Quarantena Covid: il Governo Draghi penalizza i lavoratori. La lettera di Mariano Massaro del sindacato ORSA

24 agosto 2021
  • Il Governo ultra-liberista di Mario Draghi colpisce i lavoratori in piena pandemia 
  • La lettera di Mariano Massaro al Governo: provvedimento dai “contorni paradossali considerando che le assenze per quarantena vengono imposte da norme ispirate alla tutela della Salute Pubblica”
  • Il rischio che i lavoratori non dichiarino eventuali contatti pericolosi
  • ‘Complimenti vivissimi’: al Ministro ex ‘comunista’ Andrea Orlando e al PD; alla Lega di Salvini; ai grillini; a Forza Italia; a Italia Viva, a ‘comunisti’ di Liberi e Uguali. Noi non consideriamo nemmeno Cisl e Uil. Chiediamo invece a Landini: lei è d’accordo? 

Il Governo ultra-liberista di Mario Draghi colpisce i lavoratori in piena pandemia 

Con messaggio n. 2842 del 6 agosto 2021, avente a oggetto ulteriori indicazioni in materia di Tutela  per la quarantena, per i lavoratori «fragili» e per la malattia conclamata da Covid-19 , INPS ha chiarito che, con effetto retroattivo e a decorrere dall’1 gennaio 2021, “non potrà procedere a riconoscere la tutela previdenziale” disposta dal comma 1 dell’art. 26 del decreto legge 18/2020, attraverso cui era stato
opportunamente equiparato il periodo di quarantena e di isolamento fiduciario a quello della malattia. La misura introdotta, infatti, risulta priva delle adeguate coperture finanziarie e lo stesso Istituto, tra l’altro, ha specificato che darà seguito “al riconoscimento delle indennità economiche per le tutele di cui al citato articolo 26, commi 1 e 2, e al relativo accredito figurativo, entro i limiti di spesa e per i periodi sopra richiamati” (2020 e 2021), “provvedendo al recupero delle eventuali prestazioni di malattia indebitamente conguagliate e al conseguente aggiornamento degli estratti conto previdenziali dei lavoratori interessati”. Al non riconoscimento delle tutele di cui sopra, si aggiunge peraltro quello per i lavoratori fragili di cui comma 2 dell’articolo 26, per i quali la prestazione non verrà più riconosciuta a partire dal 1 luglio 2021″.

La lettera di Mariano Massaro al Governo: provvedimento dai “contorni paradossali considerando che le assenze per quarantena vengono imposte da norme ispirate alla tutela della Salute Pubblica”

Così scrive in una lettera inviata al capo del Governo, al Ministero del Lavoro, al Ministero della Salute e ai vertici dell’INPS Mariano Massaro, segretario generale del sindacato ORSA. In pratica, questo il ‘succo’ della lettera di Massaro, d’ora in poi i lavoratori che finiscono in quarantena sono senza tutele! Così vuole il Governo ultraliberista di Mario Draghi sostenuto da Movimento 5 Stelle, PD, Lega, Forza Italia, Italia Viva e la ‘sinistra’ di Liberi e Uguali. In pena emergenza Covid il Governo del banchiere trasformato in ‘statista’ ha deciso di assestare un colpo in testa ai lavoratori. “A parere della Scrivente – leggiamo sempre nella lettera del segretario generale del sindacato ORSA –  la mancata equiparazione del periodo di quarantena alla malattia ordinaria, oltre a determinare un grave pregiudizio per i lavoratori coinvolti, rischia di determinare ambiguità ‘d’inquadramento’ rispetto al periodo di assenza ‘scontato’ dal lavoratore, sia sul piano giuridico, sia sul piano retributivo/ contributivo e comporterebbe per lo stesso un grave pregiudizio economico con effetti
retroattivi. Tale circostanza, tra l’altro, assumerebbe contorni paradossali considerando che le assenze per quarantena vengono imposte da norme ispirate alla tutela della Salute Pubblica”.

Il rischio che i lavoratori non dichiarino eventuali contatti pericolosi

Marano Massaro segnala un pericolo: “Inoltre, ravvisiamo il rischio che i lavoratori, per il concreto timore di subire un’importante remissione economica, che coinvolgerebbe verosimilmente anche più soggetti di uno stesso nucleo familiare, tentino di eludere il sistema di tracciamento o inducano, laddove possibile, malati Covid conclamati a non dichiarare la possibilità che vi siano stati contatti a rischio.
Con la presente, pertanto, invochiamo un urgente intervento che consenta all’Istituto di assicurare le tutele previste dall’articolo 26 del decreto-legge n. 18/2020 fino al termine dell’emergenza sanitaria, salvaguardando le prestazione già erogate. Nelle more di quanto sopra, in attesa dell’auspicabile rifinanziamento della misura in oggetto, invitiamo le strutture in indirizzo ad attivarsi presso INPS, che legge per conoscenza, affinché congeli l’avvio di eventuali conguagli per i periodi pregressi”.

‘Complimenti vivissimi’: al Ministro ex ‘comunista’ Andrea Orlando e al PD; alla Lega di Salvini; ai grillini; a Forza Italia; a Italia Viva, a ‘comunisti’ di Liberi e Uguali. Noi non consideriamo nemmeno Cisl e Uil. Chiediamo invece a Landini: lei è d’accordo? 

Non ci resta che porgere i nostri ‘complimenti vivissimi’ al Ministro del Lavoro, l’ex comunista berlingueriano Andrea Orlando: complimenti, Ministro, un vero provvedimento di ‘sinistra’: la dimostrazione – o meglio, l’ennesima dimostrazione – che i lavoratori non hanno motivo per votare PD, il partito del Ministro Orlando. ‘Complimenti vivissimi’ anche al Movimento 5 Stelle in versione Giuseppe Conte, Movimento che, tra l’altro, esprime il presidente dell’INPS; con questo provvedimento, segretario Giuseppe Conte, stia tranquillo che tanti lavoratori voteranno per il ‘nuovo’ Movimento 5 Stelle… Ancora ‘complimenti vivissimi’ a Forza Italia, partito che, per fortuna, sta scomparendo. Ancora ‘complimenti vivissimi’ alla Lega di Matteo Salvini: un buon motivo, per i lavoratori, per non votare la Lega, diventato un partito al servizio del padronato. Ancora ‘complimenti vivissimi’ alla ‘sinistra’ di Liberi e Uguali: ennesima dimostrazione che i lavoratori non hanno bisogno di voi che di sinistra una avete nulla! Ancora ‘complimenti vivissimi’ a Italia Viva di Renzi: già di voti ne avevate pochi: con questo provvedimento ne avrete ancora di meno. E Cgil, Cisl e Uil che dicono? Noi non consideriamo più Cisl e Uil, sindacati ormai inesistenti, a parte i pensionati. Chiediamo invece a Maurizio Landini, segretario generale della Cgil: Landini, lei è d’accordo con questo provvedimento?

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