Palermo, mentre le bare accatastate al cimitero dei Rotoli esplodono i politici di Palermo, sindaco in testa, recitano a soggetto

18 agosto 2021
  • La vergogna che va in scena al cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo continua 
  • La realtà è solo una: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, apparentemente, non ha più la maggioranza in Consiglio comunale. In realtà, Fora Italia (Gianfranco Miccichè) e i renziani (Davide Faraone) tengono in vita la fallimentare esperienza dello stesso Orlando
  • I renziani mostrano i muscoli, ma sono i primi a non mandare a casa il sindaco 
  • Corretta l’analisi della Lega sulle responsabilità del sindaco di questa storia terribile. Ma loro, i leghisti, in alternativa, cosa propongono? 
  • Ottavio Zacco: “Realizzazione del forno crematorio già approvata dal Consiglio comunale”

La vergogna che va in scena al cimitero di Santa Maria dei Rotoli di Palermo continua 

Surreale. Non c’è altra parola per definire quello che succede al Comune di Palermo, dopo lo scandalo delle mille salme abbandonate al cimitero cittadino di Santa Maria dei Rotoli. Bare con i defunti dentro accatastate dove capita per mancanza di loculi che cominciano ad esplodere per le alte temperature di queste settimane. Scene da film dell’orrore. Ma nel capoluogo siciliano è tutto normale. Al massimo qualche articolo nei giornali siciliani. E’ così da mesi, ma non c’è traccia di questa storia né nel Parlamento siciliano, né nel Parlamento nazionale (a parte un’interrogazione annunciata dal leader della Lega, Matteo Salvini, dopo le roventi polemiche di questi giorni. E il sindaco Leoluca Orlando che fa? Sul Giornale di Sicilia leggiamo una dichiarazione del primo cittadino: “Dopo l’uscita dalla maggioranza della componente renziana, il Consiglio comunale avrebbe dovuto approvare già l’anno scorso il piano triennale delle opere pubbliche. Un piano che, dopo dieci mesi, non ha ancora approvato, impedendo così di realizzare opere già progettate per oltre 500 milioni e in particolare di riattivare il forno crematorio e di realizzare un campo di inumazione per il quale l’Amministrazione comunale ha già acquisito progetti e risorse necessarie per intervenire”. In verità, se un sindaco non ha più la maggioranza in Consiglio comunale si dovrebbe dimettere. Se non si dimette – e Orlando non si è dimesso – dovrebbero essere i consiglieri comunali che non appoggiano più il sindaco, insieme alle opposizioni, a mandare a casa il primo cittadino. Invece assistiamo a una farsa: i consiglieri comunali renziani, che dicono di essere usciti dalla maggioranza, insieme con i consiglieri comunali di Forza Italia, che dicono di essere all’opposizione, si rifiutano di votare la mozione di sfiducia al sindaco… In pratica, i renziani e i berlusconiani tengono in vita un sindaco che li accusa di non avere approvato il piano triennale delle opere pubbliche. E’ o no un gioco delle parti?

La realtà è solo una: il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, apparentemente, non ha più la maggioranza in Consiglio comunale. In realtà, Fora Italia (Gianfranco Miccichè) e i renziani (Davide Faraone) tengono in vita la fallimentare esperienza dello stesso Orlando

La verità è che il sindaco di Palermo, Orlando, il leader di Forza Italia, Gianfranco Miccichè e il ‘capo’ dei renziani di Sicilia, Davide Faraone, pensano di essere intelligenti, mentre noi che osserviamo questa sceneggiata saremmo i cretini… Orlando è un sindaco senza maggioranza in Consiglio comunale, Forza Italia e Italia Viva dicono di stare all’opposizione, ma tengono il sindaco al suo posto. Il sindaco, a propria volta, attacca chi lo mantiene ancora sulla poltrona di sindaco. “Di fronte all’inaccettabile comportamento di questa nuova maggioranza- dice sempre Orlando nell’articolo del Giornale di Sicilia – mi sono assunto ogni responsabilità. Ho anche disposto l’immediata attivazione di una convenzione con il cimitero di Sant’Orsola per utilizzare gli oltre mille loculi a disposizione. Spero di dare una risposta al dolore dei familiari, ai diritti dei cittadini e un richiamo ad un Consiglio comunale che, con l’attuale maggioranza, è inadeguato rispetto all’emergenza che stiamo vivendo”. Orlando parla di “nuova maggioranza”: ma “nuova maggioranza” di che se il sindaco è ancora lui? Forse si riferisce ai consiglieri comunali di Italia Viva e di Forza Italia che dicono di tate all’opposizione e non lo mandano a casa? Entrando nel merito della vicenda, perché il sindaco ha deciso solo adesso di attivare una convenzione con il cimitero di Sant’Orsola per utilizzare gli oltre mille loculi a disposizione? Siamo sicuri che dalle parti del cimitero di Sant’Orsola siano contenti della soluzione trovata dal sindaco di Palermo? Una domanda al sindaco: e dopo aver utilizzato mille loculi del cimitero di Sant’Orsola che succede? Se ne prenderanno altri mille? Sant’Orsola diventerà il cimitero cittadino?

