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Draghi? Forzature su forzature che alimentano crisi economica e proteste di piazza. E se i vaccini non funzioneranno?/ MATTINALE 546

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  • Alla fine il green pass – provvedimento senza alcuna base scientifica – raggiungerà due obiettivi: dividerà sempre di più l’Italia e consegnerà una fetta importante delle famiglie italiane al commercio on line controllato dalle multinazionali. A scapito del commercio tradizionale che pagherà il conto
  • Le durissime accuse di Alessandro Di Battista 
  • PD e Movimento 5 Stelle versione Giuseppe Conte dentro una bottiglia a contendersi i voti
  • Matteo Salvini e Giorgia Meloni ridotti al ruolo di “Tinitimi tutti” per paura dei “Colonnelli”

Alla fine il green pass – provvedimento senza alcuna base scientifica – raggiungerà due obiettivi: dividerà sempre di più l’Italia e consegnerà una fetta importante delle famiglie italiane al commercio on line controllato dalle multinazionali. A scapito del commercio tradizionale che pagherà il conto

Il Governo di Mario Draghi procede di forzatura in forzatura spaccando sempre più l’Italia. Dopo l’assurda riforma della Giustizia, che velocizza i processi a scapito della verità e della stessa Giustizia, tutelando gli interessi dei potenti, arriva oggi il green pass, un provvedimento che non ha alcuna base scientifica. Divieti demenziali per i non vaccinati che, alla fine, otterranno un solo effetto: mettere in ulteriore crisi il commercio, deprimere l’economia e consegnare una fetta importante delle famiglie italiane al commercio on line gestito dalle multinazionali. Nella speranza – secondo noi vana – che i tantissimi italiani che si sono rifiutati di fare da cavie a un vaccino sperimentale si facciano ‘pungere’ per consentire ad altre multinazionali – quelle farmaceutiche – di guadagnare ancora di più con i vaccini. E’ in questo scenario che si inserisce il maldestro tentativo di convincere i docenti della scuola che non si sono vaccinati a vaccinarsi, con lo strumento, per chi dirà di no, della sospensione dello stipendio. Insomma, si va avanti tra la Cina di oggi e la Russia comunista di ieri. Presentato come il ‘Governo dei migliori’, quello di Draghi si sta rivelando invece come il Governo dei ‘Grandi casini’. Sblocco dei licenziamenti, sblocco dei fitti, la sceneggiata dell’obbligo vaccinale per medici e infermieri finita a risata generale (impossibile sospendere medici e infermieri non vaccinati del servizio pubblico: sono tantissimi e si bloccherebbe la sanità), i soldi del Pnrr fottuti al Sud e alla Sicilia per darli a un Nord ormai semi-fallito. Il tutto imperniato sulla certezza che i vaccini anti-Covid funzioneranno. Non vogliamo pensare a cosa succederà nel malaugurato caso in cui si verifichi il vaticinio messo nero su bianco da una parte importante del mondo scientifico del Regno Unito, ovvero la secca sconfitta degli attuali vaccini anti-Covid da parte delle varianti del virus. Per l’Italia di Draghi sarebbe una Caporetto al cubo.

Le durissime accuse di Alessandro Di Battista 

Chi con grande lucidità e con il suo stile molto schietto ‘dipinge’ in modo efficace le avventure del Governo Draghi è Alessandro Di Battista, che su Facebook scrive: “Mesi fa quando presi la sola decisione conforme alla mia etica, ovvero lasciare un movimento diventato parte integrante (tra l’altro la parte che conta meno) dell’establishment, dissi che la storiella del ‘controllare dall’interno’ fosse una minchiata propagata da chi moriva dalla voglia di continuare a fare il ministro come se la qualità della propria vita dipendesse dalla ‘forma’ e non dalla sostanza. Dissi inoltre che sarebbe stato il governo di Confindustria. Quando non si ha la carta intestata ministeriale davanti agli occhi la vista è migliore. Infatti in pochi mesi questo governo ha violentato la democrazia parlamentare come mai prima nel silenzio dei Presidenti di Camera e Senato, ha ossequiato Confindustria con lo stop al blocco dei licenziamenti, ha approvato una oscena legge salva-ladri che resterà un’onta sulla storia politica di chi ha votato sì, ha sospeso il cashback (utile o inutile era una misura della quale si è vantato il Movimento), ha approvato un decreto semplificazioni che grida vendetta e che rende la famigerata ‘transizione ecologica’ una parola ancora più ridicola e che andrebbe bannata dai vocabolari dei politici attuali, ha condotto una campagna vaccinale con mille ipocrisie e ora, dopo aver messo in sicurezza il culo di innumerevoli malfattori italiani, si appresta ad accelerare sulle grandi opere inutili tra cui il Ponte sullo Stretto. Il tutto in un Paese che cade a pezzi, con ponti che si sbriciolano, con interi territori che vanno a fuoco (per interessi immobiliari mica per auto-combustione) senza che vi siano Canadair minimamente sufficienti, con aree da bonificare che producono tumori che uccidono come non mai. E, ciliegina sulla torta, hanno svuotato il decreto dignità. Si chiama restaurazione, sembra di essere tornati nel 1995 solo che allora vi era più indignazione!”.

