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Senza vergogna: sospensione dello stipendio per i docenti della scuola che non si vaccineranno/ SERALE

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  • Mario Draghi non si smentisce e mostra il suo vero volto: che è sempre quello del Britannia in versione ‘sanitaria’ 
  • Che succederà se dovesse succedere qualcosa a uno o più docenti che accetteranno di vaccinarsi per non perdere lo stipendio? 

Mario Draghi non si smentisce e mostra il suo vero volto: che è sempre quello del Britannia in versione ‘sanitaria’ 

Senza vergogna. Non riuscendo a convincere tanti docenti della scuola a vaccinarsi contro il Covid-19 – con un vaccino sperimentale del quale non si conoscono i possibili effetti nel breve e nel lungo periodo, con un vaccino che, secondo una parte del mondo scientifico del Regno Unito sarà perdente contro la proliferazione delle varianti – il Governo dei migliori di Mario Draghi dice agli stessi docenti: se non vi vanninerete dopo cinque giorni vi toglieremo lo stipendio. La Democrazia, in Italia, è andata a farsi benedire. Ormai è assodato che i vaccinati si infettano e possono infettare: ma il problema è che il dissenso non può essere tollerato. Già il Governo Draghi, come usiamo dire noi in Sicilia, ha ‘accucchiato un trunzu ‘i malafiura’ con medici e infermieri: li ha minacciati di sospenderli senza stipendio, ma chiddri s’inni futtieru: a tutt’oggi i medici e gli infermieri non vaccinati sospesi si contano sulla punta delle dita, perché se li dovessero sospendere tutti dovrebbero chiudere interi ospedali pubblici. Così il navigatore del Britannia trasformato in statista prova a mettere all’angolo i docenti della scuola, perché sa che i docenti che non si vaccineranno e verranno sospesi potranno essere sostituiti con chi capita.

Che succederà se dovesse succedere qualcosa a uno o più docenti che accetteranno di vaccinarsi per non perdere lo stipendio? 

Il banchiere Draghi trasformato in statista non ne fa una questione morale (anche perché pretendere la morale dai banchieri è eccessivo, se non fuori luogo, perché le banche, per antonomasia, sono esentate dalla morale), ma una questione di picciuli: non solo dei picciuli che lo Stato toglierà ai docenti che non obbediranno a questa volgare iniziativa, ma soprattutto i picciuli che lo Stato non vuole pagare se, causa vaccini anti-Covid che non sono proprio sicurissimi (palano i fatti), qualcuno ci dovesse rimettere la vita. Insomma, per dirla in breve, lo Stato italiano – da Paese ‘serio’ qual è – non vuole introdurre l’obbligo della vaccinazione anti-Covid perché non vuole pagare i danni nei casi di decessi e di altre conseguenze negative; però introduce il green pass per costringere la gente che non vuole vaccinarsi a vaccinarsi a proprio rischio e pericolo, senza eventuali costi per lo Stato. Tra il plauso dei vaccinati che, forse inconsciamente, cominciano a mettere nel conto un finale diverso da come lo immaginavano e, italianamente, tra fiele e livore, plaudono a provvedimenti assurdi per il piacere di infognare anche chi non si è infognato con una sperimentazione a costo zero per le multinazionali farmaceutiche. E tutto questo viene considerato da Paese civile. Mentre nei Paesi dove le vaccinazioni anti-Covid sono state effettuate a tappeto si avvertono i primi segnali sinistri (vedi Regno Unito). Il tutto – attenzione – senza evidenze scientifiche che dovrebbero basarsi su almeno un anno di vaccinazione. Solo una domanda: mettiamo che i docenti cedano, accettino di vaccinarsi. Se succederà qualcosa a qualcuno di loro che succederà? Per non parlare dell’eventualità in cui si dovesse scoprire che questi tanto celebrati vaccini sono inutili…

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