Il caldo eccessivo di questi giorni non deve aver fatto bene al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e ai suoi collaboratori se, ieri sera, hanno ‘partorito’ un comunicato stampa che è un esempio raro di confusione scientifica e santificazione dei potenti della Terra, oggi rappresentati dalle multinazionali farmaceutiche che producono i mirabolanti vaccini anti-Covid, presentati, alla maniera degli alchimisti, come elisir di lunga vita. Ecco la ‘perla’ del comunicato stampa dove, nel firmamento della conoscenza logica ed epistemologica, si staglia il Musumeci-pensiero in salsa Covid-19: “La crescita dei contagi in Sicilia, come in Sardegna e in altre località oggi fortemente interessate dalla mobilità delle persone, è un dato di fatto che va anzitutto contrastato con l’unico strumento disponibile: la vaccinazione”. Peccato che la vaccinazione anti-Covid – perché è a questa vaccinazione che il presidente della Regione siciliana si riferisce – non tuteli affatto i cittadini dai contagi! Questa è cosa ormai universalmente nota e si rimane basiti nel leggere che tale concetto venga ignorato dal presidente Musumeci! Egregio presidente, il vaccino anti-Covid non tutela dall’infezione (e quindi dall’eventuale contagio): dovrebbe evitare al vaccinato di finire in ospedale.
Proviamo a ricordare al presidente chi provoca i contagi e cosa bisogna fare per ridurli o evitarli. I contagi, in Sicilia, egregio presidente della Regione, aumentano – e aumenteranno ancora – perché c’è un arrivo continuo di turisti, crocieristi e migranti. I tamponi e i controlli non servono, perché ci risulta negativo al tampone l’indomani o dopo due giorni può risultare positivo e contagiare mezzo mondo. E’ successo in occasione delle Olimpiadi di Tokyo, dove un signore risultato negativo alla partenza dall’Italia, qualche ora dopo l’arrivo in Giappone risultava positivo al virus. Superfluo aggiungere che è successo un gran casino! Ed era un soggetto, presidente Musumeci: in Sicilia arrivano migliaia di migliaia di migliaia di turisti, crocieristi e migranti. Le è chiaro il concetto, presidente? Il problema è che i turisti che arrivano in Sicilia non possono essere toccati, perché né la Regione, né lo Stato hanno i fondi per mantenere commercianti e operatori turistici (come stanno facendo – per esempio – in Nuova Zelanda, dove hanno chiuso ancora una volta le frontiere); i migranti non possono essere toccati perché i criminali che gestiscono il traffico di queste persone tra il Nord Africa e la Sicilia sono troppo potenti e fanno girare tanti soldi. Un’altra fonte di contagio, egregio presidente, è rappresentata dai siciliani che vivono in altre Regioni italiane e in altri Paesi del mondo e che, in Estate, tornano in Sicilia: anche questi non possono essere fermati. E poi ci sono i siciliani che vanno in vacanza fuori e tornano: e nemmeno questi possono essere fermati. Infine i tanti cittadini siciliani che, vedendo attorno a loro questo via vai di gente, hanno allentato le misure di sicurezza (leggere mascherine non sempre indossate). Se li somma tutti, egregio presidente, lei e i suoi consulenti potrete farvi un’idea di quello che potrebbe succedere in Sicilia quando la temperatura comincerà ad abbassarsi.
Dice ancora il presidente Musumeci: “Devo rivolgere ancora un appello a tutti i siciliani che non hanno ancora deciso di vaccinarsi e spero che a questo appello si uniscano tutti i soggetti istituzionali. Non è possibile che, malgrado i mezzi enormi messi a disposizione, si continui a fare finta di nulla, non è possibile che si ignori come la gran parte dei ricoverati siano soggetti non vaccinati, non è possibile continuare ad alimentare questo fatalismo al ribasso. Inutile leccarsi le ferite dopo, se prima si continua a fare finta di niente. Vaccinarsi, ha ricordato il presidente Mattarella, è un dovere civico per tutti coloro che sono nelle condizioni di poterlo fare”. Egregio presidente: perché noi dovemmo credere che “la gran parte dei ricoverati siano soggetti non vaccinati”? Perché lo dice lei? Perché lo dicono le strutture sanitarie gestite da soggetti riconducibili al suo Governo? Noi, in questi giorni, abbiamo letto che in Israele – Paese dove, in proporzione alla popolazione, ci sono più vaccinati che in Italia – la maggior parte dei ricoverati è vaccinata! Non vaccinati infettati con sintomi lievi, come dovrebbe essere stando alla promozione-pubblicità dei vaccini anti-Covid, ma vaccinati ricoverati! Ciò significa che in Israele i vaccini anti-Covid non stanno funzionando bene, tant’è vero che, dopo sei mesi, hanno cominciato a ‘inseguire’ le varianti del virus con la terza dose… Noi non ci siamo inventati questa notizia: l’abbiamo letta su giornali esteri e anche sul quotidiano La Stampa. Noi ci auguriamo che in Italia e in Sicilia i vaccini funzionino e che i contagi e i ricoveri si riducano drasticamente: ma questo lo sapremo alla cosiddetta ‘arrifriscata’, meglio ancora a Dicembre e a Gennaio del prossimo anno. A Dicembre a a Gennaio del prossimo anno sapremo se il Covid è finito o meno. Affermare, ad Agosto, con temperature che oscillano fra 36 e 42 gradi, che il vaccino anti-Covid – che dovrebbe controllare non tanto il virus, quanto una malattia delle alte vie aeree – funziona ci sembra poco scientifico. O no?
Il finale del comunicato del presidente Musumeci è da apoteosi: “Mi appello anche ai sindaci: abbiamo diffuso a ciascuno i dati relativi ai vaccinati del proprio Comune e serve uno sforzo per convincere tutti. L’obiettivo è difendere la libertà degli altri, senza mettere in discussione la propria. Ma se non si comprende questa esigenza collettiva, vince l’egoismo. E la Sicilia non se lo può permettere, per la salute di tutti e per l’economia di tanti”. Il discorso si potrebbe ribaltare: considerando che ancora non è stato dimostrato che il vaccino anti-Covid funzioni, per quale motivo bisognerebbe imporre la vaccinazione con un vaccino sperimentale a chi si rifiuta di fare da cavia con un vaccino del quale non si conoscono gli effetti negativi futuri? Presidente Musumeci, le ricordiamo che lei si è già lasciato andare con dichiarazioni risultate sbagliate. Ricorda quando, nell’Aprile scorso, dai microfoni di Sky Tg24, dopo cinque decessi, ha affermato: “In Sicilia la morte dei cinque concittadini dopo avere fatto il vaccino AstraZeneca ha creato una psicosi, c’è un clima di paura immotivato, bisogna neutralizzarlo”. Invece, presidente, Musumeci, alla fine hanno “neutralizzato” il vaccino AstraZeneca, che infatti non viene più utilizzato! Ha ripensato alle parole che ha pronunciato o le ha già dimenticate? Abbiamo l’impressione che lei le abbia dimenticate, non a caso continua a parlare, a parlare, a parlare… Ma sa, presidente, il tempo farà chiarezza. E non ci vuole molto tempo. Tra Ottobre e Dicembre vedremo come stanno le cose. Intanto non possiamo non notare che lei si è schierato con i potenti. Nessun dubbio, solo le certezze da immancabili destini…
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