Sul Titanic

Morto di Covid un infermiere vaccinato. Domanda: che succederà se i vaccini anti-Covid non dovessero dare i risultati sperati?/ SERALE

Condividi
  • Ce lo chiediamo perché da quello che si legge su Israele e Regno Unito sono tanti i vaccinati ricoverati per Covid. L’infermiere vaccinato morto per Covid 
  • I dubbi di Byoblu
  • Jesse Jackson e sua moglie Jacqueline, entrambi vaccinati, ricoverati per Covid
  • I 49 medici della provincia di Siracusa sospesi perché si sono rifiutati di farsi inoculare il vaccino sperimentale anti-Covid

Ce lo chiediamo perché da quello che si legge su Israele e Regno Unito sono tanti i vaccinati ricoverati per Covid. L’infermiere vaccinato morto per Covid 

Ma ‘sti vaccini anti-Covid funzionano? Ce lo chiediamo alla luce dei tanti vaccinati che finiscono in ospedale. In Israele – dove la vaccinazione anti-Covid è stata effettuata a tappeto – il numero dei ricoverati per Covid vaccinati supera quello dei ricoverati non vaccinati. Nel Regno Unito – altro Paese dove la vaccinazione anti-Covid ha raggiunto un’alta percentuale della popolazione – i ricoverati non vaccinati sono il 60% circa, ma il restante 40% è dato da persone vaccinate. Ci dicono che il vaccino non protegge dall’infezione, ma dovrebbe cautelare i vaccinati da forme gravi di Covid. Ma allora perché finiscono in ospedale? Un caso particolare è avvenuto a Napoli. Lo racconta Byoblu riprendendo un articolo de Il Mattino di Napoli: “Un ex infermiere dell’azienda dei Colli di Napoli è morto nonostante la doppia dose del vaccino Pfizer. L’uomo, sessantatré anni, era in pensione da appena due mesi ed aveva completato il ciclo con il siero a mRna sei mesi fa”. L’uomo “avrebbe contratto il Covid a metà luglio, mentre era in vacanza in Sardegna con la famiglia.
Dopo il tampone positivo, sarebbe comparsa la febbre, la tosse e la conseguente crisi respiratoria: i sintomi causati dalla tempesta citochinica se non si interviene curando tempestivamente la malattia. L’uomo sarebbe stato trasportato all’ospedale di Sassari dove gli sarebbe stato prima applicato il casco respiratorio nel reparto di terapia sub intensiva e, successivamente, a causa di un aggravamento, sarebbe stato intubato in terapia intensiva. Da lì il decesso senza che i familiari siano riusciti più a vederlo“.

I dubbi di Byoblu

“Com’è possibile che l’uomo sia deceduto nonostante avesse completato il ciclo vaccinale? – si chiede e chiede Byoblu -. Questo decesso rientra tra i motivi per cui non si vaccina nel corso di un’epidemia, come ricordato da stimati infettivologi sulla base degli insegnamenti di Alfred Sabin, il padre del vaccino contro la poliomielite? Persone vaccinate, nonostante avessero già gli anticorpi nell’organismo per aver contratto naturalmente l’infezione, nel momento in cui in cui incontrano di nuovo il virus, rischiano una malattia in forma ancora più violenta? Secondo molti medici, come ad esempio il cardiologo Fabrizio Salvucci intervenuto su Byoblu, è proprio questa uno dei rischi di vaccinare durante un’epidemia. Sarebbe interessante se si procedesse ad autopsia sul corpo dell’ex infermiere di Napoli, ma non sembra che i familiari l’abbiano chiesta”. Il vaccino anti-Covid ad MRna, come quello della Pfizer, si chiede chiede ancora Byoblu, “non dovevano proteggere anche dalle varianti del virus? La probabile risposta negativa a questo quesito induce alcuni ad invocare la necessità di una terza dose. Ma se il virus continua a mutare, adattandosi anche alla vaccinazione di massa, non diverrebbe necessaria anche una quarta e così via fino a non si sa bene a quale dose fermarsi?”. Byoblu ricorda altri effetti avversi: come “la notizia della pericardite sofferta dalla pallavolista Francesca Marcon“, o i “problemi cardiaci riportati dal calciatore di serie A Pedro Obiang. Al centrocampista, tesserato del Sassuolo, dopo un ricovero di dieci giorni in un ospedale di Modena, è stata diagnostica una miocardite. I medici hanno dovuto ordinare la sospensione dall’attività agonistica e non si sa ancora se la carriera del giocatore potrà proseguire o meno”.

