Ricordate il taglio dei costi della politica? In Puglia hanno deciso di tagliare i tagli effettuati nel 2012 e di ripristinare per consiglieri e assessori regionali i Trattamento di fine mandato (Tfm) che era stato abolito otto anni fa insieme ai vitalizi. Nell’aula del Consiglio regionale erano in 40 e tutti hanno votato sì. I quaranta furbacchioni hanno “infilato” le loro indennità sotto la voce “emendamento per articolo aggiuntivo al disegno di legge n. 142 del 23 giugno 2021 recante il riconoscimento dei debiti fuori bilancio relativi ai contenziosi”. Emendamento, raccontano le cronache, firmato dai capigruppo Filippo Caracciolo del PD, Gianfranco Lopane del gruppo ‘Con Emiliano’, Davide Bellomo della Lega, Stefano Lacatena di Forza Italia), Paolo Pagliaro del gruppo La Puglia Domani, Ignazio Zullo di Fratelli d’Italia), Paolo Dell’Erba del gruppo Misto, Massimiliano Stellato di Popolari con Emiliano, Grazia Di Bari del Movimento 5 Stelle. Sì, ci sono anche i grillini, quelli che dovevano “aprire l’Italia come una scatoletta di tonno”…
Per la cronaca, nel Consiglio regionale della Puglia la legge sulla riduzione dei costi della politica – che l’ex presidente della Regione Puglia, Niki Vendola, considerava una sua vittoria politica – l’assegno di fine mandato per i consiglieri ed assessori regionali era stato abolito a decorrere dall’1 Gennaio del 2013. Ora è stato ripristinato. L’indennità non potrà essere percepita solo in caso di annullamento dell’elezione, mentre in caso di morte del beneficiario viene erogata agli eredi. Su Bari Today leggiamo una dichiarazione della consigliera regionale grillina, Antonella Laricchia, che non era presente in aula: “Trovo scandaloso aver reintrodotto dopo 8 anni la liquidazione per i consiglieri regionali, per giunta con un emendamento presentato all’ultimo momento in aula. Ho appreso la notizia questa mattina dalla stampa. Se fossi stata presente durante quella seduta avrei votato no e avrei denunciato quanto stava accadendo. L’unanimità di cui si parla è quella dei consiglieri presenti, ma io non ero tra quelli. Già nella scorsa legislatura avevano provato a reintrodurre il Trattamento di fine mandato, non riuscendoci. Questa volta invece nel silenzio generale questa norma è passata. Non si tratta di una normale liquidazione, come stanno cercando di far passare dal momento che i soldi saranno versati solo dalla Regione, mentre normalmente sono i lavoratori ad accantonare una quota mensile del loro stipendio per il TFR. Uno scandalo, lo voglio ribadire, specie in un momento di crisi economica come quella che stiamo vivendo, dovuta alla pandemia, in cui tanti cittadini hanno perso il lavoro e non riescono ad arrivare a fine mese. La politica invece di trovare i soldi per loro li ha trovati per se stessa. Chiederò spiegazioni in Commissione Bilancio per capire quanto costa questo pessimo scherzo di ferragosto ai pugliesi e da dove verranno presi i soldi”. Su Foggia Today arriva la replica di un altro consigliere regionale assente dall’aula, Antonio Tutolo: “Mi risulta che lei la scorsa legislatura rivestiva la carica di capigruppo e non mi pare abbia rinunciato ‘all’extra compenso’… Alla collega chiedo se rinuncia al reintrodotto Tfm o se ne lamenta ma intasca”. E ancora: “Tutti i consiglieri regionali d’Italia percepiscono questa indennità… Se il Tfm le ispira indignazione, dovrebbe indignarsi con tutti gli esponenti 5 Stelle che percepiscono quel compenso. Sono diverse centinaia i 5 stelle che in tutta Italia ne beneficiano, non solo i 4 del Consiglio regionale della Puglia”. Appunto: per ora sono diverse centinaia. Ma quando si tornerà al voto non saranno tanti i grillini che saranno rieletti. E lo stesso discorso per gli esponenti di altre formazioni politiche. E visto che si tornerà a casa…