- Boom di turisti in Sicilia
- Boom di migranti a Lampedusa
- Boom di crocieristi e di siciliani che vivono in altre Regioni italiane e all’estero tornati in Sicilia per le vacanze estive
- Però se i siciliani danno una festa con 50 persone: ah no, aumentano i contagi!
- Tutto questo ‘bordello’ non provocherà effetti in Autunno? Mah…
Boom di turisti in Sicilia
Turisti nella nostra Isola, articolo del quotidiano La Sicilia del 28 Agosto: “In questa seconda stagione estiva segnata dal Covid, ma quest’anno anche dai vaccini, il turismo in Sicilia è ripartito. I turisti stranieri a luglio sono cresciuti di circa il 110% rispetto allo stesso mese del 2020 e a giugno addirittura di quasi il 500% rispetto a un anno fa. La previsione di incremento per tutta Italia, formulata dall’Istituto nazionale ricerche turistiche (Isnart), era di soli 30 punti percentuali. Gli arrivi dei vacanzieri italiani, inoltre, hanno recuperato i livelli pre-Covid, facendo registrare a luglio una crescita del 6% sullo stesso mese del 2019, anno record del turismo nell’Isola”. E ancora: “Il confronto tra l’estate 2021 e quella del 2020 vede tutti i numeri in crescita. Un trend scontato, vista la crisi nera causata dalla pandemia l’anno scorso, ma ben oltre le previsioni. In dettaglio, a giugno complessivamente c’è stata un’impennata del 74% negli arrivi (185.642) e del 125% nelle presenze (548.577). Gli italiani arrivati in Sicilia (151.907) sono aumentati del 53% e le presenze (425.242) in media del 97%. Gli arrivi degli stranieri (33.735) hanno registrato un +470% e le presenze (123.335) una crescita del 540%. In salita anche i dati di luglio rispetto a un anno fa: per gli italiani +15% gli arrivi (390.890) e +28% le presenze (1.250.116); per gli stranieri +109% gli arrivi (133.240) e un conseguente incremento del 107% delle presenze (466.276)”.
Boom di migranti a Lampedusa
Migranti in arrivo a Lampedusa, articolo di Live Sicilia del 28 Agosto: “Quattro barchini, con complessivi 115 tunisini e subsahariani, sono giunti a Lampedusa dove gli approdi, da stamani, salgono a quota 11. Ad intercettare i natanti, tutti di di circa 6 metri, a sei miglia dalla costa dell’isola, sono state le motovedette delle Fiamme gialle e della Capitaneria di porto. Nel primo c’erano 34 uomini, nel secondo 11, nel terzo 55 e nel quarto 15 subsahariani. Oggi, sull’isola, sono sbarcati in totale 793 persone. All’hotspot di contrada Imbriacola si è arrivati a quota 1.448 presenze, ma in 375 stanno per essere trasferiti con il pattugliatore Diciotti della Guardia costiera verso Pozzallo. Nella struttura dovrebbero rimanere dunque in 1.073 a fronte di 250 posti disponibili”.
Boom di crocieristi e di siciliani che vivono in altre Regioni italiane e all’estero tornati in Sicilia per le vacanze estive
Ai turisti arrivati in Sicilia dall’inizio dell’estate ad oggi si aggiungono i crocieristi. Non sappiamo quante navi da crociera, ogni settimana, fanno tappa in alcune città siciliane. I crocieristi sbarcano dalle navi e se ne vanno in giro per la città dove la nave ha attraccato. Tutto giusto, per carità: entrano nei bar, entrano nei negozi, fanno acquisti di qua, fanno acquisti di là. E’ un turismo mordi e fuggi: ma fa numero. Contribuisce a fare girare l’economia. Ben vengano i crocieristi, allora. Poi ci sono i siciliani che vivono all’estero. Con l’avvento della cosiddetta Seconda Repubblica la Sicilia è diventata di nuovo una terra di emigrati. Ed è anche logico: dal 2000 ad oggi il Nord ha scippato al Sud e alla Sicilia 840 miliardi di euro. Le risorse dello Stato che dovrebbero andare a Sud e Sicilia vanno al Nord. Risultato: pochi investimenti al Sud e in Sicilia e molta emigrazione da Sud e Sicilia. Sono centinaia di migliaia di siciliani che sono emigrati per andare a lavorare in altre Regioni d’Italia e in tanti Paesi del mondo. Gliela vogliamo dare la possibilità, un paio di volte all’anno – in genere in Estate e a Natale – a queste persone di tornare in Sicilia per qualche settimana di vacanza? E infatti – soprattutto ad Agosto – tantissimi siciliani sono tornati in Sicilia.
Però se i siciliani danno una festa con 50 persone: ah no, aumentano i contagi!
