Il green pass non ha basi scientifiche. A Sciacca la definirebbero ‘nna minchiata cu ‘u giummu. Le minchiate cu ‘u giummu sono tali se, come i piriti unciati (traduzione: un palloncino riempito con una scorreggia), galleggiano nel mare. Per carità: giusto scendere in piazza, fare ‘bordello’, raccogliere le firme contro il green pass e via continuando. Ma se volete veramente colpire il Governo Draghi e affondarlo lo dovete ignorare e, rispetto al vaccino anti-Covid, dobbiamo fare l’esatto contrario di quello che dice. Draghi invita i non vaccinati a non vaccinarsi contro il Covid19? E noi, se lo possiamo fare, non ci vacciniamo (il se lo possiamo fare è importante: se un docente di scuola non è d’accordo con il vaccino ma deve campare i figli, beh, deve quanto meno riflettere, perché questi, come diciamo in Sicilia si partinu pu ‘u portafogghi. Però, ribadiamo, se lo possiamo fare, il vaccino delle multinazionali se lo facciano loro! Detto questo, al netto delle polemiche, anche giuste – bellissimi e coraggiosissimi gli interventi di Giorgio Anbamben, Massimo Cacciari e Diego Fusaro, che non a caso sono dei pensatori che criticano governanti che tutto sanno fare (più che altro danni) tranne che pensare – assamuli futtiri!
Volete veramente colpire il Governo Draghi? Bene, se rispetto al vaccino dobbiamo fare l’esatto contrario di quello che dice il capo di questo tragicomico Governo, rispetto al green pass dobbiamo rispettare alla lettera quanto previsto. Nei bar ci vuole il green pass? Evitiamo di andare al bar. Nei ristoranti ci vuole il green pass? Evitiamo di andare nei ristoranti. Per andare ad assistere agli spettacoli ci vuole il green pass? restiamo a casa. Per le piscine e per le palestre ci vuole il green pass? Evitiamo di andarci. Per partecipare alle sagre, alle fiere e ai convegni ci vuole il green pass? Non ci andiamo. Per i centri termali ci vuole il green pass Niente centri termali. Per i parchi tematici e di divertimento ci vuole il green pass? Basta parchi tematici e di divertimento. Per accedere ai centri sociali e culturali ci vuole il green pass? Niente centri sociali e centri culturali. Per frequentare sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò ci vuole il green pass? Eliminiamo anche queste. Qualcuno dirà: ma così ci priviamo di tutto? Sì, ma in questo modo saranno i titolari di questi esercizi che, se dovessero calare i propri affari, cominceranno a protestare contro il Governo Draghi. Già protestano in queste ore, figuriamoci quando si renderanno conto della protesta silenziosa ma efficace dei cittadini.
Ricordiamoci che in Italia coloro i quali si sono rifiutati di farsi inoculare il vaccino sperimentare delle multinazionali farmaceutiche sono tanti, tantissimi. Dicono che i non vaccinati contro il Covid, in Italia, sarebbero il 30%; a nostro avviso sono molti di più. E ricordiamoci che, tanti cittadini vaccinati, sono contrari al green pass perché detestano i regimi dispotici. Se, a partire da queste ore, comincerà questa protesta silenziosa i risultati si vedranno a breve. Ricordiamoci che il green pass è stato voluto dal Governo Draghi per convincere i cittadini non vaccinati con un vaccino sperimentale (del quale, in termini di effetti futuri sulla salute si conosce poco o nulla) a vaccinarsi. E su questo, facendo l’esatto contrario di quanto dice mister Britannia (la famosa nave dei primi anni ’90 che a reso ‘celebre’ Draghi…), diamo la prima ‘botta’ al Governo Draghi. Ma la ‘botta’ giusta – credeteci – è fare esattamente quanto previsto dal green pass: non frequentare i luoghi interdetti in modo radicale e continuativo. E aspettare leggendo buoni libri e godendoci i film in televisione. Un saluto a tutte e persone libere.