PD e Movimento 5 Stelle versione Giuseppe Conte dentro una bottiglia a contendersi i voti

In questo scenario si staglia anche l’immagine grottesca del Movimento 5 Stelle targato Giuseppe Conte. Pur di non perdere la guida di un’armata Brancaleone, Conte ha accettato di far passare la citata riforma della Giustizia. Ma ora se la dovrà vedere con un PD che, complice Beppe Grillo, si aspettava lo ‘scioglimento’ dei grillini dentro lo stesso PD. Invece, con un Movimento che è una copia del Partito Democratico, Enrico Letta e compagni dovranno dividere i voti con i grillini in versione Conte. Di fatto, ogni voto che quello che resta del Movimento 5 Stelle prenderà, sarà un voto tolto al PD. Per dirla in breve, Movimento 5 Stelle e PD si ritroveranno dentro una bottiglia a dividersi l’ossigeno… Nella speranza che non si consumi una scissione tra gli stessi grillini e che Potere al Popolo – formazione a sinistra del PD – non riesca a presentare proprie liste. Infatti, con l’eventuale scissione grillina (e quindi con una nuova lista paragrillina) e con l’eventuale presenza di Potere al Popolo alle prossime elezioni politiche, i voti di PD e Movimento 5 Stelle, già pochi, si ridurrebbero ulteriormente.

Matteo Salvini e Giorgia Meloni ridotti al ruolo di “Tinitimi tutti” per paura dei “Colonnelli”

Non va meglio per la Lega di Matteo Salvini e per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Pur essendo contrari al green pass e all’altro ‘Gran bordello’ dell’Italia di oggi – gli sbarchi senza fine di migranti – i due esponenti politici non possono scatenare le piazze. Debbono starsene buoni a giocare con le dichiarazioni che rimangono tali e, ormai, fanno solo sorridere. Avete presente il detto siciliano “Tinitimi tutti”? E’ un personaggio che minaccia fuoco e fiamme ma, sottobanco, è d’accordo con quelli che lo trattengono… Questa  l’immagine che danno oggi Salvini e la Meloni: “Basta migranti, no green pass, noi siamo con i commercianti e con i cittadini in generale che scendono in piazza contro le restrizioni” e bla bla bla. Invece rimangono a casa come veri e propri ‘prigionieri politici’, anche perché ‘qualcuno’ li ha avvertiti che, dopo Draghi, arriverebbero i “Colonnelli”… A noi questa frase ha fatto pensare al Generale che gira con le medaglie e con i vaccini e, a onor del vero, ci siamo divertiti. Però, a quanto pare, Salvini e la Meloni, chiusi in casa, non si starebbero divertendo. Chi ci sta guadagnando è Italexit, il partito di Gianluigi Paragone. A quest’ultimo non sembra neanche vero di avere le piazze italiane a disposizione: e siccome a protestare contro le restrizioni del Governo Draghi sono tantissimi, Paragone gira in lungo e in largo l’Italia, strappando consensi ai due ‘reclusi in casa’ (sempre Salvini e Meloni). Non che temano di perdere tanti consensi a favore di Italexit, ma adesso il blocco in casa per paura dei ‘Colonnelli’ sta cominciando ad andare stretto a Salvini e Meloni che rischiano di fare la fine dei grillini, quelli che dicevano una cosa e facevano l’opposto. Per carità, non è il caso di Salvini e della Meloni, però, a furia di sentire “Faremo questo” e “Faremo quello”, per poi rimanere fermi per parare il culo all’attuale Governo – perché alla fine di questo si tratta – i cittadini che votano Lega e Fratelli d’Italia qualche conto cominciano a farselo…

 

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