Il green pass varato dal Governo di Mario Draghi non ha alcuna base scientifica. E’ solo un tentativo di convincere gli italiani a farsi inoculare il vaccino anti-Covid prodotto dalle multinazionali farmaceutiche. Il Governo Draghi fa sapere che il 60% degli italiani è vaccinato. Noi non ci crediamo proprio. Se non altro perché, per definizione, il potere non è mai credibile. Se poi tale potere è condizionato delle multinazionali, beh, allora bisogna non credere e sorridere. A nostro modesto avviso, i vaccinati, in Italia, non superano il 40%: e già sarebbero tanti! Ma il punto non è questo. Il punto è quello che il Governo Draghi e chi gli regge il gioco nelle Regioni stanno cercando di costruire attorno al vaccino anti-Covid. E’ il caso, per esempio, della Regione siciliana, dove il Governo di Nello Musumeci è ‘schiacciato’ sul Governo Draghi, se non altro perché senza i soldi da Roma non potrà approvare il Bilancio 2022. Il presidente Musumeci ha varato un’ordinanza tragicomica, subito censurata dal Garante per la privacy, che ha un solo obiettivo: trovare chi è disposto a ‘sciropparsi’ il solito vaccino anti-Covid e cercare un capro espiatorio per giustificare il possibile ‘bordello’ che potrebbe scoppiare in Sicilia nelle prossime settimane. E’, del resto, quello che sta facendo il Governo Draghi a Roma: cercare di scaricare su altri la responsabilità della fallimentare gestione della pandemia. Ma andiamo con ordine.
Facciamo una premessa: noi, a parte il green pass, che consideriamo una vessazione chiesta dalle multinazionali farmaceutiche per chi si rifiuta di fare da cavia al loro vaccino anti-Covid (e quindi si rifiuta di fare guadagnare soldi alle stesse multinazionali), diamo tutto il resto al condizionale. Noi, a differenza di Draghi e di Musumeci, che firmano decreti e ordinanze togliendo la libertà ai cittadini, non abbiamo certezze, ma solo presocratici dubbi. Allora cominciamo. Ricordate quando il capo del Governo Draghi, nella scorsa Primavera, ha avviato le aperture delle attività economiche? “Un rischio ragionato”: così lo stesso presidente del Consiglio ha motivato le riaperture. La domanda è: perché il Governo Draghi ha deciso di riaprire le attività sapendo che è un rischio, visto che siamo sempre nel pieno di una pandemia? Semplicissimo: se il Governo avesse tenuto chiuse le attività avrebbe evitato il rischio di contagi, di ricoveri e di morti, ma avrebbe dovuto pagare gli imprenditori e non avrebbe incassato le imposte e le tasse. Così è stato deciso il “rischio ragionato”. La salute degli italiani è stata messa a rischio dal Governo Draghi per una motivazione economica. Non è che il “rischio ragionato” potrebbe rilevarsi un fallimento? La nostra è solo un’ipotesi. Che potrebbe essere suffragata dal fatto che la situazione sanitaria, in Italia, rispetto allo scorso anno, è peggiorata. Non lo diciamo noi: lo dicono i numeri.
Marco Travaglio è un giornalista che può risultare simpatico o antipatico. Ma al di là dei giudizi, una cosa gli va riconosciuta: di essere estremamente preciso nella raccolta dei dati. Ieri ha scritto un articolo molto documentato sullo stato della pandemia in Italia. Ecco i dati che ha fornito: “1. Un anno fa (con zero vaccinati) avevamo un terzo di contagi e un ottavo di morti al giorno rispetto a oggi (con 2/3 della popolazione vaccinata). Il 13 agosto 2021 sono morti in 45 e il tasso di positività (rapporto tamponi/contagiati) era al 3,28%, contro i 6 e l’1,02 del 13 agosto 2020. L’altroieri i ricoverati in terapia intensiva erano +17 e nei reparti ordinari +58, contro i +2 e i +7 di un anno fa. I dati erano molto inferiori a oggi anche il 13 settembre, dopo l’estate folle delle discoteche aperte: 7 morti, positività all’1,6%, +5 in terapia intensiva. Bastano la variante Delta e il mancato lockdown nel 2021 a spiegare il terribile paradosso? O i vaccini (che continuiamo a raccomandare perché riducono i rischi di morte e di ricovero) sono molto meno efficaci e molto più perforabili di quanto si pensasse?