Jesse Jackson e sua moglie Jacqueline, entrambi vaccinati, ricoverati per Covid

A differenza dei politici che, parlando del vaccino anti-Covid, ne fanno una questione di vita o di morte, o una questione morale, noi non abbiamo le loro certezze: noi ci confrontiamo con il dubbio, anche perché, fino ad ora, non c’è la certezza matematica che i vaccini anti-Covid funzionino. Abbiamo già accennato dei dati di Israele e Regno Unito. Ma pare che anche negli Stati Uniti – dove i contagi sono in crescita esponenziale – i ricoverati vaccinati non siano pochi. Dati ufficiali non ce ne sono, ma ogni tanto qualcosa viene fuori: come il ricovero in ospedale di Jesse Jackson e sua moglie Jacqueline. Entrambi, leggiamo su La Sicilia, “sono stati ricoverati in ospedale dopo essere risultati positivi al Covid-19. Lo ha riferito la sua organizzazione, la Rainbow PUSH Coalition, spiegando che l’iconico leader dei diritti civili, 79 anni, e sua moglie, 77, sono stati portati al Northwestern Memorial Hospital nella loro nativa Chicago. Il gruppo non ha rivelato le proprie condizioni. Entrambi sono vaccinati con tutte e due le dosi, tanto che Jackson è stato da sempre una voce autorevole a favore dei vaccini nella comunità nera che attualmente ha uno dei tassi di vaccinazione più bassi di tutto il Paese”. E in Sicilia che succede? la Regione del presidente Nello Musumeci fa sapere che tutti i ricoverati per Covid nella nostra Isola sono non vaccinati. Ma ni, sulla rete, leggiamo testimonianza d persone che raccontano di vaccinati ricoverati. Dove sta la verità? Perché i vertici delle Aziende ospedaliere siciliane, mettendoci la firma, non comunicano ogni giorno il numero di ricoverati per Covid non vaccinati e non vaccinati? O debbono passare per verità le estemporanee interviste?

I 49 medici della provincia di Siracusa sospesi perché si sono rifiutati di farsi inoculare il vaccino sperimentale anti-Covid

Su Live Sicilia leggiamo un articolo che racconta della sospensione di 49 medici in provincia di Siracusa che si sono rifiutati di farsi inoculare il vaccino sperimentale anti-Covid. Il titolo dell’articolo è: “Ecco perché ho sospeso 49 medici no vax”. Noi ci chiediamo: questi 49 medici sono no vax perché sono contrari a tutti i vaccini o sono solo contrari al vaccino anti-Covid? Altra domanda: cosa succederebbe se, tra qualche mese, alla luce di quanto succederà nel mondo, si dovesse accertare che il vaccino anti-Covid funziona parzialmente e non dà i risultati sperati? Ribadiamo: a differenza dei protagonisti di “o vaccino o morte”, “vaccini questione morale” e delle espulsioni dei medici che si rifiutano di farsi inoculare il vaccino anti-Covid, noi non abbiamo certezze: la nostra è soltanto una domanda frutto del dubbio: dubbio che ci porta anche a considerare la possibilità che il vaccino anti-Covid possa non dare i risultati attesi. Ebbene, che succederebbe a questo punto?

Pubblicato da