Via, tra di noi lo possiamo dire: si offendono i palermitani se diciamo che, da quando è iniziata la sceneggiata della racconta differenziata – e soprattutto da quando il Comune di Palermo deve trovare i soldi per far girare il Tram, circa 10 milioni di euro all’anno – la città è piena di munnizza e di ‘lurdia’? La parola ‘lurdia’, in lingua siciliana, significa sporcizia. Sono sporchi i marciapiedi e le strade quando sono piene di munnizza; ma quando la munnizza viene tolta, le strade e i marciapiedi presentano uno strato di ‘lurdia’ di uno-due centimetri: è il percolato della munnizza che in Estate diventa secco, mentre in Inverno sembra ‘lippo’ (leggere sporcizia scivolosa). Nel complesso, è una schifezza! Chi scrive, da almeno tre anni, invita il Comune di Palermo a ripulire e a sanificare le aree dove la munnizza rimane per due o tre settimane. Tutto inutile. La spiegazione del perché marciapiedi e strade che ‘ospitano’ la munnizza non vengono puliti e sanificati ci è stata fornita da uno spazzino: “Puliziari? A du iuornia è arrè china ‘i munnizza. Un mal’a pena“. Ora poniamo una domanda: avete mai visto scendere in piazza i palermitani per protestare contro la munnizza che, da anni, si trova abbandonata su strade e marciapiedi? Avete mai assistito a una protesta di piazza contro la ‘lurdia’? Da anni l’Associazione Comitati Civici di Palermo denuncia fatti gravi legati alla munnizza abbandonata. Vi risultano servizi televisivi su questa vergogna? Vi risultano inchieste? Al massimo i palermitani veraci dei quartieri popolari si auto-puniscono dando fuoco alla munnizza, respirando i veleni che si sprigionano dalla combustione. Oltre, a Palermo, non si va. Palermo è sede del Governo e del Parlamento della Sicilia: vi risulta che i politici siano infastiditi dal fatto di vivere in mezzo all’immondizia? Se avete notizie informateci…
Palermo è sicuramente la ‘Capitale’ della munnizza abbandonata nelle strade. Ma non è la sola. Mezza Sicilia e forse più è combinata così. Ci sono luoghi del Palermitano, dalle parti di Partinico, che sono letteralmente pieni di munnizza. E una spiegazione c’è: tanti Comuni della provincia di Palermo conferivano – pagando – la munnizza presso la discarica di Bellolampo. Da quando la discarica di Palermo ha chiuso non sanno cosa fare: e qualcosa la fanno… In questi giorni ha fatto notizia la denuncia della giornalista Selvaggia Lucarelli sulla munnizza della Val di Noto. Se non fosse stato per lei chi è che avrebbe parlato dei rifiuti abbandonati dove capita in alcuni dei centri della provincia di Siracusa? ve lo diciamo noi: nessuno! C’è la munnizza del Catanese, la munnizza del Messinese e via continuando, dove più, dove meno. Quando operavano a pieno ritmo le discariche private, bene o male, la munnizza veniva tolta. Da quando la magistratura ha puntato i riflettori su alcune discariche private, zact!, la munniza nelle strade si è moltiplicata. Guai a toccare le discariche private, perché la munnizza nelle strade siciliane aumenta! A parole la politica siciliana fa sapere che lavora per far decollare la raccolta differenziata. Ma siccome la raccolta differenziata è a livelli bassissimi a Palermo, a Catania, a Messina e a Siracusa, bastano queste quattro città pi ghinchiri di munnizza mezza Sicilia! Se poi aggiungiamo la munnizza di alcune zone della provincia di Palermo, la munnizza di alcune aree della provincia di Siracusa e la munnizza di altre parti della Sicilia (per esempio nell’Agrigentino, come potete vedere in questi video) e via continuando, la Sicilia somiglia a Munnizzopoli. Pensate un po’ oggi si trova anche munnizza abbandonata nelle isole minori! Ma, attenzione: questa cosa non va detta agli amministratori comunali. Va detto che tantissimi Comuni siciliani sono stati lasciati senza soldi dai tagli finanziari che lo Stato ha effettuato sulle finanze della Regione e, di conseguenza, sugli stessi Comuni. Sono ‘sacrifici’ che ci ha chiesto l’Europa e, quindi, non bisogna parlarne male. E infatti la politica tace, si specchia e si riconosce nella munnizza frutto delle politiche del rigore economico volute dall’Unione europea. Se nessuno si lamenta tutto procede bene tra munnizza di qua e mjunnizza di là. Fino a quando non arriva qualche personaggio famoso e scopre che la Sicilia vive nella m…