“Dopo avere ‘colonizzato’ Lampedusa i trafficanti di migranti puntano su Pantelleria?”. Questo il titolo di un nostro articolo pubblicato lo scorso 31Luglio. I fatti, a quanto pare, ci stanno dando ragione, a giudicare dalla dichiarazioni del sindaco di Pantelleria, Vincenzo Campo. “Pantelleria – dice il sindaco dell’isola – abbandonata al suo destino con la Prefettura di Trapani e il Ministero degli Interni che non sono in grado di garantire il trasferimento dei migranti in 24/48 ore come dovrebbe essere, visto che qua abbiamo un centro di primo soccorso. Hanno intenzione di far diventare l’Isola un campo profughi ed io mi opporrò con tutte le forze”. La dichiarazione del primo cittadino pantesco la leggiamo sul quotidiano La Sicilia: “Non sono in grado di spostare prontamente in strutture idonee donne e minorenni – aggiunge Campo – Non sono in grado di assicurare una vigilanza idonea ad evitare contatti con la popolazione e scongiurare di creare allarme sociale. Il Covid non è il problema perché l’Asp di Trapani ha chiaramente detto che con la negatività al tampone, anche se in quarantena fiduciaria, il migrante può essere trasferito in sicurezza entro 48 ore e ciò non viene fatto con continuità. Nessuna struttura in più concederò nel territorio perché il fenomeno migratorio non è un problema pantesco, ma un problema nazionale ed europeo e così va trattato, quindi, devono trovare altre strutture in terraferma oppure una nave in rada per mantenere numeri accettabili sul territorio pantesco. Continuo a scrivere e a chiedere un impegno su questa tratta di essere umani che richiede il massimo sforzo di tutti eppure sembra che la posizione geografica di Pantelleria debba condannare l’Isola a subire quasi tutte le conseguenze. Adesso basta”.
Di fatto, a Pantelleria sta succedendo quello che noi abbiamo previsto, quando abbiamo commentato uno sbarco di migranti avvenuto lo scorso 31 Luglio: “E’ notizia di queste ore la notizia dello sbarco di migranti a Pantelleria. Erano in quindici su un gommone. E evidente che non sono arrivati nell’isola con il gommone: qualcuno – probabilmente la solita ‘nave madre’ che nessuno ha visto, anche se oggi con la tecnologia satellitare è possibile vedere tutto – li ha accompagnati fin sotto la costa e loro, appena arrivati, hanno abbandonato la costa e si sono diretti all’interno di Pantelleria. Insomma, uno sbarco in stile Torre Salsa-Siculiana-San Leone. E’ altrettanto evidente che è tutto preparato. Ed è sempre più evidente che Pantelleria si potrebbe candidare a diventare la seconda Lampedusa, ovvero l’isola degli sbarchi senza fine. Questione di organizzazione”. E ancora: “Ricordiamo che non è la pima volta che i migranti arrivano a Pantelleria autonomamente. Il 23 Luglio dello scorso hanno fatto discutere gli sbarchi in quest’isola. Per non parlare di quanto avvenuto nell’Ottobre dello scorso anno, quando i migranti che si trovavano nel centro di accoglienza di Pantelleria se la sono dati a gambe (erano circa un centinaio) e sono stati cercati con gli elicotteri. Ed è stato proprio allora che si è cominciato a diffondere il dubbio che Pantelleria possa diventare una seconda Lampedusa. Del resto, l’affare è enorme: per ogni migrante che viene messo in mare, i mercanti di uomini che gestiscono questo giro guadagnano 5 mila euro ‘mansi’ (‘mansi’ in lingua siciliana significa che non pagano le tasse, se non altro perché questa particolare ‘attività’ non è tassata, anche se di fatto legalizzata). Aggiungere a Lampedusa – che ormai è la base operativa di questo sistema – un’altra isola, magari Pantelleria, significherebbe raddoppiare gli affari. E affari raddoppiati anche per chi, in Sicilia e nel resto d’Italia, gestisce i centri di accoglienza“.
