Comincia dalle elezioni comunali di Napoli con Rossella Solombrino la rivolta di Sud e Sicilia contro i partiti politici nazionali

5 agosto 2021
  • Il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è sceso nell’agone politico di Napoli presentando come candidata sindaco la battagliera e brava Rossella Solombrino che sta già sputtanando sullo scippo dei fondi Pnrr Vincenzo De Luca e tutto il PD campano
  • Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, muto come un pesce quando nelle scorse settimane il Governo Draghi scippava a Sud e Sicilia i fondi del Pnrr, adesso prova a trasformare il ‘suo’ PD in un partito ‘meridionalista’. Una farsa che è già stata ‘sgamata’ da Rossella Solombrino
  • “Fa specie vedere che De Luca si ricordi del Mezzogiorno a corrente alternata parlando dal pulpito di quel PD che non ha mai contrastato la spesa storica, anzi, l’ha prima favorita per poi spianare la strada all’autonomia differenziata”
  • Se si riuscirà a sputtanare politicamente il PD e tutti i partiti del PUN alle elezioni comunali di Napoli, la stessa operazione-verità si potrà fare nel resto del Sud e in Sicilia 

Il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale è sceso nell’agone politico di Napoli presentando come candidata sindaco la battagliera e brava Rossella Solombrino che sta già sputtanando sullo scippo dei fondi Pnrr Vincenzo De Luca e tutto il PD campano

Cominciano ad emergere le contraddizioni dentro il PD nel Sud Italia. Questo partiti, negli ultimi anni, è diventato ferocemente meridionale. Però, nonostante tutto, è riuscito a mantenere voti e potere. Perché i meridionali – e lo stesso discorso vale per la Sicilia e i siciliani – debbano votare per un partito che non fa altro che penalizzare i cittadini del Sud e della Sicilia è un mistero. Però in assenza di una formazione politica in grado di rappresentare gli interessi reali del Sud e della Sicilia ci sono riusciti. Non a caso il PD è riuscito a far eleggere due proprie esponenti ai vertici regionali di Campania e Puglia: Vincenzo De Luca alla presidenza della Regione Campania e Michele Emiliano alla presidenza della regione Puglia. Ora, però, i nodi stanno venendo al pettine, perché a scombinare i giochi è arrivato il Movimento 24 Agosto per l’Equità Territoriale, che ha deciso di fare sul serio. A Napoli, per esempio, il movimento di Pino Aprile ha presentato una candidata sindaco, Rossella Solombrino. E sono guai per il PD, che adesso ha, come dire?, meno cartucce da sparare per prendere in giro i napoletani. Proprio in queste settimane il PUN al gran completo – per PUN s’intende il Partito Unico del Nord, del quale il PD è parte importante insieme alla Lega, a Forza Italia, al Movimento 5 Stelle, ai renziani, a Fratelli d’Italia, a Liberi e Uguali – ha scippato al Sud e alla Sicilia i fondi del Pnrr. Così, adesso, il candidato sindaco di Napoli del PD, Gaetano Manfredi, on sa cosa raccontare ai napoletani. Mentre su Facebook – che oggi in termini di visibilità vale tutti i giornali e tutte le televisioni messi insieme – Rossella Solombrini, limitandosi a raccontare la verità, sta letteralmente massacrando il candidato del PD che, poveretto, non sa più cosa rispondere.

Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, muto come un pesce quando nelle scorse settimane il Governo Draghi scippava a Sud e Sicilia i fondi del Pnrr, adesso prova a trasformare il ‘suo’ PD in un partito ‘meridionalista’. Una farsa che è già stata ‘sgamata’ da Rossella Solombrino

