da La Comunità di TerraeLiberAzione
riceviamo e pubblichiamo
Al di là di “cambiamenti climatici di prevalente causa antropica”, veri o piuttosto immaginari, il caos della “Sicilia bruciata” è determinato da una disastrosa “politica regionale” e da un’unica e malefica Forza Mentale che agita una pluralità di pupi criminali. Tutto accade, con l’oggettiva complicità sistemica di una “Regione accattona”, che è riuscita a debilitare e distruggere le sue “prerogative costituzionali” e i suoi “strumenti operativi”: conquistati, de facto, dal Movimento per l’Indipendenza sulle macerie della seconda Guerra Mondiale. Questa “Regione” -indegna dell’Autonomia- va semplicemente destrutturata-smantellata-rifondata: prima che faccia altri danni. Serve ben altro: per la rifondazione del Popolo siciliano nel Mondo del Secolo XXI. Vaste programme.
Torniamo nel Fuoco: il caos della “Sicilia bruciata” non è inscenato da una “regia unica”, da una “Spectre piromane”: da un “gomblotto”. Semmai c’è di peggio: il caos della “Sicilia bruciata” è determinato da una pluralità di interessi – sia miliardari, che miserabili: interessi oggettivamente convergenti – nel perseguimento dei propri specifici fini. Questa è la nostra Tesi (e non da ora): un’unica e malefica Forza Mentale che agita una pluralità di pupi criminali. Ricordando l’eroico Andrea Di Stefano di Paternò, caduto nella guerra del fuoco, apprezziamo la ministra Luciana Lamorgese, per aver trascorso il suo Ferragosto lavorando in Sicilia. L’anno prossimo -in Sicily Park- si ricomincia, come se niente fosse: sullo sfondo di una scampagnata elettorale regionale da tragicommedia coloniale. Miseria della politica che figlia politica della Miseria. Intanto procedono gli iter autorizzativi dei mega-park fotovoltaici…”per combattere i cambiamenti climatici”!. Al ridicolo non c’è mai fine, specie nelle colonie perdute a sé stesse!