I renziani mostrano i muscoli, ma sono i primi a non mandare a casa il sindaco 

Sempre sul Giornale di Sicilia leggiamo una dichiarazione di Dario Chinnici, capogruppo dei renziani di Italia Viva al Consiglio comunale: “La catastrofica situazione dei cimiteri di Palermo ha un unico e solo responsabile: il sindaco Leoluca Orlando. E’ stato il sindaco a mantenere la delega per nove mesi senza concludere nulla, nonostante avesse promesso il contrario, è l’amministrazione guidata dal sindaco a non essere riuscita a trovare uno straccio di soluzione al problema della mancanza di loculi. Tutte le iniziative sin qui annunciate si sono rivelate un completo fallimento e ora siamo arrivati al punto che le bare scoppiano per il caldo, aumentando il dolore di quelle famiglie che da troppo tempo attendono di poter dare degna sepoltura ai propri cari. La vergogna dei Rotoli è ormai di dominio nazionale e il sindaco ha deciso di agire solo dopo essere finito sulle prime pagine dei giornali: l’unico inadeguato e da commissariare è proprio lui”. Da qui una domanda: egregio capogruppo di Italia Viva al Consiglio comunale, perché, insieme con le opposizioni non mandate a casa il sindaco?

Corretta l’analisi della Lega sulle responsabilità del sindaco di questa storia terribile. Ma loro, i leghisti, in alternativa, cosa propongono? 

Arrivano anche i leghisti: parla il capogruppo in Consiglio comunale, Igor Gelarda: “Come sempre, il sindaco Orlando cerca di scaricare su altri le proprie, enormi, responsabilità e stavolta accusa il Consiglio comunale per la situazione drammatica del cimitero dei Rotoli. Con che faccia può rilasciare simili dichiarazioni, dopo che per otto anni ha avuto ampia maggioranza in Consiglio comunale? Con che faccia può fare simili dichiarazioni dopo che, poco più di un anno fa, tenne per sé la delega ai cimiteri dicendo esplicitamente che lui in prima persona se ne assumeva la responsabilità. Con che faccia può fare queste dichiarazioni lui che a intermittenza è sindaco da 40 anni? La verità è purtroppo sempre la stessa che Orlando propina da decenni ai palermitani: davanti ai propri fallimenti politici e amministrativi cerca di scaricare la colpa su altri o cerca di distrarre l’attenzione. Motivo in più per chiedere il commissariamento della gestione del cimitero, come il nostro gruppo consiliare sta chiedendo proprio in queste ore con una interrogazione parlamentare del senatore Salvini”. Qualche domanda anche alla Lega: giusto fare opposizione, ma la proposta alternativa – rispetto al problema del cimitero dei Rotoli privo di loculi e di forno crematorio – qual è? E perché il leader della Lega, Matteo Salvini, ci pensa solo adesso a presentare un’interrogazione?

Ottavio Zacco: “Realizzazione del forno crematorio già approvata dal Consiglio comunale”

Sulla vicenda interviene anche il consigliere comunale e presidente della VI commissione consiliare, Ottavio Zacco. “Emergenza cimitero di Santa Maria dei Rotoli, ognuno abbia il coraggio di assumersi le proprie responsabilità. Leggo da qualche giorno dichiarazioni deliranti e fuorvianti riguardo l’emergenza cimiteri, oramai divenuta un disastro sociale, umano, e ambientale che mi fa rabbrividire. Adesso qualcuno ha concepito la teoria complottistica attribuendo la colpa dello stato di degrado del Cimitero dei Rotoli al Consiglio
comunale in quanto lo stesso reo della bocciatura del piano triennale delle OO.PP. del 2020 presentato e votato nel 2021. È opportuno precisare che la realizzazione del nuovo forno crematorio, che è uno dei tanti problemi del Cimitero di Santa Maria dei Rotoli, e non il solo come qualcuno vuole far credere, è stata votata dal Consiglio comunale nell’elenco annuale del 2018, per cui i lavori dovevano essere avviati entro il primo trimestre del 2019 e se ad oggi non è stata avviata nessuna opera di realizzazione, la negligenza è solo da attribuire ad una amministrazione talmente inadeguata da non essere stata in grado neanche di pianificare il trasferimento di centinaia di feretri presso il cimitero di Sant’Orsola, nonostante le roboanti dichiarazioni rilasciate dal sindaco e dai componenti della Giunta a seguito della stipula della convenzione. Pertanto ho presentato un’interrogazione per conoscere le reali motivazioni di tali inadempienze così da poter identificare i reali responsabili che hanno causato questo disastro e che a tutt’oggi, noncuranti del fallimento politico e umano in sfregio alle famiglie dei defunti, continuano ad inseguire capri espiatori, nascondendosi dalle loro responsabilità. Credo a questo punto che sia necessario convocare un Consiglio comunale straordinario in presenza al cimitero, per accendere i riflettori della stampa nazionale e chiedere al Governo nazionale di inviare un commissario con poteri straordinari per la realizzazione del nuovo cimitero, e risolvere definitivamente questa sofferenza per migliaia di famiglie”. Zacco oscilla tra Italia Viva e Forza Italia di Gianfranco Miccichè: consigliere Zacco, non sarebbe più serio mandare a casa il sindaco?

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