incancreniscono. Continuiamo a seminare miseria e tristezza”.
Foto tratta da lasiciliaweb
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