Ma per potere raddoppiare gli affari c’è bisogno del consenso del sindaco di Pantelleria e degli abitanti di Pantelleria. Sono infatti gli amministratori comunali e gli abitanti dell’isola che debbono decidere se il luogo dove vivono deve diventare la seconda base operativa, nel Mediterraneo, del grande affare dei migranti. Di fatto, se Lampedusa oggi è quella che è – ovvero l’isola degli sbarchi di migranti, anche in piana pandemia – lo si deve al fatto che c’è il consenso degli abitanti di Lampedusa. Noi non ricordiamo manifestazioni di lampedusani contro gli sbarchi di migranti, se non qualche sparuta protesta. Al contrario, c’è un sistema che a Lampedusa sostiene la politica degli sbarchi: la fornitura di pasti e di altri servizi ai migranti, gli hotel occupati tutto l’anno da militari e le condizioni orografiche di Lampedusa, isola con un territorio desertificato. Non è così per Pantelleria, che è un’isola molto curata, con un territorio tutt’altro che desertificato, dove l’agricoltura è una grande risorsa. Noi riteniamo che sia un grossissimo errore trasformare Pantelleria in una seconda Lampedusa. Il progetto converrebbe sicuramente ai criminali che, nel Nord Africa, gestiscono il commercio di essere umani che, come già accennato, raddoppierebbero gli affari. Ma non crediamo che Pantelleria ne trarrebbe benefici: anzi! Tra l’altro, tutto questo avverrebbe in piena pandemia.
Però è bene sapere che la Regione siciliana, di fatto, non sembra stia lavorando per impedire che Pantelleria diventi il secondo ‘hub’ di migranti nel Mediterraneo. Intanto l’attuale Governo regionale ha inaugurato il collegamento via nave tra Pantelleria e Mazara del Vallo. Una tratta che non è giustificata dal volume di traffico che viaggiano da Mazara del Vallo a Pantelleria e viceversa. Forse potrebbe servire in Estate, ma negli altri mesi dell’anno, in termini economici, è un non senso. A meno che non si preveda il trasporto di migranti su questa nave di linea da Pantelleria a Mazara del Vallo in tutti i mesi dell’anno. A questo punto la tratta avrebbe un senso economico. Ricordiamoci infatti che lo Stato utilizza la nave di linea Lampedusa-Porto Empedocle per trasferire i migranti da Lampedusa a Porto Empedocle pagando il biglietto ai migranti. La stessa cosa potrebbe essere fatta lungo l’asse Pantelleria-Mazara del Vallo. Pantelleria diverrebbe ciò che oggi è Lampedusa, mentre Mazara del Vallo diverrebbe ciò che oggi è Porto Empedocle, ovvero il punto di sbarco di migliaia di migranti.
Ad avallare questa tesi c’è una storia che ha avuto poca eco sui mezzi d’informazione : ovvero la commessa per la realizzazione di due grandi navi, ognuna delle quali dovrebbe trasportare mille passeggeri. Guarda caso, le due nuove navi sono destinate a Lampedusa e a Pantelleria! Si tratta di una storia, molto strana, che abbiamo raccontato nel Maggio di quest’anno: “Le due nuove navi, così si dice, dovrebbero servire per collegare la Sicilia con Lampedusa e con Pantelleria. E qui non possiamo non cogliere la prima stranezza. In genere – almeno negli ultimi anni è stato così – le navi che collegano la Sicilia con Lampedusa e Pantelleria non vanno oltre i 300 passeggeri. In queste due navi si prevedono invece mille passeggeri! La cosa è strana, perché sia a Lampedusa, sia a Pantelleria si può arrivare con gli aerei, se è vero che ognuna delle due le isole può contare sull’aeroporto. E allora perché si prevede un numero così elevato di passeggeri? Chi ha previsto un aumento così consistente di turisti via nave a Lampedusa e a Pantelleria? Sulla base di quasi studi? Non è che, alla fine, queste navi verranno utilizzate per i migranti?
Conta il no del sindaco di Pantelleria – e magari degli abitanti di Pantelleria – alla ‘lampedusizzazione’ della stessa Pantelleria? Fino a un certo punto. Sei barchini – ovviamente accompagnati dalle navi-madri – cominceranno ad invadere Pantelleria ci sarà poco da fare, a meno che non intervenga il Governo nazionale. Ma, in ogni caso, i migranti sbarcheranno a Pantelleria lo stesso. Il sindaco dice che non darà il consenso per allargare la base – che probabilmente diventerà un Hotspot – per ospitare i migranti. Ci sarà la solita recita della politica: “L’Europa deve intervenire, Pantelleria non resterà sola” e bla bla bla. Nel frattempo un ‘pezzo’ di isola dovrà essere adibita a rifugio per migranti, arriveranno i militari che dovranno essere ospitati negli alberghi di Pantelleria, bisognerà fornire ai migranti asti e altri servizi, magari Roma invierà qualche nave per la quarantena dei migranti e via continuando. E, piano piano, Pantelleria diventerà una seconda Lampedusa per la gioia dei ‘filantropi’ che gestiscono questo affare. Finirà così?