Ora parliamo dei siciliani. A Collesano, bellissimo paese delle Madonie, nei giorni scorsi, ci sono stati battesimi, matrimoni e qualche altra festa. Cose normalissime. Chi va ad ascoltare la Santa Messa almeno una volta ogni settimana avrà notato un certo numero di battesimi e di particolari ricorrenze, tipo 25 anni o 50 anni di matrimonio. Cose normali, nella vita pre-Covid. E visto che in Estate, in Sicilia, sono venute meno le restrizioni, è giusto che le famiglie abbiano celebrato tali ricorrenze. Ebbene, non sono mancate le polemiche. Quasi che i siciliani – i cittadini che vivono in Sicilia – debbano rimanere tappati in casa a non fare un benemerito cazzo per “non fare crescere i contagi”! Tutto questo mentre in Sicilia, tra vai e vieni, sono arrivati turisti e crocieristi a più non posso! Pensate un po’: i turisti e i crocieristi che hanno invaso la Sicilia e che continuano a invadere la Sicilia non provocano contagi, mentre i siciliani che danno una festa vanno segnalati e fustigati! E che dire dei migranti? Articolo di Live Sicilia citato sopra: nelle ultime ore circa mille e 400 migranti assiepati in un hot-spot che può ospitare al massimo 200 persone! Ovviamente, questi migranti non portano virus. Sull’aereo partito da Roma che portava poco più di un centinaio di persone a Tokyo in occasione delle Olimpiadi, la presenza di una persona negativa alla partenza e positiva all’arrivo ha provocato un casino: quarantena e controlli a tappeto per tutti. I migranti che arrivano a Lampedusa a ritmo continuo, trasferiti – sempre a ritmo continuo, come in una catena di montaggio – sulle navi di linea o su altre navi a Porto Empedocle e a Pozzallo stanno sempre tutti bene. Sembra che i criminali che gestiscono questo grande affare – i criminali che si fanno pagare 4-5 mila euro da ogni migrante – prima di metterli sui barchini controllino la temperatura e procedano con un tampone ad ogni migrante: e infatti a Lampedusa arrivano solo migranti negativi che – miracolo! – pur restando assembrati per uno-due giorni nell’hot spot di Lampedusa non si infettano e non infettano i siciliani con i quali vengono a contatto sulle navi, a Porto Empedocle, a Pozzallo e nel resto d’Italia. Sono i miracoli della microbiologia in salsa sicula!
Tutto questo ‘bordello’ non provocherà effetti in Autunno? Mah…
Detto questo, noi vogliamo fare una previsione al condizionale. Noi infatti, non abbiamo le certezze del banchiere Mario Draghi e del bancario Nello Musumeci che filosofeggiano sul Green pass e sanno in anteprima che il vaccino anti-Covid funzionerà (in Israele non sta funzionando, ma questo è un dettaglio…). La Sicilia è già in zona gialla. A nostro modesto avviso, per quello che abbiamo capito mettendo insieme la Microbiologia (quella dei libri, però, non quella televisiva) e il ‘bordello’ turistico (le parole di qualche giorno fa del professore Bruno Cacopardo a proposito degli assembramenti turistici in Sicilia andrebbero meditate) lo scenario che potrebbe materializzarsi in Sicilia e in altre parti d’Italia tra qualche settimana, quando le temperature scenderanno, non è facilmente immaginabile. Ci vuole un po’ di fantasia… E’ una certezza? No: le certezze noi e lasciamo al presidente del Consiglio Draghi, al Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza, al presidente Musumeci e all’assessore alla Salute-Sanità della Sicilia, Ruggero Razza. Noi proviamo a ragionare con i dubbi: i dubbi su un vaccino anti-Covid a MRna del quale non si conoscono gli effetti; i dubbi sul “rischio ragionato” del Governo Draghi; i dubbi su un virus – il SARS-COV-2 – che ormai è accettato come virus di laboratorio e quindi imprevedibile; i dubbi sul Green pass; i dubbi sull’imminente riapertura delle scuole con le varianti del virus in ‘libera uscita’; i dubbi sulla coesistenza tra liberismo economico e pandemia; i dubbi su una gestione pandemica che continua a privilegiare i vaccini e ad ostacolare le terapie (incredibile quello che è successo a Catania con l‘Ivermectina!); dubbi, dubbi e dubbi. E tra questi dubbi ci mettiamo anche il dubbio che, tra qualche settimana – ormai manca poco: scenderanno anche in Sicilia le temperature – nella nostra Isola (ma non soltanto nella nostra Isola) possa andare in scena una forma di Viva Maria in versione diversa da ciò che con tale espressione si intende nel mondo cattolico…
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