“CAN CHE ABBAIA NON MORDE – scrive la brava e battagliera Rossella Solombrino – è proprio il caso di dirlo. Sono contenta che il presidente De Luca si sia espresso in merito ai dati divulgati dalla Banca d’Italia circa la ripresa economica. Sono altresì contenta del fatto che si sia accorto che la ripresa al Nord sarà triplice rispetto al Sud, così come abbia preso atto dell’assurda ripartizione decisa dal Ministro Orlando per i fondi all’assistenza sociale (Andrea Orlando, Ministro del Lavoro, altri esponente del PD ‘nordista’ ndr). Temi ed ingiustizie che il Movimento 24 Agosto di Pino Aprile ha già denunciato recentemente e continua a denunciare da due anni a questa parte e ben prima del paper pubblicato dalla Banca d’Italia. Siamo stati i primi e gli unici a dimostrare come le risorse del Recovery Fund siano state accordate all’Italia grazie alle disgraziate condizioni del Sud e i primi e gli unici a dire che al Sud, proprio per contrastare il divario, di quelle risorse doveva andare il 70%”. Il riferimento è ai circa 193 miliardi di euro stanziati dall’Unione europea per aiutare l’Italia a superare la crisi economica provocata dal Covid che, alla faccia della giustizia economica e sociale e della questione meridionale, il Governo di Mario Draghi ha assegnato in massima parte al Nord (al Sud e alla Sicilia andranno, se andrà bene, sì e no 30 miliardi di euro). Tutto questo sta avvenendo nel totale silenzio di tutti i partiti del PUN. Solo ora, dopo che il Nord ha già avuto assegnata la fetta maggiore dei fondi il presidente della regione Campania, De Luca, recita la parte dell’offeso, nel goffo tentativo di prendere per i fondelli i napoletani che non hanno alcun motivo per sostenere come sindaco di Napoli un esponente del PD (si tratta di Gaetano Manfredi).

“Fa specie vedere che De Luca si ricordi del Mezzogiorno a corrente alternata parlando dal pulpito di quel PD che non ha mai contrastato la spesa storica, anzi, l’ha prima favorita per poi spianare la strada all’autonomia differenziata”

“Adesso la Banca d’Italia e De Luca ci dicono che il 40% non è sufficiente – scrive sempre Rossella Solombrino -. Grazie, ma lo sapevamo già. In tal senso mi preme far presente al presidente De Luca che il Sud non si lamenta e tantomeno chiede regali. Il Sud domanda a gran voce al Governo centrale solo ciò che gli spetta eliminando i canoni della spesa storica per poter godere di pari risorse e diritti come il resto degli italiani. Solo così possiamo lottare ad armi pari e solo così possiamo vincere le nostre battaglie. Fa specie quindi vedere che De Luca si ricordi del Mezzogiorno a corrente alternata parlando dal pulpito di quel PD che non ha mai contrastato la spesa storica, anzi, l’ha prima favorita per poi spianare la strada all’autonomia differenziata. Sarebbe più opportuno che invece appoggiasse chi del meridionalismo ne ha fatto il proprio ideale, la propria ragione di vita, la propria battaglia da vincere. Sarebbe più opportuno, insomma, che sostenesse chi queste ingiustizie le ha denunciate e continua a denunciarle fin dal primo momento e non un candidato sindaco come Manfredi che, per esclusive logiche di partito, rilascia dichiarazioni su come bisogna spendere bene le briciole che ci hanno accordato e parla di un ‘grande piano nazionale’ (che non c’è) per gli asili nido. Possibile che il candidato sindaco del PD non si sia accorto di quella novantina di miliardi in meno del Recovery? Per quanto mi riguarda, io combatto e continuerò a combattere, insieme a tutto il Movimento 24 Agosto di Pino Aprile, per Napoli, per il Mezzogiorno, per l’equità e per la giustizia sociale. De Luca e Manfredi, non lo so”.

Se si riuscirà a sputtanare politicamente il PD e tutti i partiti del PUN alle elezioni comunali di Napoli, la stessa operazione-verità si potrà fare nel resto del Sud e in Sicilia 

Come si può notare, lo sputtanamento politico del PD a Napoli e nel Sud è totale. Perché scriviamo di Napoli e del Sud? Perché Napoli rimane la capitale del Sud e se riuscirà l’operazione di far sapere ai napoletani che il PD, a Napoli, è ormai un partito politico di abusivi, un partito politico che non fa gli interessi di Napoli, ma fa solo gli interessi del Nord, ovvero un partito – il PD – che chiede ai napoletani il voto per utilizzarlo contro gli interessi di Napoli e dei suoi cittadini, ebbene se tale operazione-verità riuscirà a Napoli diventerà più semplice fare conoscere questa verità a tutto il Sud e a tutta la Sicilia. Operazione-verità che non riguarda solo il PD, ma tutto il PUN, cioè tutto i partiti nazionali che fino ad oggi hanno penalizzato e continuano a penalizzare il Sud e la Sicilia: e cioè il Movimento 5 Stelle, la Lega, Forza Italia, i renziani, Liberi e Uguali e anche Fratelli d’Italia, partiti che come il PD, lavorano per massacrare il Sud e la Sicilia. Ora è arrivato il momento di dire basta!

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