2. Ancora il 13 ottobre, quando Conte varò il primo Dpcm contro la seconda ondata, i morti erano meno dell’altroieri (41 contro 45). Eppure i giornaloni accusavano il governo di inerzia e gli esperti veri o presunti invocavano il lockdown: quanti morti servono ora perché qualcuno chieda a Draghi &C. almeno una parola chiara? 3. Più che della legittimità filosofico-giuridica del green pass, bisognerebbe discutere della sua utilità pratica. Cosa risponde il governo a Crisanti che lo accusa di mentire spacciandolo per una misura sanitaria mentre non lo è? Se anche i vaccinati possono contagiarsi (stessa carica virale dei non vaccinati: Fauci dixit), contagiare e persino morire (sia pur in misura molto inferiore ai non vaccinati), che senso ha dividere i cittadini di serie A da quelli di serie B, alimentando per giunta l’illusione che i primi non siano contagiosi e che chi li avvicina non debba mantenere le distanze e le mascherine? 4. Siccome il green pass non è revocabile, ogni giorno aumenta il rischio di incontrare contagiati-contagiosi muniti di carta verde e dunque travestiti da immuni: non sarebbe meglio mantenerlo come incentivo ai vaccini, ma smetterla di farne un passepartout e puntare a ridurre i contagi con tamponi gratuiti e il binomio distanziamento-mascherine nei luoghi affollati? La risposta è nota: ma così si scoraggiano i vaccini. Se però questi coprono le varianti solo fino a un certo punto, anzi le scatenano, qual è lo scopo della campagna anti-Covid: comprare più vaccini o avere meno contagi? 5. Chiunque sollevi qualche dubbio passa per un fottuto No Vax: ma siamo sicuri che le bugie e le omissioni, anziché ridurre i No Vax, non li moltiplichino?”.
Noi siamo un po’ più cauti. Però di una cosa dobbiamo dare atto a Travaglio: la situazione sanitaria, oggi, Estate 2021, è peggiore dell’Estate 2020. Travaglio non dice un’altra cosa, che non ci sembra affatto secondaria: la situazione sanitaria, quest’anno, con riferimento al Covid, è peggiore rispetto allo scorso anno in presenza di un’Estate caldissima. Il caldo che stiamo vivendo da un mese e mezzo a questa parte – soprattutto in Sicilia, con temperature di 36-42 gradi – avrebbe dovuto rendere meno aggressivo il virus SARS-COV-2. Invece – e questo è il dato veramente inquietante – nonostante le alte temperature il virus si presenta più aggressivo, dando luogo – parlano i numeri forniti da Travaglio – a uno scenario sanitario più grave di quello dello scorso anno, quando peraltro non c’era stato il caldo di quest’anno. Ribadiamo: noi non abbiamo certezze: non sappiamo se tale peggioramento sia stato causato dalle naturali varianti del virus (il SARS-COV-2 è un Coronavirus che, per definizione, produce varianti); non sappiamo se tali varianti siano arrivate in Italia portate dai turisti, dai crocieristi e dai migranti; non sappiamo – come lascia intendere Travaglio – se sono stati i vaccini anti-Covid a scatenare la proliferazione delle varianti; non sappiamo – cosa che sarebbe veramente grave – se questi vaccini potrebbero avere scatenato la cosiddetta Malattia di Marek, ovvero la produzione di varianti più aggressive. Noi ci limitiamo a constatare che con un’Estate caldissima la situazione sanitaria è peggiorata; e questo sta avvenendo in piena campagna vaccinale e con l’Italia piena di turisti. E sappiamo che, di solito, quando le temperature si abbassano – cosa che sta cominciando a verificarsi – i virus delle alte vie aeree diventano più aggressivi e più pericolosi. E sappiamo anche che la Sicilia è più a rischio di altre Regioni italiane, sia per l’alto numero di turisti, sia perché gli sbarchi di migranti non danno tregua (ora i migranti hanno iniziato a colonizzare pure Pantelleria), sia perché in Estate arrivano dall’universo mondo siciliani che vivono all’estero. Tre fattori di rischio concomitanti.
Questo è lo scenario in Italia e in Sicilia. Ed è in questo scenario che si inserisce il green pass del Governo Draghi e l’ordinanza del Governo Musumeci. E’ possibile mettere nel conto che Draghi e Musumeci potrebbero avere sbagliato tutto? Noi non sappiamo cosa potrebbe succedere da qui a quindici giorni. Di mezzo c’è la riapertura delle scuole: e tutti ormai sappiamo che le scuole, fra trasporti degli studenti caotici e classi-pollaio, diventano un formidabile mezzo di diffusione del virus. Riapertura delle scuole che va a coincidere on i possibili effetti negativi che potrebbero essere provocati dalla presenza dei turisti e dall’innalzamento delle temperature. Noi non diamo tale scenario per scontato: ma se così fosse, sarebbe una sconfitta terribile per il Governo nazionale e per il Governo regionale di Musumeci. In questo scenario il green pass potrebbe diventare un ottimo tentativo di scaricare sui non vaccinati gli errori commessi da Draghi e Musumeci. C’è, però, un piccolo particolare: Draghi e Musumeci, insistendo con i vaccini, puntano tutto sul fatto che i vaccini anti-Covid funzionino, ovvero limitino al minimo i ricoveri per i vaccinati. Ma questo è ancora tutto da dimostrare. In Israele, per esempio, non è così, tant’è vero che sono già passati a una disperata terza dose, perché da quelle parti ad infettarsi e a dinire in ospedale sono soprattutto i vaccinati.
Foto tratta da La Sicilia