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Il ‘giallo’ dell’Ivermectina, farmaco anti-Covid efficace non ben visto a Roma e nella Regione siciliana. Esposto alla Magistratura

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  • La notizia la leggiamo su MERIDIONEWS. Il professore Bruno Cacopardo, dell’ospedale Garibaldi di Catania, dice che il farmaco funziona. Ma a Roma e in Sicilia… 
  • Cos’hanno combinato negli uffici dell’assessorato regionale alla Salute-Sanità?

La notizia la leggiamo su MERIDIONEWS. Il professore Bruno Cacopardo, dell’ospedale Garibaldi di Catania, dice che il farmaco funziona. Ma a Roma e in Sicilia… 

Mentre negli Stati Uniti d’America – ‘Patria’ del vaccino anti-Covid, somministrato pagando 100 dollari ai cittadini che accettano di vaccinarsi – si cerca in tutti i modi di screditare l’Ivermectina, in Sicilia il farmaco viene utilizzato con successo, anche se non mancano gli ostacoli. Come si legge in un articolo pubblicato su MERIDIONEWS edizioni di Catania. Dove si racconta di un esposto presentato alla Magistratura (per la precisione, Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania e presso il Tribunale di Roma). Per la cronaca, dell’Ivermectina – farmaco veterinario suscettibile di essere utilizzato anche nell’uomo per la cura del Covid – si parla da oltre un anno (come potete leggere in questo articolo). A Catania, racconta MERIDIONEWS, è stato utilizzato con buoni risultati dal primario di Malattie infettive dell’ospedale Garibaldi, Bruno Cacopardo. Il professore Cacopardo dice di aver guarito una settantina di pazienti malati di Covid arrivati in ospedale in condizioni definite “severe”.

Cos’hanno combinato negli uffici dell’assessorato regionale alla Salute-Sanità?

Il farmaco funziona, ma la burocrazia della Regione siciliana – per la precisione, assessorato regionale alla Salute-Sanità – a fine Marzo di quest’anno – ha bloccato tutto. Sempre per la precisione, la Regione siciliana ha bloccato l’autorizzazione del farmaco, a quanto pare senza attendere disposizioni dall’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco. Per ora il farmaco può essere utilizzato solo per i casi compassionevoli. Il professore Cacopardo si è rivolto all’Aifa, ma non ha ricevuto risposta. I professore ricorda di avere ritirato le procedure di autorizzazione del farmaco sia perché la situazione migliorava, sia perché le vaccinazioni andavano bene. Ma soprattutto, precisa il medico, per le “lungaggini burocratiche”. Oggi, però, l’Ivermectina serve di nuovo, perché la situazione Covid in Sicilia è peggiorata. “Valuteremo se ripresentare la domanda – dice il professore Cacopardo a MERIDIONEWS  – ma i cavilli sono davvero tantie finiscono per scoraggiare questo tipo di iniziative”. Come scritto all’inizio, negli Stati Uniti sono contrari all’Ivermectina. Mentre il professore Cacopardo la pensa in modo opposto. Ricorda di aver guarito tutti i pazienti sottoposti a tale terapia, “molti dei quali in condizioni più che serie. Questo farmaco – si legge sempre nell’articolo – ha un effetto sia antivirale che antiinfiammatorio, indipendentemente dalle mutazioni”. Possibile che questo farmaco non vada giù perché costa poco? Il professore Cacopardo non lo esclude: “Sinceramente non riesco a vedere altra ragione che giustifichi l’ostracismo delle istituzioni”.

P.s.

La storia è molto, ma molto brutta. Forse – questa almeno è la nostra idea nostra – potrebbero risultare efficaci, oltre all’opportuno esposto alla Magistratura, anche due belle interrogazioni parlamentari. Un’interrogazione parlamentare al presidente del Consiglio, Mario Draghi, e al Ministro della Salute-Sanità, Roberto Speranza; e un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e all’assessore alla Salute-Sanità, Ruggero Razza. In entrambi i casi – visto che già c’è di mezzo la Magistratura – sarebbe opportuna, in entrambi i Parlamenti, la richiesta di risposta scritta.    

 

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