Coronavirus germs in cell, microscopic view of SARS-CoV-2 corona virus inside organism, 3d rendering. Concept of global coronavirus outbreak, medical research and COVID-19 coronavirus pandemic.
Premessa: noi non siamo bravi come gli uomini di scienza che, in queste ore, discettano di green pass, contagi, mancate vaccinazioni e ricoveri (in crescita). E che, magari, esibiscono sulla rete le nuove “evidenze scientifiche” estive sul virus SARS-COV-2 e sulle varianti. Noi vogliamo soltanto invitare i governanti della Sicilia a riflettere su qualche interrogativo e su qualche dubbio. Nel MATTINALE di oggi abbiamo raccontato che in Sicilia, dal 28 Giugno in poi, le temperature estive sono cominciate a virare verso l’alto. Possiamo affermare che, con una sola pausa, le temperature, nella nostra Isola, da 20-25 giorni a questa parte, oscillano da 35 a oltre 40 gradi centigradi. Nello stesso periodo – giorno più, giorno meno – si nota un costante peggioramento della situazione sanitaria con riferimento, ovviamente, al Covid-19. Non è un po’ strano che un virus che colpisce le alte via aeree – e che con le alte temperature dovrebbe non rompere eccessivamente i cabbasisi – si mantenga ‘sveglio’ con le alte temperature di questi giorni, facendo addirittura aumentare non soltanto i contagi ma anche i malati? Da qui un’altra domanda: se a 40 gradi si registra una crescita lenta di contagi e di malati che cosa succederà dopo Ferragosto, quando le temperature cominceranno a scendere? Ce lo chiediamo perché abbiamo letto che l’attuale Governo regionale – lo stesso Governo he a fine Maggio aveva lavorato ‘benissimo’ sul fronte delle prevenzione degli incendi – ha già annunciato la fine della DAD per la scuola e vaccini per tutti, dando per scontato che con gli attuali vaccini anti-Covid si risolverà comunque tutto.
Si potrebbe obiettare che lo scorso anno, senza i vaccini e con uno spaventoso via vai di turisti, crocieristi, migranti e siciliani che, in piena pandemia, non hanno resistito alla voglia delle vacanze fuori dalla nostra Isola (più i ragazzi che andavano e venivano da Malta trasferendo in Sicilia virus maltese ‘fresco fresco’), la situazione era di gran lunga migliore di quella di oggi; se ne potrebbe dedurre, sul piano della logica – con buona pace delle “evidenze scientifiche” estive sui tanto celebrati vaccini anti-Covid – che senza i vaccini anti-Covid la Sicilia se la passava molto meglio. Lo sappiamo: questo non si deve dire, perché le multinazionali farmaceutiche che si stanno ‘ingrasciando’ con la vendita dei meravigliosi vaccini ci rimangono male. E poi a che serve ricordarlo? Meglio annunciare misure di sicurezza che terranno conto dei contagi, dei non vaccinati e bla bla bla. Notiamo poi che, nel nome dell’economia e di un terzomondismo demenziale, non si parla degli effetti, sull’aumento di contagi e malattie, di turisti, crocieristi e migranti. Però, siccome c’è ancora libertà, una previsione la vogliamo fare: noi non escludiamo un peggioramento serio della situazione sanitaria in Sicilia alla ‘calata’ delle temperature, ma non per la presenza dei non vaccinati, ma per il gran bordello che registriamo giornalmente in Sicilia tra arrivi di gente negli aeroporti che nessuno controlla, tra arrivi di turisti, tra arrivi di crocieristi, tra sbarchi di migranti, tra siciliani che vanno e vengono dall’universo mondo e via continuando. Ne riparleremo alla ‘riapertura’ delle scuole…