II fatto è che noi siamo antichi. Noi pensiamo che, in piena pandemia, i confini dovrebbero essere chiusi. Noi pensiamo che, in piena pandemia, il via vai di turisti, crocieristi e migranti – più, nel caso della Sicilia, i siciliani che vanno e vengono dall’universo mondo – introducono virus e varianti e aggravano la situazione sanitaria. Ma noi siamo solo stupidi che credono ancora in queste minchiate. Le verità ‘rivelate’ sulla pandemia in Sicilia arrivano invece da un comunicato dell’ufficio stampa della Regione siciliana che ci racconta di grandi novità in arrivo nel mondo della scuola della nostra Isola. Con alcuni passaggi, come dire?, innovativi, in materia di Microbiologia, disciplina che, da quando è esplosa la pandemia, viene continuamente rimaneggiata, rivisitata, aggiornata, rimeditata, verificata, imbiancata, aggiustata, rimescolata, cotta, ricotta, raffreddata, impastata, infornata, lievitata, agglomerata, riadattata, corteggiata, abbandonata, visionata, inzuppata, conteggiata, bevuta, digerita, ammansita. “Scuola in presenza per tutti gli ordini, distanziamento e mascherine in classe, ma anche completamento dell’immunizzazione del personale scolastico e massima estensione dei vaccini tra gli studenti – leggiamo nel comunicato della Regione siciliana -: queste le indicazioni del governo Musumeci per la riapertura delle scuole, divulgate oggi da una circolare dell’assessorato regionale all’Istruzione, al termine della riunione della task-force regionale, finalizzata a formulare preliminari indicazioni operative alle istituzioni scolastiche e formative della Regione siciliana”.
Apprendiamo così quattro notizie. La prima è che in Sicilia, a Settembre, ci sarà il ritorno a scuola in presenza. Grazie allo specchio magico, negli uffici dell’assessorato regionale all’Istruzione hanno appurato che, nonostante l’arrivo, nella nostra sempre più sbrindellata Isola, di turisti, crocieristi e migranti a cui si aggiunge la quasi assenza di mascherine e i siciliani che vanno e vengono dall’universo mondo, la situazione sanitaria non si aggraverà. La seconda notizia è che le mascherine, che ormai sembrano un prodotto fuori moda, torneranno invece in classe. La terza notizia è uno scoop: l’immunizzazione del personale scolastico. E chi dovrebbe assicurare l’immunità? Mistero! La quarta notizia sono i vaccini tra gli studenti, alla faccia delle miocarditi e delle pericarditi!
“Nonostante la contrazione dell’emergenza sanitaria da Covid-19, in vista della ripresa del nuovo anno scolastico – prosegue il comunicato – gli attuali dati dell’epidemia impongono il mantenimento di un’adeguata strategia di contenimento del rischio infettivo, tenendo conto di quanto previsto dal “Piano Scuola 2021-22” del Ministero dell’Istruzione. «Gli studenti potranno finalmente tornare in classe svolgendo attività in presenza, ma rimane fondamentale il mantenimento delle obbligatorie misure di sicurezza sanitaria negli ambienti scolastici anche per i prossimi mesi – spiega l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla – prevedendo l’uso di mascherine in classe, laddove non fosse possibile garantire le previste misure di distanziamento interpersonale”. Siccome la scuola è piena di classi-pollaio che la politica non ha eliminato – questo il ‘succo’ del ragionamento – gli studenti si dovranno tenere le mascherine in classe! “È altrettanto chiaro – prosegue il comunicato – che il contrasto alla pandemia passa solo attraverso il processo di immunizzazione e, ad oggi, si registra che l’81,4% del personale docente e non docente ha già ricevuto almeno una dose del vaccino anti Covid-19, così come oltre il 40% degli studenti tra i 12 e i 19 anni di età. Pertanto, dati i soddisfacenti risultati raggiunti anche rispetto alle altre regioni del Paese, il governo Musumeci intende proseguire con la campagna vaccinale in atto e procedere continuando a garantire, nei vari siti vaccinali, un accesso riservato a personale scolastico e studenti, non trascurando il monitoraggio sanitario». Finalmente abbiamo capito: l’immunizzazione arriverà con i vaccini anti-Covid. Ma non avevano detto che ‘sti vaccini servono per non finire in ospedale e che il virus continua a circolare? Non più, adesso i vaccini anti-Covid ‘immunizzano’…
“Nel dettaglio la circolare, sostanzialmente conforme a quanto stabilito dal governo nazionale – prosegue il comunicato – stabilisce che, fino all’adozione di eventuali e diverse disposizioni operative da parte del governo nazionale, devono intendersi confermati, per le scuole di ogni ordine e grado e per le attività formative in obbligo scolastico, nonché per gli Its operanti in Sicilia, gli indirizzi formulati nel “Piano Scuola 2021-2022” in materia di classificazione delle aree territoriali di rischio, modalità di fruizione dei locali didattici (incluse le procedure di accesso e deflusso), impiego dei dispositivi di protezione individuale, distanziamento interpersonale, igiene e sanificazione degli ambienti scolastici, refezione, uso palestre e laboratori. Riguardo all’utilizzo delle mascherine, il Cts ne raccomanda l’uso (di tipologia chirurgica) laddove non possano essere garantite le obbligatorie misure di distanziamento interpersonale (un metro tra i banchi e due metri dalla cattedra) (le già citare classi-pollaio). Al fine, poi, di poter garantire il massimale svolgimento delle attività didattiche in presenza, è opportuno che le amministrazioni territoriali verifichino, d’intesa con Anci e con i dirigenti scolastici interessati, l’eventuale fabbisogno di spazi aggiuntivi”.
Sui trasporti novità ‘filosofiche’: “Riguardo all’ottimizzazione della rete dei trasporti urbani ed extra-urbani, l’attuale accessibilità ai mezzi pubblici è, ad oggi, consentita fino all’80% della capienza massima, salvo ulteriori esigenze rilevate dai tavoli tecnici istituiti presso le Prefetture dell’Isola”. E finalmente arriva l’argomento degli argomenti: la vaccinazioni. “L’incremento del tasso di immunizzazione (ormai il vaccino anti-Covid immunizza, alla faccia dei ‘puristi’ della Microbiologia…) della popolazione scolastica mediante vaccinazione rimane poi obiettivo primario del governo regionale. Nell’immediato, continuerà ad essere assicurato, in tutti i siti vaccinali predisposti sul territorio regionale, un accesso riservato a personale scolastico e studenti, avendo cura di fornire preventivamente agli istituti scolastici, da parte delle Asp territorialmente competenti, le date e gli orari di apertura al pubblico dei predetti siti vaccinali, soprattutto di quelli attivati episodicamente (vaccinazione di prossimità). In una fase successiva, a partire da Settembre, potranno essere previsti, su richiesta del dirigente scolastico o per iniziativa concordata con le Asp, accessi sanitari all’interno dei plessi scolastici per completare la vaccinazione della popolazione scolastica”. Che ne sarà dei docenti che non si vorranno vaccinare? Verrà istituita la Santa Inquisizione vaccinale?
Ne riparliamo a Settembre, assessore Lagalla, con l’aria più fresca…
Foto tratta da Gilda Venezia