Lo scriviamo da qualche anno e torniamo a ribadirlo: troppi incendi sul nostro Pianeta. Lo scorso anno fuoco in Australia, Nord Europa, Siberia, California, Amazzonia e anche in Italia. Quest’anno registriamo incendi in Grecia, in Turchia e di nuovo in Siberia. E in queste ore ancora fuoco in California, dove le fiamme hanno incenerito Greenville e sono arrivate alle porte di Sacramento. E non dimentichiamo casa nostra: abbiamo visto cos’è successo nelle scorse settimane in Sardegna e che cosa sta succedendo in Sicilia. Certo, ci sono le alte temperature. Basta questo per giustificare tanto fuoco nel mondo? “L’autocombustione esiste in natura – ci ha detto quattro anni fa l’ecologo Silvano Riggio -. Ma ci vogliono le piogge e i terreni bagnati. I funghi e i batteri, provocando le fermentazioni, fanno in modo che la temperatura nel terreno si alzi. Poi arriva un fulmine ed esplode l’incendio. L’autocombustione, in natura, è un fatto positivo perché rinnova le foreste. Evita che si distruggano per sempre. Ma questo, lo ribadisco, non è il caso della Sicilia. Da noi siamo davanti a una strategia criminale di stampo terroristico”.
Riggio parlava degli incendi che hanno funestato la Sicilia nell’estate del 2017. Ecco, abbiamo la sensazione che la spiegazione del professore Riggio non riguardi gli incendi che, in queste settimane, stanno incenerendo tante aree del mondo. Le alte temperature c’entrano sicuramente. Sono in corso cambiamenti climatici. Basta, questo, per giustificare quanto sta avvenendo? A nostro modesto avviso, no. Sempre a nostro modesto avviso, bisognerebbe capire chi c’è dietro i tanti incendi che sono, senza ombra di dubbio, di origine dolosa. Anche a rischio di apparire come ‘complottisti’ – che ormai è la formula che accompagna chi prova a dare chiavi di lettura problematiche rispetto a fenomeni disastrosi – noi ribadiamo la nostra ipotesi: dietro gli incendi che stanno funestando il mondo ci potrebbe essere una strategia terroristica e criminale. Quale possa essere l’obiettivo non riusciamo a capirlo, ma qualcosa c’è. Ricordiamoci che per ripristinare il verde che è stato incenerito quest’anno nel mondo passeranno anni. Mentre il fuoco, in un’Estate, come già ricordato, incenerisce mezzo Pianeta! Ovviamente non ci ascolterà nessuno: vogliamo soltanto ricordare a chi si occupa solo di accumulare denaro che questi sono segnali brutti e che senza piante sulla Terra la vita diventa problematica se non impossibile…
Foto tratta da Il Meteo