Fallimento IAL, dopo l’ordinanza di sequestro conservativo potrebbe scoppiare un terremoto giudiziario?

11 agosto 2021
  • Leggendo la riflessione di Costantino Guzzo, sindacalista abituato ad andare fino in fondo sembrerebbe proprio di sì
  • Sfondare il muro di gomma di una vicenda ancora da chiarire non sarà facile. Ma la denuncia che si profila “nei confronti di tutti i responsabili di tutti gli illeciti e le operazioni poco chiare” potrebbe sortire effetti imprevedibili

dal vice presidente dell’Associazione Sindacale Lavoratori 99,9 %
Costantino Guzzo
riceviamo e pubblichiamo

Leggendo la riflessione di Costantino Guzzo, sindacalista abituato ad andare fino in fondo sembrerebbe proprio di sì

Cosa ci dice l’ormai leggendaria Ordinanza di sequestro conservativo per circa 14 milioni di euro emessa dal Tribunale di Palermo Sezione V Civile specializzata in materia di impresa? Possiamo tentarne una fredda lettura, oggettiva e misurata? Una esegesi che ci faccia capire meglio il ragionamento seguito dal giudice? La sentenza forse ci vuole indicare chiare e specifiche responsabilità nell’amministrazione economica dello IAL da parte di uno o più soggetti? La stessa sentenza ravviserebbe nel sig. Vincenzo Conticello, ultimo Rappresentante Legale dello IAL, l’organizzatore di un eventuale fallimento, con l’interesse esclusivo di allontanare da sé responsabilità legate a cattiva gestione? Si lascia sempre intendere in sentenza che tale fallimento avrebbe provato o potuto realizzare una certa copertura di garanzia di tanti e ben altri illeciti, di probabili ‘operazioni’ perpetrate dal CdA dell’Ente (legando a tali responsabilità anche l’ultimo Rappresentante Legale della Cisl che amministrò l’Ente con la denominazione IAL CISL SICILIA)?

Sfondare il muro di gomma di una vicenda ancora da chiarire non sarà facile. Ma la denuncia che si profila “nei confronti di tutti i responsabili di tutti gli illeciti e le operazioni poco chiare” potrebbe sortire effetti imprevedibili

Il diavolo avrebbe fatto le pentole dimenticando di fornire i coperchi: la prova provata sarebbe indicata nella stessa sentenza allorquando in essa viene trascritto l’accantonamento e il godimento di circa 400.000 euro per non specificati “rischi”. La sentenza va letta e riletta e riqualificata nei suoi risvolti penali, giacché pare intenda ragguagliare altre agenzie di giustizia su atti illeciti perpetrati in continuità temporale nonché in associazione. Non occorre grande applicazione, grande profilo giuridico, titoli accademici oxfordiani per capire che in sentenza sembra supporsi che il disegno dell’ultimo Rappresentante Legale possa essere stato quello di “togliere le castagne dal fuoco” a beneficio di tutto il Consiglio di Amministrazione, lui stesso compreso; inoltre, a tale disegno, direttamente o indirettamente, in forma volontaria o semplicemente colposa, avrebbe aderito chiunque, prendendo sottogamba le vicende di cui sarebbe stato a conoscenza, abbia concesso all’Ente la personalità giuridica e i finanziamenti pubblici, senza serio controllo e senza la preventiva analisi dei requisiti di concessione. In qualità di Vicepresidente della Associazione Sindacale Lavoratori 99,9% prevedo che, a Settembre prossimo, si alzerà di molto il termometro della temperatura nelle piazze e nei palazzi di Giustizia: è mia intenzione presentare denuncia nei confronti di tutti i responsabili di tutti gli illeciti e le operazioni poco chiare che l’esegesi della sentenza lascia intendere siano stati perpetrati in questo Ente.

 

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